mercoledì 30 ottobre 2024

UN’ ESTATE CON LA STREGA DELL’OVEST di Kaho Nashiki |recensione|

Buongiorno mie piccole volpi!
Anche se sono via, ecco un nuovo articolo.
Anche oggi vi parlo di libri!

Purtroppo vi tocca ancora una recensione di recupero, questa volta però, è tutto nuovo e non la trovate già su instagram!
Questa, infatti, è nuovamente la recensione di una lettura fatta tra agosto e settembre che, tanto per cambiare, non ho avuto il tempo di caricare fino ad oggi (se mi seguite su instagram, di certo saprete che sono state settimane decisamente complesse e intense).
Pur trattandosi di novità, vi avviso che tutte le prossime recensioni saranno di recupero, per quanto riguarda agosto e settembre, finalmente posso dire di aver finito!
Non sono certa di riuscire a recuperare qualcosa anche di ottobre - dato che domani il mese finisce - ma cercherò di fare il possibile!
Ma ora, senza ulteriori indugi, direi di passare all'articolo ♥
Quindi, vi lascio alla recensione!

UN’ESTATE CON LA STREGA DELL’OVEST


Un’estate con la Strega dell’Ovest
di Kaho Nashiki

Editore: Feltrinelli
Pagine: 144
Prezzo: 5,90€ (ebook 6,99€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: aprile 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna nella campagna giapponese, sul limitare dei monti. Sia Mai sia la madre si riferiscono all’anziana donna come alla “Strega dell’Ovest”, ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però la donna le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone, nonna e nipote si dedicheranno a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega.

Come vi dicevo nell’introduzione, questa è una lettura che ho fatto a cavallo tra agosto e settembre e che, nonostante la brevità, mi ha accompagnato per molto tempo, perché l’ho dovuta alternare ad altro, sospendendola anche per un periodo discretamente lungo.
In tal proposito, devo fare una premessa necessaria: il romanzo in questione è, come potete vedere dalla scheda qui sopra, molto breve quindi, non potrò entrare troppo nello specifico, per non rischiare di svelarvi troppo e - come dico sempre - rovinarvi la lettura.
Senza contare che è passato più tempo del previsto prima di riuscire a scrivere questa recensione.
Cercherò comunque di essere più precisa e dettagliata possibile.

La trama di UN’ESTATE CON LA STREGA DELL’OVEST è, di base, abbastanza semplice e, in un certo senso, potremmo configurarlo, non solo come un semplice slice of life, ma anche come una sorta di favola se non, a dirittura, un romanzo di formazione.
L’impostazione del romanzo mi ha molto colpito, perché si può dire che la storia parta dalla fine e sia una sorta di lungo flashback.
La storia, infatti, inizia con la mamma che comunica a Mai la morte della nonna e con le due che, con un lungo viaggio in macchina, si dirigono proprio a casa della nonna. Durante il viaggio Mai ricorda di quando, l’anno precedente, ha trascorso un breve periodo proprio dalla nonna, a causa della sua incapacità di affrontare la scuola.

Il racconto principale, si concentra proprio sugli avvenimenti passati ed è proprio qui che, secondo me, si connota come una sorta di favola che però, nonostante la semplicità, non dimentica di trattare temi importanti e di grande attualità, comuni non solo alla cultura orientale, ma facilmente identificabili anche in quella occidentale.

In UN’ESTATE CON LA STREGA DELL’OVEST, infatti, si parla di problemi scolastici, nello specifico il disagio di Mai nell’andare a scuola nonostante non ci siano (apparentemente) problemi di bullismo e simili; si parla di formazione e crescita personale, di maturazione e presa di consapevolezza di sé, di rapporti familiari di vario genere e di perdita di una persona cara.
Il tutto, con delicatezza, senza indorare la pillola, ma mantenendo una grande dolcezza e senza mai scadere nella banalità.
Ho apprezzato anche che, durante tutto il racconto, si percepiscano delle “studio ghibli vibes” che, per i fan di questi film d’animazione - come me - è decisamente un punto a favore!

La caratterizzazione generale mi è piaciuta molto.
Tutti i personaggi, siano essi principali o secondari, sono ben resi nonostante il poco spazio a disposizione (ricordiamoci che il romanzo non raggiunge le 200 pagine).
Ovviamente, le piume analizzate sono Mai e la nonna, ovvero la Strega dell’Ovest, ma anche a tutte le altre figure che ruotano loro attorno, viene concesso il giusto spazio e viene dato loro anche un ruolo spesso fondamentale ai fine della narrazione.
Da apprezzare è anche il modo in cui vengono presentati i vari legami tra i personaggi, oltre a quello, seppur velato, con l’aspetto fantastico e mistico che si amalgama perfettamente con la quotidianità.

Non conoscevo Kaho Nashiki, ma il suo stile mi ha piacevolmente colpito.
La sua è sicuramente una scrittura semplice, ma non per questo banale o poco curata, anzi risulta, proprio per questo, di forte impatto ed emozionante.
Le descrizioni sono buone e i dialoghi ben curati, dando vita ad un buon ritmo narrativo che coinvolge il lettore fin dall’inizio.

Sicuramente un romanzo adatto ad un pubblico ampio: perfetto sia per i ragazzi, che possono identificarsi con Mai e le sue problematiche, sia per gli adulti, che possono anche trarne una sorta di insegnamento nell’approccio con i più giovani.

Personalmente, sono davvero contenta di aver recuperato questo volumetto che stazionava nella mia libreria da troppo tempo.
Una lettura delicata ed emozionante, in grado anche di fornire qualche spunto di riflessione e comunicare dei messaggi importanti.


Il mio voto è:
4/5

A presto!

Silvia

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