martedì 10 novembre 2020

HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI di J.K. Rowling | recensione | #progettoneHarryPotter2020

Buona sera mie piccole volpi!
Come il mese scorso, oggi tocca ad una "recensione non recensione".
Ebbene sì, siamo già alla seconda tappa del #progettoneHarryPotter2020!
Quella di oggi, come vi dicevo il mese scorso, non è esattamente una recensione, perché mettersi qui, dopo vent'anni a recensire Harry Potter, mi sembra anche un pelino inutile.
Io e Jessica (che ormai è parte integrante di questo blog - ❤ ) ci siamo imbarcate in una super rilettura dell'intera saga (rilettura che, per motivi logistici, si protrarrà un po' più del previsto - facciamo fino a luglio, circa...) e quindi ci farebbe piacere condividere con voi i nostri pareri e le nostre emozioni a riguardo.
Va da sé che, non essendo una recensione, non ci saranno la scheda del libro e nemmeno il voto finale e va altrettanto da sé, che questo potrebbe essere un articolo lungo.

* DISCLAIMER (lo metto subito all'inizio così non si creano malintesi): in questo periodo si è fatto, e si fa tutt'ora, un gran parlare di JKR e delle sue idee, ma vorrei precisare che, né io né Jessica (ne abbiamo discusso e quindi mi sento di parlare anche a suo nome) siamo d'accordo con quello che la Rowling dice/scrive/pensa!
Entrambe, però, siamo fortemente legate alla saga letteraria e si tratta di un legame che va ben oltre le ideologie dell'autrice in questione, ecco perché abbiamo deciso di non sospendere la nostra rilettura, ma anzi di parlarne in maniera più approfondita su questo blog (perché l'idea iniziale era di limitare il tutto a Instagram).
Entrambe non ci sentiamo pronte, in questo momento - e forse mai lo saremo - proprio per una questione affettiva, ad abbandonare la saga e ad accantonarla.
Vi chiedo di non dar voce a polemiche inutili e sterili, perché non è questo il luogo adatto e perché - in tutta onestà - sentirei offesa la mia intelligenza (e ovviamente anche quella di Jessica). GRAZIE!

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HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI


💙Silvia💙


Prima di cominciare con la "recensione" vera e propria, lasciate che vi dica che è la terza volta che cerco di radunare le idee per scrivere qualcosa di vagamente sensato e decente, ma non ce la faccio.
Perché ogni volta che devo buttare su carta quello che penso su un volume della saga mi ritrovo ridotta così? Gran bella domanda: se lo sapessi ve lo direi volentieri...
Ma, tralasciando le mie paturnie...

Harry Potter e la Camera dei Segreti, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, viene definito il romanzo perfetto (della saga, ovviamente) da leggere durante il periodo di Halloween.
Dato che le mie memorie di potterhead fanno capo principalmente alla versione cinematografica, ho passato tre quarti del tempo a chiedermene il motivo, lo confesso: Halloween, per ovvie ragioni, compare in tutti i libri, no?! E di conseguenza nei film, no?! Giusto! 
Ma ne La Camera dei Segreti succede qualcosa di particolare ad Halloween, qualcosa che condiziona l'intero svolgersi degli eventi da quel momento in poi. E questa cosa, mie cari, nei film non c'è! 
Ecco spiegato perché non ci stavo campendo nulla e brancolavo nel buio!

Per farla breve: Harry, Ron ed Hermione (in realtà solo Harry, ma vuoi mai risparmiare un trauma ai tuoi migliori amici?! Bravo Harry, abituali subito che ora del settimo libro almeno si sono arresi all'evidenza) vengono invitati al Complemorte di Nick Quasisenzatesta. 
Per partecipare ad una festa piena zeppa di fantasmi (sai che allegria) rinunciano al banchetto di Halloween (e credo che Ron, in separata sede, l'abbia fatta pagare cara al buon Harry) e, tanto per cambiare, si trovano a zompettare per i corridoi di Hogwarts, nell'unico momento in cui sarebbe stato meglio non farlo (anche questa credo che Ron l'abbia fatta pagare ad Harry).

E cosa c'è di così importante? Mi chiederete voi.
Beh, molto semplicemente, è da qui che le cose si fanno complicate: questo è, in un certo senso, il punto di svolta dell'intero romanzo! 
Ed ecco perché Halloween è perfetto per la lettura del libro.

Lo so, non vi interessava più di tanto, ma a me questa premessa chilometrica, serve per farvi capire quante cose io abbia dimenticato dalla prima lettura ad oggi (ripeto, sono passati quasi 20 anni, credo di essere giustificata) e quanto, questa rilettura, mi stia permettendo di rivivere l'intera vicenda osservandola con occhi diversi.
Se avessi ancora 12 anni (magari) di certo ci avrei messo mezzo secondo a cacciarmi nei guai, avrei seguito Harry ovunque e ne avrei combinate di tutti i colori. Poi mi sarei lamentata anche più di Ron e avrei rotto le scatole anche più di Hermione, ma questa è un'altra storia.
Quando ho letto per la prima volta il romanzo, mi sono entusiasmata un sacco e, nonostante sia sempre stata una ragazzina tranquilla, ho provato il forte desiderio di vivere anche io un'avventura simile.
Perché, diciamocelo, a quell'età si ha la tendenza a voler fare i ribelli, a cacciarsi nei guai solo per dimostrare che si è in grado di uscirne da soli...
Ora, con gli occhi dell'adulta, tutto questa voglia di cacciarmi nei guai non ce l'ho, siamo sinceri. 
Ecco perché, non smetterò mai di dirlo, questa rilettura si sta rivelando più "utile" del previsto. 
Ecco perché, a costi di risultare noiosa, non smetterò mai di dire che Harry Potter è una saga perfetta per tutte le età, in grado di dare a tutti il giusto spunto di riflessione e, perché no, di autoanalisi.

Dico sempre le stesse cose? Possibile, non lo metto in dubbio, ma questa non è una recensione, questo è solo un modo per "lasciare qualcosa", per ricordare quelle che sono le emozioni della lettura e, se sarà, ragionarci in seguito e magari capire qualcosa di più di noi stessi. 
Per me Harry Potter, ma anche la lettura in , è questo e continuerà ad esserlo!

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💗Jessica💗


Il secondo capitolo della saga di Harry Potter ci fa catapultare direttamente nel periodo più terrificante dell'anno: Halloween, e sebbene non avevo mai intuito come mai (troppo presa a rivangare le mie ansie durante la visione al cinema nel momento dell'apparizione di Aragog), mi sono potuta finalmente dare una risposta.
E' ancora uno dei miei libri preferiti, non solo per la sua natura ancora assolutamente magica e per quella ingenuità che fa parte dell'età dei protagonisti. 
E', della saga, tra quelli che più ti fanno sentire legato ai personaggi principali. 
Se il primo è un viaggio introduttivo alle loro vite, ai loro amici, ai loro caratteri, al primo approccio con le loro sventure (quasi come fossimo noi ad iniziare la scuola di Magia e Stregoneria); il secondo ti permette di ritrovare invece vecchie conoscenze che ti portano immediatamente ad entrare nella storia. 

Sai che ti potrai aspettare qualcosa. 
Non si sa mai cosa, ma sai che arriverà ad un certo punto della lettura. 

Troviamo ragazzi che, se nel primo facevano solo alcune marachelle (ammesso che cercare di affrontare un Troll e il ritorno di Tu-Sai-Chi si possano definire cosi), si trovano alle prese con le prime necessità di “disobbedire” e di dar vita a quelle idee stupide che alla fine, in adolescenza, ti portano a rischiare la punizione. 
Ti senti come loro, soprattutto se hai vissuto nel periodo in cui i film uscivano e correvi a vederli al cinema, con le prime vere richieste di “indipendenza”. 

Abbiamo tutti tremato al pensiero che Hogwarts venisse chiusa, che Silente fosse cacciato. Abbiamo avuto un primo accenno che ciò che consideravamo già casa non poteva per sempre essere un riparo sicuro, non senza fare in modo che lo restasse, e che perché lo fosse anche un giorno futuro avremmo dovuto combattere perché rimanesse tale. (ma questa è un'altra storia, di cui parleremo più avanti, solo tra qualche libro per fortuna)
Ci sono alcune differenze dal film, ma veramente poche e rispetto al primo libro mi rendo conto di quanto sia difficile dare una reale recensione. 
La differenza maggiore, quella più chiara, come dicevo all'inizio del mio monologo, sta nel fatto che si capisce perché sia considerato il libro per eccellenza da rileggere nel periodo appena passato. Harry viene invitato ad una festa di fantasmi, che è non solo è il luogo in cui incontra per la prima volta Mirtilla, ma è anche il motivo per cui si perde il banchetto di quell' anno! (non so se io avrei rinunciato a tanto buon cibo e all'atmosfera che regala) 
Ed ecco il reale motivo per cui si trovava nei corridoi nel momento sbagliato, accompagnato – figurati! - dai suoi inseparabili amici. 
Una cosa che realmente fatico a capire è anche perché il buon Gazza ce l'abbia con Harry. 
Ogni volta, in ogni anno, per qualsiasi motivo è sempre pronto ad incolparlo per qualcosa. Capisco il suo essere figlio di maghi a cui però è stata negata la possibilità di esserlo a sua volta (il contrario dei figli di babbani, insomma), ma non se la prende con più persone! 
Non ricordo di aver mai sentito parlare di lui nel periodo in cui i suoi genitori andavano a scuola, se ci fosse una sorta di “spin-off”, chiamiamolo cosi, forse si capirebbero molte più cose e forse è l'unico rimprovero che faccio alla Rowling. Infatti penso che per dar spazio ad alcuni venga poi negata una vera storia ad altri, ed è un peccato. 

Una cosa è certa, sono d'accordo con Ron: “perché non seguire farfalle ogni tanto”? 

Questa mia breve recensione non è una reale opinione della lettura, ma più un sorta di personale “ho capito finalmente certi punti a cui non avevo mai dato importanza!”. 
E mi fa piacere condividerla con voi, perché – tralasciando che oggi non so scrivere quindi mi perdonerete alcuni errori – penso che ci si possa confrontare e trovare nuovi punti a cui far caso al prossimo giro di lettura. 

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E qui si conclude questo secondo articolo a tema Harry Potter!
Non preoccupatevi, non saremo invadenti, si tratterà di un solo articolo al mese - da qui a giugno/luglio - e qualche storia su instagram.
Se vi andasse di partecipare a questa rilettura, sul mio profilo instagram trovate tutto quello che vi serve (salvato in evidenza)vi potete aggregare in qualsiasi momento (anche solo per il settimo libro, se vi va) e non siete assolutamente obbligati a pubblicare recensioni, foto o che altro (ecco, magari le mini review su instagram sarebbero gradite, ma non voglio imporre niente a nessuno). 
Diciamo che mi basta che me lo facciate sapere e io sono contenta uguale (un modo per fangirlare insieme, tanto, lo si trova sempre).

Detto ciò, io vi saluto e vi do appuntamento al mese prossimo con la "recensione non recensione" de HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO D AZKABAN.

A presto!

Silvia e Jessica

1 commento:

  1. Ciao ragazze, io sono una super potteriana che segue la saga praticamente da quando l'ha scoperta ancora bambina :-)
    Allora, specifichiamo che quello che detto la Rowling è stato bello che travisato, spettegolato e tutto "l'ato" possibile perché se i giornali non fanno/danno scandalo non sono contenti e ancora meno la gentaglia che bazzica sui social in attesa di sputtanare qualcuno (vedasi tutta la menzogna che gira attorno a Depp).
    Il secondo libro di Harry doveva introdurre la figura di Voldemort, non poteva di fatto lasciare spazio ad altri personaggi. Comunque ci sono libri di contorno dove si approfondiscono di più le cose.
    Baci!

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