giovedì 6 maggio 2021

IL LABIRINTO DEI VIZI CAPITALI di Federico Maria Rivalta | recensione | #gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Nuovo articolo tutto per voi.
Oggi tornano Gli amici della Volpe!

Nuovo articolo tutto per voi!
Oggi, tocca ad una nuova puntate della Best Rubrica Ever, infatti tornano GLI AMICI DELLA VOLPE!
E, con l'articolo di oggi, torniamo anche sui Colli Euganei, perchè Jessica ci parla nuovamente delle avventure di Riccardo Ranieri!
Prima di lasciarvi al parere della mia Collaboratrice prediletta (nonché unica, ma sono dettagli), vi comunico che, salvo imprevisti, i miei orari di lavoro si stanno avviando verso una certa stabilità e quindi potrei, piano piano, riuscire ad essere più presente e regolare!
Stupefacente, lo so, ma forse sto finalmente rientrando in carreggiata - non voglio dirlo troppo forte, però...
Ed ora, ciancio alle bande e via con il copia/incolla spudorato! Si parte!

IL LABIRINTO DEI VIZI CAPITALI

Il labirinto dei vizi capitali 
(Riccardo Ranieri Vol. 7)
di Federico Maria Rivalta

Editore: Amazon Publishing
Pagine: 266
Prezzo: 9,99€ (ebook 4,99€ / Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 23 ottobre 2018
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Che Riccardo Ranieri, giornalista freelance, si ritrovasse coinvolto in un’indagine per omicidio questa volta non era previsto. Convinto dalla sua compagna, la procuratrice della Repubblica Giulia Dal Nero, a non scrivere più di cronaca nera per occuparsi solo di economia, Ranieri non poteva prevedere che il ricco imprenditore da lui intervistato solo qualche giorno prima venisse brutalmente assassinato. Un colpo di fucile l’ha ucciso nei pressi del lussureggiante labirinto di Villa Barbarigo, la dimora di famiglia. Tra bugie, ingenuità e alibi inconsistenti, l’indagine sembrerebbe di facile soluzione. Ma niente è mai come sembra. Mentre Riccardo, vittima delle sue velleità investigative, rimane avvolto nelle spire del labirinto, gli inquirenti cominciano a scavare nelle vite dei monaci dell’abbazia di Praglia e la situazione si complica drammaticamente.


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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!

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Partito fin troppo sotto tono, con uno spirito diverso, quasi rassegnato il libro alla fine ha ritrovato le sue sfumature di sempre. Riccardo, che in un primo momento vediamo parlare di economia per la promessa fatta (dopo l’ultima esperienza lavorativa in cui ha rischiato nuovamente la vita) alla compagna, riprende il suo spigliato senso della ricerca e dell’indagine.

In effetti non dura molto il suo posto tranquillo che, seppur destreggiandosi tra il gatto Ragù e il figlio Antonio, si può definire in molti modi tranne che quello!

L’autore ci ha fatti credere che il nostro protagonista fosse andato in letargo (in fondo le vicende vengono narrate nel periodo natalizio), ma lo ritroviamo comunque – seppur sulle sue in un primo momento – pronto all’azione.

Un’intervista per caso, proprio per il “reparto economica”, che diventa inevitabilmente scena del crimine. Inutile dire che, ancora una volta, la polizia non se lo spiega come lui sia li esattamente dove non dovrebbe essere e come, sempre pochi istanti prima, lui (questa volta indirettamente) diventi l’elemento disturbante delle indagini.

Lo abbiamo visto spesso ad un passo dalla soluzione, quasi sempre il risolutore di un caso ma questa volta perde smalto, la sua lucidità pungente (seppur non la perdiamo nelle battute e nel modo assolutamente ironico che ha di prendere la vita) sembra essersi un momento persa. Non che non ne combinerà di ogni anche questa volta, ma sarà un po’ più al margine rispetto al solito.

Vediamo al contrario Giulia, se non esageratamente, e il commissario Baldan, ad aggiudicarsi le pagine di questo libro. Conosciamo da vicino i personaggi che solitamente erano da contorno e questo non fa che aumentare il mio apprezzamento per lo scrittore. Rendono Riccardo ancora più interessante a tal punto che ora tifi per l’intera squadra.

In fondo è cosi che, a malincuore per Giulia, ormai li possiamo considerare. Baldan infatti si è arreso alla presenza di Ranieri e, viceversa, anche lui sa di poter trovare una spalla fidata nel suo “commissario preferito”. Un accoppiata che certo fa sorridere tra chi combina pasticci, chi si comporta da burbero e chi si ritrova (come la procuratrice) a guardare indispettita, anche se sempre un po’ meno, la situazione.

Le vicende si susseguono, durante i giorni di festa in cui non c’è tregua, tra Torreglia, Villa Barbarigo (Valsanzibio) e l’Abbazia di Praglia. Ebbene si, a quanto pare stavolta pure i monaci non hanno scampo! Il racconto qui si snoda sempre sui Colli Euganei che, per chi è del posto, si ritroverà con facilità tra i paesaggi descritti. Io che ho avuto il piacere di visitare il giardino (di Valsanzibio), una perla rara in quel di Padova, mi è parso di tornarci e di ripercorrere il luogo con una certa facilità. Riccardo è cosi capace di, senza troppi giri di parole, catapultarti in quella realtà affascinante.

Un libro da leggere, anche se devo dire che ho fatto più fatica a portarlo a termine rispetto gli altri, ma è necessario per poter proseguire la saga. Se penso però che solo dopo il settimo libro mi sono un po’ arenata, mi fa comprendere la capacità dello scrittore. Non vedo l’ora di divorare il prossimo!

Il voto di Jessica è:
3,5/5

E qui si conclude il nuovo appuntamento di questa rubrica!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Dato che Jessica me ne ha parlato davvero bene e che, cosa non trascurabile, tutti i volumi della serie sono disponibili su Kindle Unlimited, credo proprio che, con molta calma (come al mio solito) recupererò questi romanzi!
*QUI - se vi interessa - trovate la recensione del volume precedente*


A presto!

Silvia e Jessica


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