domenica 20 dicembre 2020

LA CASA DEGLI SPECCHI di Cristina Caboni | recensione | #gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Lo so che è tardi, scusate...
Oggi, comunque, vi parlo di libri!
Ebbene, eccomi qui! 
Quello di oggi è l'ultimo articolo prima delle ferie ed è un altro #gliamicidellvolpe!
Dovevo caricare questo articolo ieri sera, ma poi ho avuto qualche problema di connessione e non ho fatto a tempo a sistemarlo adeguatamente..
Giusto per precisarlo un'ultima volta: da lunedì 21 (domani - sì ho cambiato dato, poi vi spiego...) a domenica 27 dicembre, il blog andrà in ferie! Ci tengo a precisare che continuerò ad essere presente su instagram, come al solito.
Come avrete visto, ho slittato di un giorno l'inizio delle ferie, perché mi scocciava non caricare questo articolo che, in un certo senso, era già pronto e anche perché, gli articoli del post ferie sono già programmati e non mi va di modificare (di nuovo) tutto quanto.
Bene, ed ora diamo spazio al copi/incolla!

LA CASA DEGLI SPECCHI

La casa degli specchi
di Cristina Caboni

Editore: Garzanti
Pagine: 261
Prezzo: 18,60€ (ebook 9,99€)
Pubblicazione: 19 settembre 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
La grande villa di Positano è l'unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d'argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All'interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un'attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C'è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l'argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l'atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.

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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!

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Cristina Caboni ha questa dote innata di mettere al centro di ogni sua trama i legami.
Legami che, al di là del tempo e di ciò che la vita ha riservato alle persone, restano indissolubili, che prima o poi presentano il conto.


I nonni sono, il più delle volte, i veri protagonisti dei suoi racconti e anche questo libro non fa eccezione. Quale rapporto può infatti essere più grande di quello tra nonni e nipoti? 
Ed è una domanda alla quale l'autrice è brava a dar risposta.

La sua scrittura è sempre confortante, quasi di quiete anche quando il racconto si fa più movimentato. E' come se sapesse infondere un continuo senso di pace, una costante che credo sia il punto di forza del suo stile di scrittura. Un punto fermo dell'autrice che ogni volta ci regala qualche emozione nuova. (non dico di commuovermi, ma poco ci manca!)

La protagonista ha un nonno molto speciale, in un posto meraviglioso, in una casa particolare.
Si dice infatti che in quel luogo scopri davvero com'è il colore blu.


La ragazza in questione, orfana di madre e di nonna, ha grandi progetti, sogni nel cassetto che condivide con pochi amici e che non sono ben visti dal padre. La vediamo correre dal nonno, a Positano, posto in cui si sente a casa. Una vita spesa tra la recitazione a Roma e nella casa di Michele (il nonno), in cui anche la madre è cresciuta e dalla quale la nonna Eva se n'è andata improvvisamente.

Le vite dei personaggi, che la scrittrice ci narra, hanno sempre un modo buffo per presentargli il loro destino. Attraverso qualche flashback, qualche inaspettato incontro e un improvviso mistero da risolvere Milena dovrà ripercorrere la storia della sua famiglia scoprendo le sue origini in una maniera piuttosto insolita. Non potrà riportare indietro la madre, ma potrà donare a se stessa la possibilità di costruirsi il futuro che desidera.

Una nonna scomparsa, un amore eterno che dura aldilà delle incertezze, pezzi di vita che riprendono un senso sono come sempre la tela sulla quale dipingere una delle storie meglio riuscite.

Non vi dico che sia un libro di quelli che ci perderete molto tempo, non fa parte del suo compito, almeno cosi è quel che penso io, ma sicuramente vi fermerà un momento il cuore e vi porterà a discutere con voi stessi della strada che state percorrendo.

Un modo interessante in cui mettersi in discussione: accettando ciò che si è, e imparando che non ci sono limiti nella vita. C'è sempre una possibilità, per tutti. C'è sempre motivo per rimediare e per riprendersi il tempo perduto. Un libro che infonde speranza, che ci permette di credere che fino alla fine dei nostri giorni tutto può essere imperdibile e tutto rimescolato ancora una volta.


Il voto di Jessica è:
4/5

E qui si conclude la quattordicesima recensione di questa rubrica.
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Quanti secoli sono che mi dico "devo leggere i libri di Cristina Caboni" e poi non lo faccio?
Il 2021 sarà l'anno giusto? Lo scopriremo solo vivendo, temo...
Fatto sta che, prima o poi, lo prometto, leggerò i libri della Caboni!

A presto!

Silvia e Jessica

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