lunedì 29 marzo 2021

IL SOTTILE FILO CHE CI UNISCE di Stefania Enne | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi ancora qui...
Anche oggi vi parlo di libri!


Vi ho parlato qualche giorno fa della mia seconda (ed ultima - shame on me) lettura di febbraio, ed oggi eccomi qui pronta a parlarvi della prima lettura di marzo!
Credo sia inutile dirvi che, in questo periodo, sto leggendo pochissimo...
Ovviamente non è colpa dei libri in  - dato che sono tutti molto carini - ma della sottoscritta che sta invecchiando male (molto male) e arriva a sera con la voglia di fare di un bradipo pigro.
Ma non siete qui per sentire i miei sproloqui, quindi vi risparmio le mie lamentele e vi lascio subito alla recensione!
Bene, cominciamo!

IL STTILE FILO CHE CI UNISCE


Il sottile filo che ci unisce
di Stefania Enne

Editore: self 
Pagine: 510
Prezzo: 14,90€ (ebook 2,90€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: 7 dicembre 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Aiden Miller è un bambino introverso e asociale, ha uno sguardo freddo e tagliente che ha il potere di sconvolgere e raggelare il cuore della persona a cui viene rivolto. Noah Campbell è un bambino solare e socievole, ha un sorriso dolce e rassicurante che resta impresso come un marchio indelebile scaldando il cuore della persona a cui viene donato. Aiden e Noah si incontrano in un caldo pomeriggio di settembre, nel giardino di una bellissima villa di campagna che ospita un orfanotrofio: è odio a prima vista. Ma il destino sembra aver scelto un percorso opposto al loro volere legandoli indissolubilmente attraverso un filo rosso. Il padre di Noah decide di diventare il tutore di Aiden dandogli la possibilità di vivere una vita completamente diversa da quella che il fato sembrava avergli riservato. In questo modo i due ragazzi saranno però costretti a vivere sotto lo stesso tetto. Riusciranno a far cadere le barriere che li dividono per avvicinarsi lentamente l’uno all’altro?

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Prima di cominciare, vorrei ringraziare Stefania, l'autrice, per avermi contattato dandomi la possibilità di leggere il suo romanzo e per aver avuto pazienza fino ad oggi per la recensione!


Come sapete, perché ormai credo di ripeterlo un giorno sì e l'altro pure, di recente (vabbè, negli ultimi due annetti, dai) mi sono avvicinata al genere BoysLove e ho cominciato a leggere più manga e libri che trattassero anche tematiche LGBT.
Di conseguenza, quando mi è stata proposta la lettura di questo romanzo, ho subito accettato, anche perché, ormai saprete anche questo, ho una piccola fissa per la leggenda del filo rosso (quella secondo cui ci sarebbe un filo rosso che lega due persone destinate a stare insieme - per farla breve) e mi fa sempre piacere poter leggere storie dove se ne parla o che si ispirano ad essa. Ed ecco un altro motivo per cui, la trama de Il sottile filo che ci unisce mi ha subito incuriosito. Anzi, devo dire che la mia curiosità è iniziata nel momento in cui ho visto la copertina: semplice e in linea con la storia - ma non voglio annoiarvi con le mie fisime sulle copertine.

Come vi dicevo, sono rimasta subito colpita dalla trama, perché mi aspettavo una storia semplice, di vita quotidiana e con un'attenzione particolare per le emozioni e così è stato!
Il sottile filo che ci unisce ha soddisfatto appieno le mie aspettative e mi ha riservato anche qualche sorpresa.
So che ora il paragone vi sembrerà azzardato, ma ho quasi avuto l'impressione di leggere la trasposizione di un drama coreano. E sapete che uno dei motivi per cui apprezzo molto i K-drama è l'attenzione che mettono nello sviluppo, non solo dei personaggi principali e della loro storia, ma anche in quello delle figure secondarie.
Questo, è stato esattamente quello che ho trovato in Il sottile filo che ci unisce, unito alla leggenda del filo rosso, di cui vi parlavo poco fa, e al fatto che si segua la vita dei personaggi dall'infanzia, passando per l'adolescenza e arrivando all'età adulta.
Credo di non avervelo mai detto, ma mi piacciono molto questo tipo di storie che, in un certo senso, strizzano l'occhio al romanzo di formazione ma che non lo sono a tutti gli effetti ( perché, lo confesso, i romanzi di formazione mi annoiano un pochino - sorry)

Non mi soffermo troppo sulla trama, perché essendo, di base un romance/slice of life, senza eccessivi colpi di scena o misteri da risolvere ma, come vi dicevo, concentrato principalmente sui sentimenti, non vorrei rovinarvi il piacere della lettura.

Protagonisti principali della vicenda, sono Aiden e Noah. I due, che non potrebbero essere più diversi - sia caratterialmente che fisicamente - si incontrano poco più che bambini e, da quel momento, finiranno per passare insieme quasi ogni giorno. Aiden, infatti, vive nell'orfanotrofio di cui il padre di Noah è il principale finanziatore, e gli verrà data proprio da quest'ultimo, la possibilità di trasferirsi a casa loro, dandogli quindi la possibilità di migliorare la propria condizione di vita.
All'inizio, Aiden e Noah, sembrano non andare per nulla d'accordo: Aiden è taciturno, solitario, tende a chiudersi in sé stesso e risulta spesso burbero e scontroso (anche un pochino sarcastico, direi); mentre Noah è solare, estroverso, un gran chiacchierone e, a tratti, anche un pochino immaturo. 
Con il passare degli anni, però, i due finiranno per mettere da parte le divergenze (se così vogliamo dire) e avvicinarsi sempre più.

Sia per quanto riguarda Aiden e Noah, sia per tutte le altre figure che ruotano loro attorno, devo dire di aver apprezzato abbastanza la caratterizzazione. Ho riscontrato qualche piccola esagerazione e anche degli atteggiamenti un po' esasperati, ma stiamo comunque pur sempre parlando di adolescenti quindi non c'è poi da stupirsi.

Mi è piaciuto come si è dato spazio, non solo allo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti, ma anche a tutti quelli che fanno da corollario, dando importanza a tutti i personaggi, nessuno escluso, e analizzandone sempre il percorso di maturazione e crescita.

Lo stile di Stefania Enne, non mi è dispiaciuto.
La sua è una scrittura semplice, ma curata, con dialoghi frizzanti e divertenti, ma anche dolci e romantici, in grado di catturare sempre il lettore e di tenerlo incollato dall'inizio alla fine, facendolo entrare in sintonia con i personaggi e le loro esperienze.
Ho apprezzato come sono stati affrontati determinati temi, che potremmo definire di grande attualità, come il coming out, la scoperta del proprio orientamento sessuale, l'accettazione di sé e degli altri, e tanto altro. Tutto è stato trattato in maniera molto delicata e semplice, senza però mai cadere nel cliché, senza banalizzarlo o renderlo scontato.

Se propri dovessi trovare un "difetto" a questo romanzo, credo sarebbero le descrizioni che, in certi punti, risultano un po' troppo lunghe per i miei gusti: alcune, tipo quelle relative all'abbigliamento dei personaggi, ad essere onesta, io non le avrei proprio messe.
Ma, ripeto, si tratta di un parere personale, quindi per voi potrebbe essere l'esatto contrario.

Insomma, in sintesi, sono davvero contenta che Stefania mi abbia dato la possibilità di leggere questo suo romanzo, perchè Il sottile filo che ci unisce si è rivelato una lettura davvero carina e coinvolgente (vi basti pensare che l'ho letto in tre giorni), che mi ha fatto sorridere ed emozionare e che, lo devo proprio dire, un po' mi è dispiaciuto terminare.
Se siete amanti del BoysLove, vi piacciono i romanzi che trattano anche tematiche LGBT, cercate una storia romantica e tenera, ma non eccessivamente sdolcinata, credo proprio che Il sottile filo che ci unisce faccia al caso vostro.

Il mio vito è:
4/5

A presto!

Silvia

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