martedì 27 ottobre 2020

FAIRY OAK, LA STORIA PERDUTA di Elisabetta Gnone | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Sono di nuovo qui.
Oggi vi parlo di libri belli!
Rieccomi qui anche oggi, pronta a parlarvi di libri!
Quella di oggi, però, è una recensione un po' particolare, perché il libro di cui vi sto per parlare è il quarto volume della serie per ragazzi FAIRY OAK di Elisabetta Gnone.
Un paio di anni fa (nel 2018) vi ho parlato dei primi tre volumi della trilogia e mi era piaciuta molto. Vi lascio quindi immaginare la mia gioia quando mi è stato chiesto se avessi voluto leggere questo nuovo romanzo.
Non credo serva dirvi che ho accettato subito e che non mi sono minimamente preoccupata di stravolgere la tbr per poterlo leggere subito, appena ricevuta la copia staffetta.
E quindi, senza ulteriori indugi, direi di cominciare!

FAIRY OAK - LA STORIA PERDUTA

Fairy Oak - La storia perduta
di Elisabetta Gnone

Editore: Salani
Pagine: 400
Prezzo: 18,00€
Pubblicazione: 22 ottobre 2020
Link acquisto: cartaceo

Trama:
Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.

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Prima di cominciare, vorrei ringraziare l'ufficio stampa di Salani per avermi contatto, dandomi la possibilità di leggere questo romanzo in anteprima, inviandomi una copia staffetta.


Come sempre, quando mi ritrovo a parlarvi di volumi di una serie, devo fare una premessa.
Trattandosi del quarto, nonché ultimo, volume di una serie, non potrò dilungarmi più di tanto per quanto riguarda la trama, altrimenti rischierei di svelarvi particolari importanti sia di questo volume che di quelli precedenti (di cui vi ho parlato QUI, QUI e QUI).

Allora, come vi dicevo, per quanto riguarda la trama, non posso dirvi più di tanto perché non vorrei rischiare di svelarvi qualche particolare dei volumi precedenti.
Vi posso dire però, che tornare a Fairy Oak è stata davvero un'emozione, come lo è stato ritrovare tutti i personaggi che, nel corso dei primi tre romanzi avevo imparato a conoscere e amare.
Mi ha fatto un certo effetto, leggere le parti dove le gemelle (e tutti gli altri, ovviamente) sono ormai adulte e parlano dei rispettivi figli e nipoti ma, allo stesso tempo, proprio in questi capitoli ci sono state alcune delle parti che più mi sono piaciute.

La storia perduta, si divide in due filoni narrativi. 
Il primo, costituito dalla trama di base, racconta, proprio come nei volumi precedenti, una storia che coinvolge i nostri protagonisti ai tempi della scuola e li vede alle prese con una misteriosa leggenda, degli alberi genealogici e la fondazione stessa di Fairy Oak. Si potrebbe dire che, tutto sommato, non sia passato poi molto tempo da quando si è conclusa la battaglia contro il Terribile 21.
Il secondo, vede come protagoniste sempre le sorelle Periwinkle, ma le troviamo ormai adulte, con figli e nipoti, alle prese con la sistemazione di vecchie foto, nell'attesa di ritrovarsi con i vecchi amici di sempre.
In sintesi, il filone narrativo principale, costituisce un grande flashback suddiviso in spezzoni, ognuno dei quali introdotto da un capitolo del secondo filone.
In entrambi i casi la narrazione è in prima persona e a parlare sono sempre le due gemelle (quale delle due sia, ci viene precisato nel titolo) alternando i rispettivi punti di vista in maniera piuttosto omogenea.
Particolare interessante è il cambio di font per identificare i capitoli dedicati al passato, rispetto a quelli dedicati al presente.

Per quanto riguarda la trama, ammetto di non poter dire molto altro, se non che mi ha subito coinvolto e che, come in ogni romanzo della serie, non ho potuto evitare di sentirmi catapultata all'interno della vicenda.

Protagoniste principali, come ormai è risaputo, sono Vaniglia e Pervinca Periwinkle, sorelle gemelle, entrambe con poteri magici, che vivono a Fairy Oak con la famiglia.
Attorno a loro ruotano molte altre figure, più o meno importanti che, molto spesso finiscono per svolgere un ruolo fondamentale ai fini della vicenda. Tra questi, non abbiamo solo i vari amici di Vì e Babù, come ad esempio Flox, Grisam e Shirley, ma anche le fate e alcuni adulti, come ad esempio i genitori e gli insegnanti.
Credo sia inutile dire che ho molto apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, sia che si tratti dei principale che dei secondari, perché è sempre facile capire chi stia parlando, anche quando non è precisato fin dall'inizio e, soprattutto, perché se ne percepisce sempre la crescita e la maturazione, così come i sentimenti e le emozioni che ognuno prova.

Sullo stile di Elisabetta Gnone, non ho davvero nulla da dire.
La sua è una scrittura semplice ed immediata ma, allo stesso tempo molto curata, perfetta per un libro indicato ad un pubblico giovane ma anche in grado di strizzare l'occhio a chi giovane non lo è più e ha voglia di una storia frizzante, coinvolgente e ricca di messaggi positivi e importanti.

Insomma, se avete amato i primi tre romanzi della serie, di certo non potete farvi sfuggire La storia perduta!

Il mio voto è:
4,5/5


A presto!

Silvia

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