Buona sera mie piccole volpi!
Sono di nuovo qui.
Oggi tornano gli amici della volpe!
Ebbene, come credo avrete capito, oggi tornano #gliamicidellavolpe.
Questo perché, non so nemmeno se serve dirlo, Jessica - la mia unica collaboratrice - legge più di me e mi ha già fornito altre due recensioni (oltre a questa) con cui, lo so che è brutto dirlo, io "tapperò i buchi" della mia inattività... (Santa Jessica!)
Ma voi non siete qui per sentire le mie lamentele, voi siete qui per leggere la recensione della mia amica, quindi vi lascio alle sue parole!
Il momento di copia/incollare è giunto!
SE I GATTI SCOMPARISSERO DAL MONDO
Se i gatti scomparissero dal mondo
di Kawamura Genki
Editore: Einaudi
Pagine: 184
Prezzo: 14,oo € (ebook 7,99€)
Pubblicazione: 11 giugno 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere, ma il protagonista della nostra storia non ha nessuno con cui comunicare. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Che fare nella settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire... Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto, anzi un vero affare. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa. Solo che la cosa che il Diavolo sceglierà scomparirà dal mondo. Rinunciare ai telefonini, ai film, agli orologi? Ma certo, in fondo si può fare a meno di tutto, soprattutto per ventiquattr'ore in più di vita. Se non fosse che per ogni oggetto c'è un ricordo. E che ogni concessione al Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il Diavolo chiederà di far scomparire dalla faccia della terra loro, i nostri amati gatti. KawamuraGenki ci costringe a pensare a quello che davvero è importante: alle persone che abbiamo accanto, a quello che lasceremo, al mondo che costruiamo intorno a noi.────────────
Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro sfiancante, il blog sta andando a scatafascio...
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe!
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
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L’autore
affronta con leggerezza un argomento delicato, che il più delle volte tendiamo
ad evitare.
Ci sprona ad
esaminarlo con uno sguardo differente, profondo, coraggioso.
Guardare oltre a
quel che non vogliamo vedere.
Ognuno di noi ha la sua idea di quel che sarà, di
quel che potrebbe essere sopraggiunto il momento, ma se vi dicessero il lasso
di tempo esatto entro il quale la vostra storia potrebbe avere una fine come
reagireste davvero?
I sentimenti
potrebbero essere i più disparati e accavallarsi in un turbinio di emozioni
contrastanti.
Vi vedo già stilare liste infinite di “cose da fare prima di”, ma
davvero portereste a termine quei punti?
Sarebbe necessario perdere tempo per
decidere cosa vorreste fare, quando quel che si potrebbe fare lo abbiamo già di
fronte a noi senza dargli valore?
Se vi fosse
data un’opportunità, a favore di qualcosa o qualcun altro, scegliereste di
coglierla per poter guadagnare un giorno in più, nel dubbio di quel che sarà la
rinuncia successiva?
Per ottenere
qualcosa, bisogna sacrificarne un’altra. Si dice.
Al mondo
sono tante le cose a cui in fondo si può fare a meno, ma davvero accettereste
di barattare dei momenti di autentica felicità a favore di un giorno in più?
Un
giorno in più passato a sopravvivere invece che a godere serenamente di istanti
di vita che trovano forza nel solo fatto di poter esistere.
Il
protagonista ci insegna, attraverso la sua vita, i suoi ricordi, il suo
personale cammino ad essere più clementi con la nostra quotidianità. Ad
apprezzare il poco che si ha, il trarre piacere nella monotonia, il sapere
gioire del percorso scelto.
E’ un viaggio introspettivo che, attraverso una
narrazione frizzante, in un mondo accelerato come il nostro,non certo meno
sensibile, ci riporta coi piedi per terra e ci fa trovare gratitudine in quei
gesti che – divenuti abitudine – diamo per scontati.
Ci vien chiesto di
abbandonare le pretese e trarre beneficio da tutto ciò che rende la nostra vita
confortante.
Un libro che
consiglio fortemente per il periodo attuale, in cui abbiamo visto le nostre
vite capovolte e sconvolte da una situazione che speriamo non ricapiti più.
Un
modo per riflettere di quel che è stato, di quel che è tutt'ora, ma più di ogni
altra cosa di quanto ci basta così poco per assaporare sinceramente quel che possediamo.
E perché no, una buona lettura da ombrellone per chi ci andrà.
5/5
E qui si conclude la quarta recensione di questa rubrica (che a me piace tanto...ma a voi?).
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Io, lo ammetto, spero di riuscire a recuperarlo presto, perché questo romanzo mi incuriosisce da un po' e ne ho sentito sempre parlare bene...
A presto!
Un libro che affronta con una certa leggerezza un argomento serio e che, come dici, in questo periodo ci tocca particolarmente. A me è piaciuto molto.
RispondiEliminaSono davvero contenta che il libro ti sia piaciuto e mi fa piacere che ti trovi d'accordo con Jessica!
EliminaNe ho sentito parlare solo bene e spero di poterlo leggere presto anche io, perché sono davvero curiosa!
Silvia
Non lo conoscevo, ma devo dire che mi ispira parecchio!
RispondiEliminaIncuriosisce molto anche me!
EliminaL'ho già messo in lista, spero di leggerlo presto!