giovedì 31 maggio 2018

#24 Dario di bordo: recap mensile MAGGIO

Quando finisce un mese, mie piccole volpi, succede solo una cosa...
Arriva il momento del recap e dei preferiti!


Non so cosa potrò riassumervi questo mese, visto che è Maggio è stato una disfatta sotto molti punti di vista.
Intanto non mi sono nemmeno accorta che sia passato, e questo è indice che sto invecchiando e perdendo la cognizione del tempo. Mettiamoci pure che è arrivato il caldo e che mi ha colto di sorpresa...
Eh sì, sto proprio diventando vecchia!

Ma veniamo a noi e al riassunto di questo quinto mese del 2018!


Lo so che comincio sempre allo stesso modo, ma seriamente qui il tempo sta scorrendo troppo veloce! Tra poco è estate e io non me ne sono neanche accorta! *vado a nascondermi in un angolo*
Se va avanti così domani è Natale e tanti saluti 2018! Datemi treguaaaa!

Da un punto di vista delle letture Maggio è stato un vero disastro!
Ho letto solo tre libri (di cui uno di 150 pagine) e un manga e, su uno dei libri sono rimasta per quasi tre settimane. 
Purtroppo sono stata colpita del mio primo blocco del lettore. Inutile dire che volevo piangere, perché non mi era mai capitato (nemmeno ai tempi della scuola) e che non ho potuto fare altro che aspettare che passasse da solo.
Un po' mi è scocciato, perché è vero che mi ero ripromessa di leggere serenamente, ma così no! Uffa!
Sicuramente recupererò a giugno!

Per quanto riguarda anime e serie tv, però, devo dire grazie al blocco del lettore.
Grazie a questo momento un po' così per quanto riguarda la lettura, mi ha permesso di recuperare un po' di episodi vari qui e là.
Intanto ho iniziamo Assassination Classroom 2, che mi sta piacendo parecchio e spero di terminare a giugno per potervene parlare anche qui sul blog.
Poi mi sono dedicata a diversi dorama, tra cui Just You (Taiwan), Ikemen desu ne (Giappone), Seishun Tantei Haruya (Giappone) e Sprout (Giappone). Tutti molto carini e perfetti per passare un po' di tempo in relax.
Mi tengo le recensioni arretrate per quando ci saranno buchi nella pubblicazione, ma non preoccupatevi, ve ne parlerò presto.
Ho visto anche due film giapponesi: The Miracle of the Namiya general store e The Land of Rain Trees. Il primo mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per gli intrecci temporali in stile Your Name, mentre il secondo mi ha ricordato A silent voice.
Al cinema, invece, ho visto Avengers: Infinity war, che attendevo da secoli, e Tuo Simon in anteprima insieme a Marika, che ho avuto il piacere di conoscere di persona.
Anche questo mese ci ho dato dentro con film e serie tv!
Meglio che mi do una calmata!

Per quanto riguarda gli eventi, Maggio è stato un mese piuttosto tranquillo.
Sia io che i miei siamo stati invitati ad una comunione/cresima e dopo due mesi ho mangiato le patatine fritte! *quando si dice le priorità della vita*
Mi sono divertita molto, è stata davvero una bella giornata e ho mangiato anche tante cose buone.
Come vi dicevo ho partecipato alla mia prima anteprima e ho avuto il piacere di conoscere Marika e Francesco che mi hanno fatto compagnia durante la proiezione di Tuo, Simon.
Altra cosa molto importante: la mia amica Lisa ha compiuto gli anni! Auguriiii!!! 
Per concludere con un briciolo di serietà, la dieta procede bene: sono quasi a quota 7kg persi e sono molto soddisfatta. Purtroppo ho avuto dei problemi con il tablet e non sono riuscita a scaricare l'app per gli allenamenti, ma lo farò a giugno o non appena risolverò l'inghippo.


Insomma, un mese relativamente tranquillo!
Ma ora passiamo ai preferiti!

Anche questo mese cominciamo con il libro!
Avendo letto molto poco, non posso che nominare Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos. So di averci messo un sacco a leggerlo ma, in ogni caso, questo libro mi ha colpito molto e non vedo l'ora di avere tra le mani il seguito!

Per quanto riguarda anime e serie tv, vi cito nuovamente Assassination Classroom di cui ho iniziato la seconda serie
Per le serie tv, direi che devo assolutamente nominare Just You, un dorama taiwanese che ho visto all'inizio del mese e che mi è piaciuto tantissimo! Non ero abituata agli episodi così lunghi, ma l'ho comunque recuperato piuttosto in fretta.

Nella categoria film è d'obbligo parlare di Avengers: infinity war, che ha devastato i miei poveri feels, spezzandomi il cuoricino almeno una ventina di volte.
Mozione speciale per Tuo, Simon di cui spero di recuperare presto il libro.

Anche per la categoria musica restiamo in Giappone, perché sono riuscita a scaricare un bel po' di canzoni degli Hey! Say! JUMP, un gruppo di idol giapponesi con una discografia molto orecchiabile.
Il mio album preferito è DEAR e adoro My girl (cantata da R. Yamada e D. Arioka). Non capisco una parola (infatti ho cercato un po' di traduzioni) ma mi mette un sacco di allegria ascoltarli.
*ho trovato una nuova fissa...damn*

Nella categoria minestrone, questo mese non c'è moltissimo.
Sicuramente i sandali nuovi presi da Bata, perché sono anni che devo comprarmi delle scarpe estive degne di questo nome e finalmente le ho trovate.
Ovviamente non poteva mancare il funko pop di Loki, il mio piccolo dolce, tenero Loki!
E anche la tastiera per il tablet che ha accompagnato me e la mia ispirazione per questo mese di maggio. In abbinata vi cito Jotterpad, applicazione di scrittura, con cui mi trovo benissimo.


Anche questa volta siamo giunti alla fine!
Direi che mi sono contenuta e che, almeno per maggio, vi ho risparmiato il papiro!
Spero comunque di non avervi annoiato!

Per suggerimenti, consigli e chiacchiere di ogni genere sapete dove trovarmi!

Noi ci vediamo a giugno!
Alla prossima!

Silvia

Onyx di Jennifer Armentrout | recensione |

Quasi non c credo mie piccole volpi!
Ecco a voi la seconda recensione librosa di maggio!


Mi sembra quasi impossibile (anche a voi, lo so), ma sono riuscita a finire un altro libro prima della fine del mese!
Sarà che la serie Lux mi prende parecchio o che la Armentrout scrive in maniera davvero scorrevole?
Non lo so, comunque grazie ad una domenica di lettura intensiva sono riuscita portare a termine anche la mia seconda lettura del mese!



Onyx - serie Lux #2 -
di Jennifer L. Armentrout

Editore: Giunti
Pagine: 368
Prezzo: 6,90€ (ebook 3,99€)

Trama:

Avere un legame con Daemon Black è proprio un bel guaio... Daemon è determinato a dimostrare che ciò che prova per me è qualcosa di più della nostra bizzarra connessione aliena. Lo so, dovrei proprio rinunciare a lui, però negli ultimi giorni è così... passionale! Ma abbiamo problemi più gravi. Molto più gravi. In città si aggira qualcosa di minaccioso: il Dipartimento della Difesa è qui. Se dovesse scoprire i poteri di Daemon e la nostra relazione, non avrei scampo. E nemmeno lui. In più a scuola c'è un ragazzo nuovo che nasconde un segreto. Lui sa cosa mi è successo e può aiutarmi, ma dovrei mentire a Daemon e stare lontano da lui. Come se fosse possibile. Contro ogni buon senso, mi sto innamorando di Daemon. Perdutamente. Poi, all'improvviso, cambia tutto. Ho visto qualcuno che non dovrebbe essere vivo. E devo dirlo a Daemon, anche se so che non smetterà mai di cercare la verità. Che cosa è successo a suo fratello? Chi lo ha tradito? E che cosa vuole il Dipartimento della Difesa da loro e, soprattutto, da me? Nessuno è ciò che sembra. E non tutti sopravviveranno alle bugie.


Come vi dicevo nella recensione di Obsidian (primo volume di questa serie), le mie perplessità su questi libri erano parecchie perché avevo sentito un sacco di pareri contrastanti sull'autrice.
Dopo aver letto il primo mi sono convinta che questa serie facesse per me e che avrei dovuto leggerla tutta! Ecco perché oggi sono qui!

Onyx è il degno seguito di Obsidian!
Vengono introdotti nuovi personaggi e la storia si fa sempre più intricata ed entusiasmante.
Il lettore viene trasportato accanto a Katy nella sua avventura di umana tra gli alieni e viene coinvolto inevitabilmente dai suoi sentimenti per il tenebroso Daemon.


Come vi dicevo nella recensione del volume precedente, la trama di questo libro è piuttosto simile a molti altri Ya fantasy, ma non risulta mai troppo banale o scontata.
Anzi presenta spesso dei colpi di scena interessanti che non possono fare altro se non coinvolgere maggiormente il lettore nella vicenda.
Anche questa volta non ve ne parlo nel dettaglio perché non voglio rivelare particolari importanti. Trattandosi di una serie composta da più libri, il rischio di spoilerare qualcosa è piuttosto alto.

Anche per Onyx la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto ben fatta.
In questo secondo volume scopriamo qualcosa in più non solo su Katy e Daemon, che son i nostri protagonisti principali, ma anche su altre figure secondarie.
Vengono, inoltre, introdotti nuovi personaggi molto interessanti e che finiscono per giocare un ruolo importante ai fini della narrazione. Uno tra questi è Blake, che m ha colpito fin dalla prima apparizione e che, come spesso accade, non è quello che sembra.
Altro personaggio che viene spesso nominato anche in Obsidian è Dawson, fratello gemello di Dee e Daemon, scomparso prima dell'inizio dell'intera vicenda. Devo dire che Dawson mi ha incuriosito fin dal principio e, il fatto che vengo nominato sempre pi spesso, mi ha portato a pensare che, nei prossimi volumi sarà un personaggio fondamentale.

A costi di ripetermi, ho molto apprezzato lo stile della Armentrout.
L'ho trovato davvero scorrevole e curato nella sua semplicità. Non mi ha disturbato la narrazione in prima persona, nonostante in certi momenti io abbia sentito la mancanza di un punto di vista esterno a quello di Katy.
Non vedo l'ora di leggere il terzo libro di questa saga, perché alla fine di Onyx succedono un paio di cose che mi hanno lasciato a bocca aperta. Devo assolutamente sapere cosa succede!
Intanto che aspetto di riuscire ad incastrare il terzo libro, mi leggo il prequel perché voglio saperne di più su Dawson.

Il mio consiglio è sempre quello: se cercate una serie carina, coinvolgente e non troppo impegnativa, questi libri fanno per voi!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5


Alla prossima!

Silvia

lunedì 28 maggio 2018

Bookish Fox! SteamBros Investigation di Alastor Maverick & L.A. Mely | segnalazione |

Bentornate mie piccole volpi!
Oggi vi propongo una segnalazione multipla!


Anche questo mese vi propongo una segnalazione librosa molto interessante!
Si tratta, questa volta, di una "segnalazione multipla", perché riguarda più libri della stessa saga.
Approfitto, nuovamente, per ringraziare gli autori per avermi contattata e per la loro gentilezza e disponibilità!
*spoiler: il mese prossimo ci rivediamo con una recensione a tema!*

Volume 1

SteamBros Investigation- L'armonia dell'imperfetto
di Alastor Maverick & L.A. Mely

Editore: Dark Zone
Pagine: 192
Prezzo: 14,90€ (ebook 2,99€)
Genere: giallo investigativo in chiave Steampunk
Pubblicazione: 15. febbraio. 2017
Link di acquisto: cartaceo / ebook

Trama:
Il mondo è dominato dalla meraviglia dei motori a vapore e delle macchine elettriche. La gloria e il lusso appartengono ai ricchi e ai potenti che lasciano le classi meno abbienti a vivere nella miseria. In questo miasma di fumo e carbone emergono le menti più brillanti, siano esse volte al crimine o alla giustizia. Nicholas e Melinda Hoyt sono due investigatori privati, schierati al servizio della giustizia, fondatori dell'agenzia "Hoyt Brothers Investigations". Quando un apparente caso di suicidio porta a galla frammenti del loro passato, solo una grande dose di fortuna, intelligenza e vapore potrà far                                                                                                        emergere la verità e salvargli la vita.


Volume 2

SteamBros Investigation - L'anatema di Gover
di Alastor Maverick & L.A. Mely

Editore: Darck Zone
Pagine: 192
Prezzo: 14,90€ (ebook 2,99€)
Genere: giallo investigativo in chiave Steampun
Pubblicazione: 19. aprile. 2018
Link di acquisto: cartaceo / ebook 

Trama:
Un indizio sancisce l'inizio della caccia. I fratelli Hoyt viaggeranno fino a Glasgow con il loro sidecar seguendo le tracce di Emma. Arriveranno nella villa dalle pareti a mosaico della famiglia Gover dove un nuovo caso li attende. Una maledizione grava sulla Gover e il mistero sulla scomparsa di Emma si infittisce. I due investigatori saranno costretti a combattere con lati dei loro caratteri che non sapevano di avere e che potrebbero minare la loro capacità di giudizio, mentre una minaccia più grande incombe su di loro. Tra tecnologie avanzate, pericoli celati e verità nascoste la                                                                                                 vita degli Hoyt sta per essere di nuovo stravolta.


Ed ora qualche informazione sugli autori!

Alastor Maverick

Classe 1982, da sempre appassionato di scrittura, col tempo sviluppa una predilezione per le ambientazioni steampunk. Si sente a proprio agio nel muoversi tra le costruzioni gotiche dell’epoca Vittoriana inserendo in essa tecnologie anacronistiche in grado di sconvolgere la storia così come la si conosce. Tra le sue conoscenze trova un valido supporto in un’amica che condivide le sue stesse passioni. Insieme a lei da vita a un’idea che cresce fino a divenire romanzo. SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto.

L.A. Mely

L.A. Mely nasce alla fine degli anni ’70. Fin da piccola ha sempre dimostrato spiccata curiosità e spirito di osservazione. All’età di 8 anni chiede a Babbo Natale una macchina da scrivere. Da allora nasce la passione per la scrittura. Dopo quindici anni di puro blocco creativo, conosce in un gioco di ruolo fantasy Alastor Naverick. Alastor ha il suo stesso sogno sepolto in un cassetto. Come lei ama scrivere, sogna di farne una professione, ma non è mai riuscito a trovare la giusta scintilla. Decidono di provare a creare qualche cosa a quattro mani. Scoprono di avere entrambi la stessa visione della lettura, entrambi scrivono per immagini. Per quanto siano completamente diversi i loro stili si completano. Lui arriva dove lei manca e viceversa. La macchina degli SteamBros si mette in moto.



Potete trovare la versione cartacea di entrambi i volumi anche su Amazon, sui principali portali di vendita online (Feltrinelli, Ibs, libreria universitaria...), direttamente dalla pagina Facebook degli autori o alle fiere a cui sarà presente la casa editrice.
In formato digitale, inoltre, sono disponibili anche due spinoff speciali gratuiti, uno di Halloween e una di Natale (che io ho già provveduto a scaricare).
Dato che ve ne parlerò presto in una recensione, questa volta non vi lascio l'estratto, ma vi invito a leggere quello disponibile su Amazon! Sono cera che lo troverete molto interessante!


Come sempre, vi ricordo di lasciare un feedback agli autori qualora leggeste questi loro libri e di far sapere anche a me cosa ne pensate (sapete che sono curiosa), così potremo confrontare le nostre opinioni!

Prima di salutarci, vi lascio il link alla pagina Facebook degli autori, dove potrete trovare tutte le informazioni necessarie e anche gli eventi a cui parteciperanno!


Alla prossima!

Silvia

sabato 26 maggio 2018

Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos | recensione |

Ebbe sì, mie piccole volpi, è arrivato il momento!
Ecco a voi la tanto attesa recensione librosa di maggio!


Lo so, lo so...maggio sta per finire e questa è la prima recensione librosa che vi propongo: sono imperdonabile!
Purtroppo, però, credo di essere incappata nel mio primo blocco del lettore. Una cosa orribile ed inaspettata, ma soprattutto una cosa che non avevo la minima idea di come gestire.
Quindi, ho aspettato pazientemente (o forse no) che passasse da solo.
E così è stato, ci è voluto un po', ma alla fine sono tornata a leggere. Magari non come prima, ma almeno ho finito un libro, già è qualcosa!


Fidanzati dell'inverno
L'attraversaspecchi libro 1
di Christelle Dabos

Editore: Edizioni e/o
Pagine: 504
Prezzo: 16,00€ (ebook 12,99€)

Trama:

"Fidanzati dell'inverno" è il primo volume di una saga fantastica (L'Attraversaspecchi) che si snoda tra le mirabolanti peripezie della protagonista Ofelia, una ragazza un po' goffa ma dotata di due doni assolutamente speciali (può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti), e dei bizzarri personaggi che la circondano. Ai "Fidanzati dell'inverno" seguirà la pubblicazione degli "Scomparsi di Chiardiluna" e "La memoria di Babele". L'Attraversaspeccbi è una serie letteraria che mescola fantasy, belle époque, steampunk.


Ho sentito parlare di questo libro fino allo sfinimento (soprattutto da chi aveva avuto modo di leggerlo in anteprima), al punto che l'ho acquistato a pochi giorni dall'uscita in libreria.
A riguardo avevo sentito solo cose belle e in più, lo devo proprio ammettere, la copertina è qualcosa di stupendo. A me ha subito ricordato Il castello errante di Howl, il mio film preferito dello Studio Ghibli.

Dopo un inizio forse un po' lento, Fidanzati dell'inverno trasporta il lettore in un mondo fantastico fatto di poteri speciali e pericolosi, intrighi di corte, sotterfugi, matrimoni combinati e oggetti che hanno vita propria.


La prima cosa che mi ha colpito di Fidanzati dell'inverno è stata il retro di copertina, dove si paragonava questo libro a tante delle mie saghe fantasy preferite. Più che la trama, che non è molto approfondita, è stato proprio questo a spingermi ad acquistarlo.
Onestamente, a lettura finita, non ho trovato tutte le somiglianze di cui si parlava, però sono comunque rimasta soddisfatta.

La trama, nonostante quello che si legge in copertina (e qui sopra), è piuttosto complessa e intricata, piena di intrighi, sotterfugi e cose non dette che, inevitabilmente incuriosiscono il lettore e, arrivati alla fine, fanno venire voglia di avere già il seguito sotto mano.
Personalmente ho trovato la prima parte piuttosto lenta rispetto alla seconda dove, invece, succedono un sacco di cose e ci sono diversi colpi di scena. Sicuramente dipende dal fatto che la prima parte funge da spiegazione e da introduzione al nuovo mondo creato dall'autrice (oppure dal mio blocco del lettore).

Per quanto riguarda i personaggi, la caratterizzazione è senza dubbio ben fatta, sia per quanto riguarda i protagonisti che per le figure secondarie, che giocano spesso un ruolo importante all'interno della vicenda.
Protagonisti principali sono Ofelia e Thorne, provenienti da due arche e da due famiglie che non potrebbero essere più diverse, e coinvolti in un matrimonio organizzato che si svolgerà entro l'estate.
Ofelia è una giovane animista, sa leggere il passato degli oggetti ed in grado di viaggiare attraverso gli specchi. Convinta di non essere nulla di che e di passare molto spesso inosservata, anche tra i suoi famigliari, dimostra di saper tirare fuori un carattere piuttosto forte e deciso quando se ne presenta l'occasione. Un po' sbadata, ma molto intelligente e ottima osservatrice, Ofelia mi è subito stata simpatica e, per molti versi, mi sono rivista in lei.
Thorne, invece, è un uomo del Polo, dal carattere chiuso e scostante. Parla poco e quando lo fa è brusco, sembra interessargli solo il suo lavoro e non dimostra il minimo interesse verso la fidanzata.
Questo personaggio mi ha subito affascinato, soprattutto per il suo carattere, ma anche per la sua storia e per quello che si scoprirà essere il suo potere.
Importanti e degni di nota sono anche i legami tra i personaggi, perché non sono esattamente convenzionali: sono tutti amici e, allo stesso tempo, tutti nemici. Se su Anima sono tutti imparentati e legati da vincoli affettivi più o meno forti, al Polo non ci si può fidare di nessuno e, in qualsiasi circostanza, si deve temere per la propria incolumità se non per la vita.
Uno dei legami che più mi ha colpito è quello tra Ofelia e Thorne, perché il loro non è il classico amore istantaneo che ci si aspetta quando si parla di matrimonio combinato. Ofelia e Thorne non si sopportano, si ignorano e, sicuramente, non si amano. Ma quello che più colpisce è che i loro sentimenti reciproci non sembrano essere destinati a cambiare molto in fretta.

In Fidanzati dell'inverno giocano un ruolo molto importante anche le ambientazioni.
Il mondo della Dabos è pieno di particolari fantastici e fantasiosi, ricco di riferimenti vittoriani e steampunk, di magia e di poteri speciali che cambiano in base all'arca e alla famiglia di appartenenza.
Lo stile della Dabos è, senza dubbio, coinvolgente e particolare, in grado di catturare il lettore con descrizioni accurate ma mai d'intralcio alla narrazione e dialoghi incalzanti.
Come vi dicevo, se escludiamo la prima parte, la mia è stata una lettura molto coinvolgente e appassionante e spero di poter leggere presto anche il seguito, perché il finale è decisamente in sospeso e pieno di punti interrogativi.

Sicuramente mi sento di consigliarvelo soprattutto se cercate un fantasy diverso dal solito, così come lo è la storia d'amore che racconta e che in questo primo volume è solo minimamente accennata.
Per quanto mi sia piaciuto, però, non mi sento di dare un punteggio pieno.
Primo perché è quello che sono solita fare quando si parla del primo volume di una saga o trilogia e secondo perché la lentezza iniziale non mi ha convinto del tutto.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5


Alla prossima!

Silvia

lunedì 21 maggio 2018

Tuo, Simon - Sono andata al cinema! | recensione|

Oggi, miei piccole volpi, articolo importante...
Sono andata a vedere un'anteprima al cinema!



Voi siete mai stati ad un'anteprima? Io no, non prima di mercoledì, almeno.
Perché mercoledì 16 maggio sono andata a vedere la mia prima anteprima (e scusatemi per il gioco di parole), insieme a Marika di Libri riflessi in uno specchio che ho avuto il piacere di conoscere di persona (anche perché è stata proprio lei a farmi sapere di questa anteprima!).
Vi anticipo già che il film mi è piaciuto molto e che ora voglio assolutamente recuperare il libro per poter fare un confronto e reimmergermi in questa bella storia.

Oggi, con quasi due settimane di anticipo sull'uscita ufficiale, vi parlo di Tuo, Simon film tratto dal libro Non so chi sei, ma sono qui di Becky Albertalli  (Simon vs the homo sapiens agenda).

Trama:

Tutti meritano una grande storia d'amore. Ma nel caso del diciassettenne Simon Spier non è così semplice.
Il giovane ragazzo sta vivendo i duri anni del liceo e, soprattutto, non ha ancora rivelato ai suoi familiari e amici di essere gay, sopportando ogni giorno il peso di un segreto che deve custodire finché non riuscirà a dichiararlo.
Decide di esporsi solo nel mondo virtuale, iniziando a flirtare online con un compagno di classe di cui non conosce l'identità e che si nasconde sotto lo pseudonimo di "Blue".
Qualche scambio di mail si trasforma così in un vero e proprio innamoramento, dolce e passionale. Un imprevisto, però, potrebbe sconvolgere l'esistenza di Simon: un'email destinata alla sua cotta finisce accidentalmente nelle mani sbagliate e il suo segreto rischia di diventare di pubblico dominio.
Il ragazzo si ritrova così incastrato in una situazione complicata e ansiogena, che lo espone a continui rischi, soprusi, minacce e ricatti da parte dei bulli della sua classe, che lo tengono in pugno.





Tuo, Simon (Love, Simon) è un film del 2018 diretto da Greg Berlanti.
Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo Non so chi sei, ma io sono qui (Simon vs. the Homo Sapiens Agenda) di Becky Albertalli. Protagonista è Nick Robinson, che interpreta il diciassettenne gay Simon.Fanno parte del cast anche Katherine Langford, Alexandra Shipp, Miles Heizer, Logan Miller, Jennifer Garner e Josh Duhamel.


Prima di aprire il blog, presa non so bene da cosa, sono andata a vedere Noi siamo infinito (sono certa che ve lo ricordate): ne sono uscita devastata psicologicamente e con i feels quattordici metri sotto terra. Mi sono ripromessa che non avrei mai più visto al cinema un film del genere, e badate bene che mi era anche piaciuto.
Inutile dire che, dopo questa esperienza, ho sperato fino all'ultimo che Tuo, Simon non fosse così triste, perché non credo che un bis avrebbe giovato al mio piccolo cuoricino.
Per fortuna le mie preghiere sono state ascoltate...

Tuo, Simon è un film divertente ed emozionante, che cattura lo spettatore fin dai primi minuti, coinvolgendolo nella storia di Simon e del suo segreto.
Perfetto per un pubblico giovane, che non potrà fare altro che rispecchiarsi nei protagonisti, ma anche per uno un po' più adulto.

Non avendo letto il libro (come vi dicevo qui sopra), non potrò fare un confronto con il film e nemmeno dirvi se la trama è più o meno corrispondente, ma posso dirvi che mi è piaciuta dall'inizio alla fine.
Ho trovato che il tema dell'omosessualità sia stato trattato in maniera molto delicata e pertinente, senza mai scadere nella banalità e nel ridicolo. Il tutto è stato reso in maniera perfetta, con il giusto compromesso tra serietà e divertimento, con battute simpatiche ma non fuori luogo e ben bilanciate ai discorsi che richiedevano un pizzico di serietà in più. 
Da un punto di vista generale, la trama non è particolarmente intricata, ma cattura lo spettatore fin dai primi minuti perché, proprio come Simon, non si desidera altro che scoprire l'identità di Blue.

Ho apprezzato molto anche i personaggi e la loro caratterizzazione.
Non mi riferisco solo a Simon che, essendo il protagonista, è quello che più viene analizzato e di cui si sa di più, ma anche a tutti gli altri.
Oltre a Simon, che è quasi impossibile non amare, perché è simpaticissimo e dolcissimo, la mia preferita è stata Leah, perché un po' mi sono rivista in lei e nei suoi modi di fare. Altra figura che mi è piaciuta e che, per quanto minore, gioca un ruolo importante, è Nora, la sorella minore di Simon.
Sempre a proposito di personaggi, credo sia d'obbligo dire due parole sugli attori che li hanno interpretati e che quindi hanno dato loro vita.
Ammetto la mia totale ignoranza e vi dico che non ne conoscevo nemmeno uno, ad esclusione di Jenifer Garner (avrò visto Electra almeno 20 volte) e di Josh Duhamel (vado pazza per Transformers).
Nick Robinson, il nostro caro Simon, mi è piaciuto molto!
Di recitazione non me ne intendo nemmeno un po', ma l'ho trovato molto bravo e naturale, la sua è stata davvero un'ottima interpretazione. Mi concentro su di lui, perché è il protagonista, ma ovviamente gli altri attori non sono stati da meno!

Altra cosa che mi ha colpito positivamente di Tuo, Simon, sono state le musiche che ho trovato sempre perfettamente abbinate alla scena e al momento che si stava raccontando.
In generale, per quel poco che me ne intendo, credo che con questo film sia stato fatto un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista! 
Non per niente è stato diretto da Greg Berlanti che è stato il produttore di tante serie che hanno accompagnato la me adolescente, come Dowson's Creek e Everwood, e la me più grandicella (e nerd) come Arrow e Flash. Insomma, stiamo parlando di uno che sa quello che fa e lo fa bene.



Personalmente mi sento di dirvi una cosa sola: segnatevi sul calendario il 31 maggio, data ufficiale di uscita nelle sale italiane, e andate a vedere Tuo, Simon. Non ve ne pentirete!
Mi dispiace non poter dire di più su questo film, ma immagino che, come me, anche alcuni di voi non abbiano letto il libro, quindi non voglio rovinarvi la visione, rischiando di svelare troppo solo perché se un film mi piace vado a macchinetta.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5

Non do il giudizio pieno (per il momento), perché non avendo letto il libro non me la sento.
Mi riservo di cambiarlo non appena avrò recuperato la lettura, prometto!



Alla prossima!

Silvia

mercoledì 16 maggio 2018

Dorama Time! - Just You | recensione |

I dorama mi stanno prendendo la mano, mie piccole volpi!
Tornano le serie tv orientali, oggi si va a Taiwan!






Dopo aver visto qualche dorama giapponese, ho provato ad avventurarmi in qualcosa di diverso e così sono sbarcata a Taiwan!
Come sapete sono ancora piuttosto nuova a questo mondo, quindi sono partita con aspettative relativamente basse. Insomma, temevo che i dorama "non giapponesi" non facessero per me, mettiamola così. Ovviamente mi sbagliavo, perché ho scoperto che ci sono tanti dorama di altri Paesi che sono davvero molto carini.
Uno di questi è quello di cui vi parlerò oggi.


Just You

Quando Qi Yi torna a Taipei, dopo aver acquistato la casa dove ha vissuto da bambino, non si aspetta di certo di trovarla affittata a Chen Liang Liang, una ragazza energica, allegra e un po' ingenua che gli sconvolgerà la vita.
I due scopriranno che, oltre ad essere costretti a convivere nel privato, dovranno farlo anche a lavoro, perché Qi Yi è il nuovo capo di Liang Liang.
Senza contare che Qi Yi ha imposto un divieto piuttosto particolare: niente relazioni tra dipendenti, pena il licenziamento.
Da qui si svilupperanno una serie di equivoci, situazioni imbarazzanti e coinvolgenti, fino al finale inaspettato.

Just You (Chinese: 就是要你愛上我) è una commedia romantica Taiwanese del 2013. Il dorama televisivo è stato prodotto da Toei Productions Limited e vede come attori principali Aaron Yan e Puff Kuo. La prima puntata è stata trasmessa il 21 giugno 2013 su Sanlih TV, fino a novembre 2013.




Premetto, come sempre, che i dorama li guardo in lingua originale con i sottotitoli in inglese e che, se con il giapponese un pochino mi arrabatto (me senso che 3 parole su 10 le capisco in maniera vaga), con il cinese non ho proprio nulla a che fare!
Perciò perdonatemi se alcuni dettagli potrebbero non essere spiegati al meglio.


Messa così, la trama sembra piuttosto banale e semplice, lo ammetto, ma tenete presente che l'ho scritta io perché in italiano era introvabile e quella di wikipedia spoilerava tutto (TUTTO) il dorama.
In realtà, Just You, ha una trama molto più complessa ed intricata di quella che vi ho proposto io qui sopra, perché si seguono diversi filoni narrativi.
La storia principale è quella che vede come protagonisti Qi Yi e Liang Liang, seguendoli a partire dalle iniziali difficoltà di convivenza fino all'inizio della loro storia d'amore. Di conseguenza, però, si sviluppano altre trame secondarie, come ad esempio quella che vede come protagonisti i genitori di Qi Yi e il loro matrimonio complicato e in crisi; o quella che segue Kate e Alex, che vorrebbero sposarsi ma non possono farlo per colpa del divieto imposto da Qi Yi.
Questo intrecciarsi di storie è stata la cosa che più mi è piaciuta del dorama, perché mi ha permesso di comprendere al meglio tutti i personaggi e i legami che si creano tra loro.

Per quanto riguarda i personaggi, dato che ho introdotto l'argomento, ho trovato la caratterizzazione generale davvero ben fatta.
Ovviamente Qi Yi e Liang Liang sono quelli che vengono sviluppati di più e sotto vari aspetti, perché loro sono i protagonisti, ma anche gli altri risultano essere dei caratteri ben delineati agli occhi dello spettatore.
Personalmente ho adorato Liang Liang con il suo ottimismo spropositato e onnipresente, perché è una ragazza che non si abbatte mai, si impegna e sta accanto alle persone anche quando queste sbagliano e non la trattano proprio bene. A volte è molto ingenua e può sembrare un po' stupidina, ma è proprio questo che la rende un personaggio così interessante.
Lo stesso vale per Qi Yi che ha un carattere totalmente opposto rispetto a Liang Liang ed è preciso, impostato, serioso, a volte un po' pesante e pressante, ma alla fine si rivela essere un ragazzo come tanti che è stato costretto a caricarsi di pesi troppo grandi e che ha dovuto affrontare situazioni difficili.

Mi è piaciuto molto come si è evoluto e modificato il legame che si crea tra i due protagonisti, perché il loro non è un sentimento che nasce dal niente anzi si sviluppa lentamente, ha delle fondamenta solide e non mancano gli screzi e le incomprensioni iniziali, soprattutto date da un passato che ritorna per fare danni.
                                                            Non mi sbilancio su questo dettaglio, perché non voglio svelarvi una parte di                                                                  Just You che costituisce un punto di svolta importate della trama.

Aggiungo anche qui due parole sugli attori, nonostante io di recitazione non capisca un bel nulla.
I due attori principali, Aaron Yan e Puff Guo, mi sono piaciuti davvero tanto!
Entrambi hanno fatto, a mio modesto parere, un'ottima interpretazione: li ho trovati molto naturali e mai esagerati. Mi sono sembrati anche molto affiatati e questo ha reso migliore la loro interpretazione.
* che poi Aaron Yan sia molto carino (e questa volta posso dirlo senza sentirmi in colpa, visto che è più grande di me), è un dettaglio che, se volete, potete anche trascurare *


In generale ho trovato questo dorama molto interessante e decisamente diverso rispetto a quelli giapponesi che ho visto fin'ora.
In primo luogo perché gli episodi sono davvero lunghi! Just You conta 21 episodi da quasi 90 minuti l'uno. Per una abituata ai 45 minuti poco più dei J-drama, è stato un piccolo shock, lo ammetto.
Anche i temi sono un po' più maturi rispetto a quelli a cui ero abituata. Non che i J-drama non siano seri o non trattino temi importanti, diciamo che alzandosi l'età media dei protagonisti varia anche il livello di certi temi (non so se mi sono spiegata).
Questo genere di dorama, made in Taiwan, mi ha molto colpito e penso proprio che proverò a guardarne degli altri, giusto per capire se sono tutti sulla falsa riga di Just You (e quindi ben fatti) o se è meglio che torno ai J-drama.

Just You, comunque, credo l'avrete capito, mi è piaciuto moltissimo e mi sento di consigliarvelo se vi piace il genere "storia d'amore tra capo/dipendente" (in italiano fa schifo, lo so, ma voi avete capito). Ma soprattutto ve lo consiglio se cercate una serie carina e divertente che sa anche toccare temi seri e importanti.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟e mezzo
4,5/5



Alla prossima!

Silvia

sabato 12 maggio 2018

Avengers: Infinity war - Sono andata al cinema! | recensione |

Ma ciao mie piccole volpi!
Ho aspettato un po' per questa recensione, lo so...


Come vi dicevo, ho aspettato un po' per pubblicare questa recensione, perché non volevo rischiare di farmi sfuggire qualche spoiler. Ormai penso che questo film l'abbiate visto tutti, quindi posso anche dirvi il mio personale parere.
Ovviamente cercherò di evitare gli spoiler, così, per sicurezza!
Vi risparmio la premessa su quanto io adori i film Marvel, perché ormai la tiritera la sapete a memoria!

Oggi vi parlo del tanto atteso Avengers: Infinity War, il film che ha spezzato i cuori di tutti gli appassionati Marvel del mondo!

Trama:

Dopo gli eventi di Captain America: Civil War il gruppo di Vendicatori si divide, con Captain America/Steve Rogers che lascia cadere a terra il suo scudo. Tony Stark/Iron Man, rimasto senza plotone alle spalle, impiega tutti i mezzi a disposizione per difendere il pianeta dall'ennesimo attacco alieno, dalle armature high tech di sua invenzione, ai finanziamenti da "miliardario playboy filantropo". Il nuovo nemico, Thanos, un potente tiranno intergalattico, è deciso a conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme dell'Infinito, alcune delle quali finite nelle mani dell'avido Collezionista famoso cacciatore di artefatti spaziali. La minaccia imminente richiede l'intervento di tutti gli Avengers della formazione originale: Captain America, lo scienziato Bruce Banner e il suo irascibile alter ego Hulk, Il dio del tuono Thor, la spia Vedova Nera; al fianco dell'arrampicamuri Spider-Man, dell'androide Visione e di tutti i loro alleati. Ma le forze dispiegate non saranno ancora sufficienti a neutralizzare l'invincibile alieno. Per fortuna un aiuto arriverà dai confini della Galassia, dove Star Lord e la sua sgangherata banda di Guardiani attendono impazienti.

Avengers: Infinity War è un film del 2018 diretto da Anthony e Joe Russo.
Basato sul gruppo dei Vendicatori della Marvel Comics, il film è il sequel di Avengers: Age of Ultron e il diciannovesimo film del Marvel Cinematic Universe. È prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures. Il film è scritto da Christopher Markus & Stephen McFeely, ed è interpretato da un cast corale che comprende Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Chris Pratt, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Chadwick Boseman e Josh Brolin.


Se anche voi siete un po' fissati (ma solo un pochino) con i supereroi e film Marvel, nello specifico, sono certa che avrete atteso questo film con grande impazienza, creandovi aspettative piuttosto alte e partendo con milioni di viaggi mentali ancora prima di che finisse il trailer.
*tutte cose che io ho fatto, non vergognatevi, siamo nella stessa barca di disagio stellare*
Non so voi, ma le mie aspettative non sono state per nulla deluse!
Spero di non delirare troppo scrivendo questa recensione, perché non sarebbe uno spettacolo decente!

Questo film è stato pazzesco dall'inizio alla fine.
Quando si dice che che aveva tutto quello che si può desiderare da un film Marvel, non si sta per nulla esagerando!

Vi dico subito che non ci sono state cose che non mi sono piaciute, quindi questa recensione sarà un elenco di cose belle! 
*quanto è divertente fare queste recensioni?!*

Parlarvi di questo film senza fare spoiler non è la cosa più semplice del mondo, perché fin dalle prime scene succede di tutto. Infinity War è un susseguirsi di fatti e avvenimenti importanti che si intrecciano e incastrano tra loro per dare vita ad una trama emozionante ed appassionante che, almeno per quanto mi riguarda, non può che coinvolgere lo spettatore fino alla fine.
La vicenda, come la guerra contro Thanos, si svolge su più fronti, perché gli Avengers, dopo gli eventi di Civil War, hanno deciso di prendere ognuno strade diverse.
Di conseguenza, l'intera pellicola, seguirà diversi filoni narrativi destinati ad unificarsi verso la fine, per dar luogo ad una battaglia epica tra bene e male.

Però, state tranquilli, che non c'è solo lo scontro finale!
I combattimenti in perfetto stile Marvel non mancano e coinvolgono tutti gli Avengers, nessuno escluso, in una lotta senza esclusione di colpi.

Tasto dolente sono i personaggi, non perché ci sia qualcosa di negativo da dire, quanto piuttosto per il discreto numero di morti (o presunte tali) che colpiscono il gruppo di supereroi.
Non vi dirò che muore e chi no, perché vorrebbe dire rovinarvi tutto il film, ma vi posso dire che il mio piccolo cuore ha fatto crack più di qualche volta. Come sia possibile che la Marvel sappia alla perfezione quali siano i miei personaggi preferiti ( e me li faccia morire) io proprio non lo so...fatto sta che se ne salvano due! Due!

Torniamo a noi!
Per quanto riguarda la caratterizzazione in generale, come sempre, non ho nulla da dire.
Devo, anzi, confessare che ho apprezzato molto anche Tony Stark/Ironman che di solito non riesco a farmi stare simpatico. In questo film l'ho trovato molto migliorato dal punto di vista caratteriale, resta sempre un pochino egocentrico e orgoglioso, ma direi che siamo sulla buona strada anche per lui.
Un pensiero particolare lo devo dedicare a Thanos, il cattivo della situazione, perché l'ho trovato uno dei cattivi migliori che la Marvel abbia mai ideato.
Il personaggio è stato creato così bene che si potrebbe quasi dire che sia lui il vero grande protagonista della storia. Mi è piaciuto molto il rapporto particolare che ha con Gamora e la perseveranza con cui porta avanti i propri ideali, nonostante non siano il massimo a livello di giustizia.

Anche in questo caso non si può non dare un piccolo spazio agli effetti speciali, che io ho trovato fantastici e curati fin nei minimi particolari!
Non mi riferisco solo a quelli che coinvolgono direttamente i protagonisti (Visione, Rocket Racoon, Thanos ecc...), ma anche a quelli dei luoghi, dei costumi e degli scontri! 
Il mio preferito (che mi porto dietro da Thor: Ragnarock) sono i fulmini che circondano Thor quando scaglia un attacco...mitico! 
*se avete visto il film avete capito a cosa mi riferisco*


Potrei andare avanti a parlare di Infinity War per un altro paio d'ore, ma vi spoilererei tutto il film dal primo all'ultimo minuto, nel tentativo di analizzare tutto quello che è successo e anche per convincermi che tutte le morti non siano reali ma apparenti. 
Anche perché, diciamocelo, come caspita lo fate un altro film tra un anno?!

Insomma, credo sia evidente che mi è piaciuto un sacco e che già non vedo l'ora che esca il dvd per potermelo rivedere in loop!
Da notare che non ho parlato di Loki...
Eh...Loki...lasciamo stare se no piango! Il mio povero, dolce, tenero Loki!

Va bene,basta, ho capito.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟🌟
 5/5


Alla prossima!

Silvia

giovedì 10 maggio 2018

Bujo time! - Master Bujo.

Buongiorno mie piccole volpi!
Torna la rubrica dedicata al bullet journal!



Avevo in mente questo articolo da un po', ma non avevo ancora sistemato tutto al meglio.
Oggi, che finalmente è tutto in ordine (o quasi), vorrei parlarvi del Master Bujo, nello specifico del mio (ovviamente)!

Prima di tutto...

Cos'è il Master Bujo?A cosa serve?


Il Master Bujo è quella che si può definire un'appendice del Bullet Journal.
Molto semplicemente, si tratta di un quaderno aggiuntivo dove viene riportato tutto quello che non si riesce a mettere nel proprio Bullet Journal.
Serve quindi a raccogliere tutte le liste, le collection e gli spread che potrebbero avere un utilizzo prolungato nel tempo, e quindi anche dopo la fine del quaderno che dedicate al Bujo.

Cerco di spiegarmi meglio e vi parlo anche della mia esperienza personale.

Come già vi accennavo nel primo articolo dedicato a questo argomento, ho iniziato ad usare il Bullet Journal, in maniera "seria", lo scorso anno.
Dopo aver usato questo metodo per tutto il 2017, verso la metà di novembre mi sono resa conto che alcune delle liste e degli spread che avevo inserito non sarei mai riuscita a completarli prima della fine dell'anno, e che quindi avrei dovuto copiare tutto nel nuovo Leuchtturm.
Prima di fare qualsiasi tipo di passaggio, però, ho pensato di informarmi su una possibile soluzione alternativa.
All'inizio avevo pensato ad un "quaderno delle liste", ma leggendo un po' di articoli, mi sono resa conto che non era esattamente quello di cui avevo bisogno, perché non avrei avuto solo liste ed elenchi da riportare, ma anche veri e propri schemi e raccolte.
Quasi per caso mi sono imbattuta nel video di Qualcosa di Erre dove Roberta parlava del Master Bujo e ho subito capito che quello era il metodo perfetto per me.

Come vedete dalla foto, il mio Master Bujo è un semplicissimo quaderno spiralato a quadretti (ovviamente giallo), che tengo sempre insieme al Leuchtturm che uso per il Bullet Journal.
In questo quaderno annoto tutto quello che non voglio mettere nel BuJo ufficiale, ovvero tutti quei tracker, quelle liste e quegli spread che userò quest'anno ma che potrei non completare in tempo e che quindi non sarò costretta a copiare nel nuovo Bullet.

Inizialmente, forse, far convivere le due cose (Bujo e Master Bujo) mi è risultato un po' complicato, ma mi sono abituata piuttosto in fretta e ora non ho nessun problema a gestire i due quaderni.
Se vi piacciono le liste, i tracker, gli spread e volete tenere nota di un sacco di cose...beh...il Master Bujo è quello che fa per voi!

Vi lascio qui sotto l'elenco di ciò che ho inserito nel mio Master Bujo e, a seguire, un po' di foto!

° Instagram Follower
° Tracker delle Serie TV
° Elenco dei film visti al cinema nel 2018
° Tracker degli anime (in due parti)
° Elenco dei libri letti nel 2018
° Elenco dei manga e delle graphic novel letti nel 2018
° Le tracce della sfida di lettura di LPS
° La wishlist dei Funko Pop!
° Elenco dei posti che vorrei vedere nel 2018
° Elenco delle fanfiction lette nel 2018
° Elenco dei dorama visti nel 2018






 



Spero che questo articolo possa esservi d'aiuto e che non sia troppo lungo!
Fatemi sapere se anche voi usate questo metodo organizzativo e se volete sapere qualcosa in più, non esitate a scrivermi!



A presto!

Silvia