Buona sera mie piccole volpi!
L'articolo di oggi doveva essere un altro...
Ma parliamo sempre di libri, quindi ok!
Eccomi qui con un'altra puntata de #gliamicidellavolpe.
In realtà, per oggi, avevo in mente un altro articolo, per la precisione un'altra recensione arretrata, ma non ho avuto il tempo di correggerla. Dato che mi dispiaceva spezzare questo minimo di continuità settimanale - evento più unico che raro, lo so - ho pensato di slittarla a domani e fare una piiiiccola inversione.
E quindi, siamo al momento del copia/incolla!
LE SORELLE DONGURI
Le sorelle Donguridi Banana Yoshimoto
Editore: Feltrinelli
Pagine: 110
Prezzo: 11,40€ (ebook 5,99€)
Pubblicazione: 28 giugno 2018
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Rimaste orfane, Guriko e Donko gestiscono un sito di posta del cuore che si chiama Le sorelle Donguri (donguri significa ghianda in giapponese). Donko è tanto energica e indipendente quanto la sorella è solitaria e taciturna. Questo fino a quando Guriko riceve il messaggio di una donna che le scrive del dolore per la perdita del marito, parole che inducono Guriko a ripensare al suo primo amore, Mugi, incontrato ai tempi della scuola e poi sparito nel nulla. Segretamente cova da sempre il desiderio e la speranza di ritrovarlo, decide allora di interrompere la sua clausura e di andare a cercarlo. Attraverso la voce narrante di Guriko, Banana Yoshimoto affronta temi quali la perdita e il superamento del dolore, ponendo l'accento sul potere salvifico della condivisione e sulla capacità dei sogni di sciogliere tensioni e problemi.
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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro sfiancante, il blog sta andando a scatafascio...
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe!
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
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Banana Yoshimoto può piacere come no, ma credo che la sua capacità narrativa stia nel non raccontare storie straordinarie, di persone incredibili, che hanno vite invidiabili, ma nel farci sentire perfetti nelle nostre vite disordinate.
La sua empatia verso le persone affonda le radici nel suo essere delicata, un passo avanti agli altri, nel saper toccare con grande gentilezza argomenti carichi di nostalgia.
Ci fa immedesimare nei personaggi, riuscendo ad avvicinarci ad una cultura tanto lontana, ad un modo di ragionare al di fuori dalla nostra concezione facendolo sembrare quasi possibile. Riesce, in ogni suo libro, a farci sentire vicini ai protagonisti come se fossero persone vere, come se un po' fossimo noi, come se potessimo toccare le loro anime.
Ci insegna a passare di fianco le persone, incrociare il loro percorso, e riempirci gli occhi di rispetto. Silenziosamente imparare che in questo mondo ognuno di noi appartiene ad un altra persona, che ci si incrocia per un motivo e che vale la pena esserne grati; a prescindere che sia stato o meno un buon incontro.
Le sorelle Guriko e Donko ci espongono il loro essere orfane, bambine, ragazze, donne coi loro punti di vista diversi, attraverso un “blog” a cui rispondono con passione a chi ne ha bisogno, chi cerca in loro un rifugio.
Un passatempo che imparano ad apprezzare facendo i conti con i loro sentimenti, con la vita che gli scorre accanto, con il loro passato e trovando altrettanto conforto nel leggere le lettere che le persone condividono con loro. Una posta del cuore creata per aiutare gli altri, ma soprattutto se stesse. Un sollievo reciproco.
Ripercorrendo così la loro storia, accettando le mancanze vissute e apprezzando consapevolmente quel che verrà.
Una storia di legami, di rinnovamenti, di coraggio.
Poche pagine per rendere sufficiente il messaggio che l'autrice ci manda, per spronarci a guardare senza pregiudizi ciò che ad un prima occhiata non possiamo spiegarci, un prenderci per mano laddove ci lasciamo fregare dalle apparenze.
Poche pagine per rendere sufficiente il messaggio che l'autrice ci manda, per spronarci a guardare senza pregiudizi ciò che ad un prima occhiata non possiamo spiegarci, un prenderci per mano laddove ci lasciamo fregare dalle apparenze.
Un piccolo libro che ti riempe il cuore.
Una buona lettura che senza fronzoli o particolari “scosse” è adatta per chi ha un weekend libero, senza impegni, che ha bisogno di pace, di una compagnia vera.
Il voto di Jessica è:
5/5
E qui si conclude la quinta recensione di questa rubrica (che a me piace tanto...ma a voi?).
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Personalmente, della Yoshimoto, ho letto solo un libro, ma vorrei recuperarne altri (tra cui questo) perché mi piace molto il suo stile di scrittura!
A presto!
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