Buona sera mie piccole volpi!
Nuovo articolo tutto per voi.
Anche oggi vi parlo di libri!
Benvenuti alla recensione della mia seconda lettura del mese di marzo!
Meglio tardi che mai, direte voi...
Avrete notato che sono parecchio in ritardo con la pubblicazione, prometto di spiegarvi tutto il prima possibile (in teoria nell’articolo di recap mensile), nel frattempo cerco di sfruttare al meglio questa ultima settimana di aprile.
Nella recensione di oggi, vi parlo del secondo romanzo di Stefania Enne, di cui vi ho già parlato lo scorso anno in occasione della recensione del suo romanzo d'esordio (qui).
Quando Stefania mi ha contattato chiedendomi se volevo leggere anche questo suo secondo lavoro, ho subito accettato.
Quindi, prima di lasciarvi alla recensione, approfitto per ringraziare Stefania per avermi contattato ancora e per avermi fornito una copia digitale del libro!
E soprattutto, per scusarmi del ritardo megagalattico con cui pubblico…
Ed ora, direi che è il caso di passare alla recensione!
CRONACHE DI LUCE
Cronache di Luce
- libro primo -
di Stefania Enne
Editore: self
Pagine: 346
Prezzo: 13,90€ flessibile/ 18,90€ rigida (ebook 3,90 - kindle unlimited)
Pubblicazione: 13 dicembre 2021
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Nel regno di Mexanara lo studio e la pratica delle scienze alchemiche hanno sostituito, da ormai cinquecento anni, la religione e la magia.Solo un ristretto gruppo di prescelti - nobili e facoltosi ragazzi di sedici anni - ha la possibilità, ogni anno, di entrare a far parte di questa elitaria cerchia.
Agli alchimisti tutto sembra concesso. Grazie allo studio della scienza e ad oscure predisposizioni personali, essi sono infatti in grado di soggiogare e sfruttare a loro piacimento la luce, la tenebra, il fuoco e l’acqua.
Una sola cosa è preclusa persino agli alchimisti: la creazione della Pietra Filosofale; un oggetto mistico dal potere troppo pericoloso perché possa essere lasciato nelle mani di chiunque.
Qualcuno, celato nell’ombra dei corridoi e delle stanze del palazzo reale di Vanbury, sembra intenzionato a svelare il segreto che si nasconde dietro alla creazione della pietra. A qualunque costo.
Dal giorno del suo decimo compleanno, Eileen May Atwood sogna di entrare a far parte del Copper Cove Institute, l’istituto per lo studio delle arti alchemiche, e diventare così Alchimista della Corona.
È talmente determinata nel perseguire il suo obiettivo da arrivare a rinunciare a tutto pur di realizzare il suo sogno: alla sua famiglia, alla sua vita tranquilla nel borgo campagnolo di Millingburg, addirittura a se stessa.
Il destino farà in modo che il suo cammino si intrecci a quello del principe ereditario, Ezra Blackery, un ragazzo ombroso e poco incline alla spontaneità, sul cui capo pesa il giogo di un’infausta profezia e di una corona che nemmeno vuole.
Nel frattempo, nei bassifondi della città, gruppi ostili alla dinastia dei Blackery si organizzano in modo da spodestare una volta per tutte la monarchia e i suoi rappresentanti.
In questa lotta tra bene e male non tutto è come sembra.
Troppi misteri si nascondono dietro le porte del palazzo reale.
Troppe persone non sono ciò che affermano di essere.
Eileen prima di tutti.
Come faccio sempre, in questi casi, trattandosi del primo libro di una serie, cercheró di mantenermi abbastanza vaga per quanto riguarda la trama, per non rischiare di spoilerarvi qualcosa di troppo.
Quindi, visto che siamo in tema…
La trama di CRONACHE DI LUCE, sfrutta un espediente narrativo che, personalmente, apprezzo sempre, soprattutto nei fantasy: la ragazza che, per seguire il suo sogno, si finge un ragazzo!
Lo so, lo so, potreste venirmi a dire che é un espediente sfruttato anche troppo spesso, ma se gestito bene come in questo caso, vi assicuro che merita che gli si dia una possibilitá, perché si creano tutta una serie di equivoci simpatici che mantengono alto il ritmo della narrazione e catturano l’attenzione del lettore.
Ma tornando a noi…
La trama, di per sé, ha molti degli elementi tipici del fantasy ma, allo stesso tempo presenta anche diverse aggiunte originali, o rielaborate dall’autrice, secondo la sua concezione personale del dato elemento.
Ho apprezzato come é stato costruito il mondo in cui si svolge l’intera vicenda, mi ha dato, in un cero senso, l’idea di un futuro postapocalittico dove, con il passare del tempo, si é tornati ad una sorta di Medioevo, dove tutto ció a cui noi siamo abituati, fa parte di un passato lontano e dimenticato, a tratti misterioso. (un esempio sono le armi da fuoco, tipo le pistole)
Un altro concetto che mi é piaciuto é quello di Alchimia che, lasciatemelo dire, mi ha ricordato tantissimo FullMetal Alchemist - e sapete che mi piace sempre trovare durante una lettura, dettagli presi da altre cose che ho visto/letto.
In piú, essendo FMA uno dei miei anime preferiti, dovrebbe farvi intuire quanto io sia in fissa con l’Alchimia, concetto o pratica che mi ha sempre affascinato moltissimo.
Non mi soffermo oltre sulla trama perché, come vi dicevo all’inizio, preferisco non rischiare di svelarvi troppo. Certo, le vicende non sono eccessivamente intricate, ma non mancano i colpi di scena e ci sono anche alcuni piccoli risvolti inaspettati che preferisco scopriate da soli.
La caratterizzazione dei personaggi non mi é dispiaciuta, anzi, l’autrice é stata in grado di definire al meglio, non solo i protagonisti, ma anche le figure secondarie o di contorno che ruotano loro attorno.
Figure che, a dirla tutta, definire secondarie o di contorno, non é corretto, poiché, ognuna di esse tende a svolgere un ruolo importante e ben preciso ai fini della vicenda.
Principalmente, comunque, ruota tutto attorno ad Eileen, giovane di umili origini che sogna di diventare alchimista, pur essendo una donna, e che, proprio per seguire il suo sogno, vestirá i panni maschili di Eli; e ad Ezra, erede al trono di Mexanara, detto il giovane corvo.
Eileen ed Ezra, sono caratterialmente molto diversi, ma presentano anche dei tratti molto simili e, proprio per questo, finiscono inevitabilmente a sentirsi attratti l’uno dall’altra.
Anche in questo caso, non mi dilungo oltre, perché é interessante scoprire pian piano come si sviluppa il loro rapporto e come, entrambi, scoprano e comprendano i propri sentimenti.
Come vi accennavo poco fa, la caratterizzazione é da apprezzare soprattutto da un punto di vista generico, perché tutti i personaggi, non solo sono resi in maniera sfaccettata e originale, ma presentano anche tratti molto umani e realistici, consentendo al lettore di immedesimarsi di piú, andando oltre la componente fantastica.
Avendo giá letto il precedente romanzo di Stefania Enne, sapevo che ne avrei apprezzato lo stile.
La sua é una scrittura semplice ma d’impatto. La lettura prosegue con ritmo incalzante e appassiona fin dalle prime pagine.
Le descrizioni, anche quelle piú lunghe atte ad inquadrare meglio l’ambiente e il worldbuilding, sono sempre ben amalgamate alle altre sequenze e non risultano mai ingombranti.
Lo stesso si puó dire dei dialoghi, frizzanti e scorrevoli, a tratti divertenti, quasi pungenti (soprattutto quando di mezzo c’é Ezra), ma anche dolci e romantici, o ancora seri e drammatici.
Insomma, la componente emeozionale é molto ben curata e non manca l’attenzione al dettaglio nell’espressione dei sentimenti o nella resa del lagame preso in esame, sia esso d’amore, d’amicizia o altro.
Se cercate una storia fantasy coinvolgente e appassionante, che vi faccia sorridere ma anche emozionare, direi che CRONACHE DI LUCE fa al caso vostro!
Io attendo il secondo volume con grande curiositá e trepidazione.
Il mio voto è:
4/5
Nessun commento:
Posta un commento