lunedì 19 ottobre 2020

STREAMING - DRAMA - Saki ni umareta dake no boku | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Rieccomi ancora qua.
In questo secondo articolo, vi parlo di drama!
E via col drama arashico, yeeeeee!
Allora, è il momento della confessione: ho iniziato questo drama a giugno (big shame on me), poi ho tentato di terminarlo a luglio, ci ho riprovato ad agosto e, miracolosamente, ce l'ho fatta a settembre! - ripensandoci questo drama è stato un'odissea...
Ma, tenendo presente che, come vi spiegherò a breve, si tratta di drama che va visto con "cognizione di causa" - per così dire - e con una certa concentrazione (e io non le avevo entrambe fino a poco fa) mi sono detta che sarebbe stato meglio aspettare tempi migliori.
E quindi eccomi qui, in questo periodo di tranquillità, pronta a parlarvene.
Perciò, ciancio alle bande e cominciamo!

SAKI NI UMARETA DAKE NO BOKU

Saki ni umareta dake no boku

Titolo originale: 先に生まれただけの僕 
My High School Business - Io che sono solo nato prima
Genere: Drammatico, scolastico, slice of life
Episodi: 10
Stagioni: 1
Stato: completo
Anno: 2017
Provenienza: Giappone
Altro: colonna sonora, Doors,  cantata dagli Arashi
Trama:
Narumi Ryosuke è un brillante e capace impiegato di una grande compagnia. E' fidanzato con Matsubara Satoko, sua collega. L'azienda per cui lavora possiede anche una scuola che ha qualche difficoltà ad affermarsi. Un giorno, quindi, Narumi viene nominato preside di questa scuola e si troverà ad affrontare difficoltà sconosciute e, soprattutto, l'ostilità degli insegnanti che non vedono di buon occhio la sua politica di gestione.

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Quando, a maggio, in piena visione di Kazoku Game, mi sono ritrovata a chiacchierare con Akane sensei (che non credo capiterà mai da queste parti, ma mai dire mai) su che drama avrei potuto iniziare, è spuntato questo titolo.
Siccome Akane sensei mi aveva già parlato bene di Maou (che mi è piaciuto un casino e che dovete vedere TUTTI - lo recensisco QUI, nel dubbio) e Kazoku Game (forticino eh, ma super bello anche questo - lo recensisco QUI, sempre nel dubbio) non ho avuto dubbi e l'ho messo in lista. Inutile dire che mi è piaciuto molto e che, se il mio cervello fosse stato in grado, l'avrei finito nel giro di, boh, una settimana?
Tutto questo per dire cosa? Niente, solo per ringraziare Akane sensei (ormai l'ho "ribattezzata" così - sorry) per gli ottimi consigli! E ovviamente, grazie anche alle sante donne del WeMakeStorm FanSub, che hanno lavorato ai sottotitoli italiani del drama - in inglese non ce l'avrei mai fatta - 💚💜💛💙💗
Detto ciò, direi di cominciare per davvero, che dite?


La prima cosa che mi ha colpito di Saki ni umareta dake no boku, è stata la trama (e non la presenza di un Arashi a caso, come potreste pensare voi - guardate che vi ho visti!) perché, non so se l'ho mai detto su questi schermi, ma sono sempre stata parecchio affascinata dal sistema scolastico giapponese e, diciamocelo, negli shojo è tutto troppo rose e fiori. Insomma, tutto troppo bello per essere vero, qualcosa che non torna ci deve pur essere.
Quello che mi ha subito fatto pensare che si potesse rivelare una storia interessante è che l'intera vicenda è narrata principalmente dal punto di vista degli insegnanti, quindi lo spettatore vive la scuola con gli occhi della persona adulta che ci lavora e non con quelli dei ragazzino che la frequenta. Personalmente non avevo mai visto qualcosa di simile e l'ho trovato un espediente particolare e sicuramente degno di nota, perché offre un punto di vista diverso dal solito e che tende ad essere preso poco in considerazione.
Altra cosa che ho apprezzato molto è la presenza di una componente romantica decisamente realistica, priva di quei tratti che rasentano la perfezione che, diciamocelo, siamo abbastanza abituati a vedere nei drama scolastici.
In Saki ni umareta dake no boku, le relazioni e le storie d'amore, non sono per nulla stereotipate o sdolcinate al punto da dare fastidio.
E badate bene, a me le storie d'amore piacciono e, in certi casi, mi divertono pure, ma tendo a preferire quei drama (ma anche quelle serie occidentali) dove si tratta l'argomento in maniera più veritiera, con tutti i pregi e difetti che ci possono essere.
Ed è proprio questo il caso!

In questo drama, infatti, vediamo due tipi di relazione amorosa: quella che ancora deve "sbocciare" - per così dire - dove uno dei due ha, palesemente un interesse per un'altra persona (e di questa non vi parlerò, perché sarebbe un po' spoiler) e quella consolidata che va a vanti da anni.
Mi è piaciuto molto come si sono rese entrambe, ma anche come si è scelto di offrire allo spettatore una visione più adulta di quella che è la vita scolastica, fornendogli anche un ottimo spaccato sulla società giapponese in generale, privo di filtri e per nulla edulcorato.

Ma passiamo ai personaggi (perché potrei star qui ore a parlarvi della trama e finirei per raccontarvi tutti i dieci episodi per filo e per segno - credetemi, non vi conviene).
Protagonista principale dell'intera vicenda è Ryosuke Narumi, brillante impiegato che si trova costretto a diventare il preside di un liceo privato.
Attorno a lui, poi, ruotano tanti altri personaggi che potremmo definire secondari, ma che hanno comunque una certa importanza, come ad esempio: Matsubara Satoko, la fidanzata; Mashiba sensei, Shimazu sensei, il vicepreside Kashiwagi e tanti altri.
In generale, la caratterizzazione mi è piaciuta molto, ho trovato che tutti i personaggi siano stati resi in maniera molto naturale, con pregi e difetti. Fanno errori a cui cercano di porre rimedio, hanno dei problemi che tentano di risolvere (a volte ce la fanno, a volte no), sono fieri dei propri risultati positivi e, a volte, sono anche invidiosi di quelli degli altri. Insomma, sono molto umani.

Prendiamo ad esempio Narumi. Del nostro caro preside è inevitabile apprezzare la costanza, la dedizione e l'impegno che mette in questo nuovo lavoro, nonostante non sia il suo (sinceramente, avessi avuto un preside - ma anche un insegnante così - quando andavo alle superiori, non credo avrei avuto tutta una serie di problemi che non sto qui a raccontarvi). Allo stesso tempo, però, senza rendersene conto, pur essendole molto legato e amandola (è abbastanza chiaro, direi), finisce per dare un po' per scontata la fidanzata, buttandosi a capofitto in quelli che sono i suoi problemi e quelli degli studenti, mettendo la sua relazione in secondo piano.
Però, in tutta onestà, anche Satoko ha i suoi difettucci eh! Personalmente, ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto entrare nel tablet e darle una bella scrollata urlandole un bel "svegliati un po', santo cielo!". Questa donna, che è da ammirare, perché ha una carriera avviata, è apprezzata per il suo lavoro e, diciamocelo, riesce a stare accanto ad uno come Narumi (cosa non proprio semplicissima) senza neanche una piccola certezza (e daglielo quel caspita di anello! - scusate) allo stesso tempo, sarebbe per l'appunto, da prendere a testate. Perché ok, Narumi non vede a un palmo dal suo naso ed è un pelino tonto, ma Satoko non parla e non si esprime, se ne sta lì, in attesa che lui ci arrivi da solo (spoiler, non ci arriva) e si deprime e parla con tutti tranne che con lui.
Fortuna che c'è il mitico vicepreside, sicuramente il personaggio più simpatico dell'intero drama e quello che, in un certo senso, fa un po' da coscienza/consigliere per tutti gli altri.
Ultima cosa sui personaggi, poi la chiudo qui: non ho sopportato il capo di Narumi, Kagaya, antipatico fin dalla prima apparizione, con un odio ingiustificato verso il nostro caro preside, che io ho interpretato come una discreta invidia.

Per quanto riguarda il cast, conoscevo già alcuni attori, tra cui Sakurai Sho (Narumi) e devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa da tutti gli interpreti. Sho se l'è cavata alla grande e, lasciate che ve lo dica, credo che questi siano i ruoli che gli si addicono di più, dove riesce a dare il meglio di sé come interprete, conferendo un discreto spessore al personaggi. Altra attrice che ho apprezzato tanto è Aoi Yu (Mashiba sensei) super carina nonostante le abbiano dato un vestiario che lascia a desiderare, espressiva e con un personaggio davvero interessante.
Unico attore che non mi è piaciuto (e che non mi piace mai, quando lo trovo nei drama - sorry) è Takashima Masanobu (Kagaya), non chiedetemi perché, ma quest'uomo mi mette l'ansia e mi fa saltare i nervi, è più forte di me: il suo modo di recitare ha tutto quello che non sopporto della recitazione orientale.

Ma, escludendo questo dettagliuccio, direi che Saki ni umareta dake no boku è davvero un drama che merita di essere visto e a cui è necessario approcciarsi con una certa contrazione, perché può sembrare semplice ma non lo è. Anzi, è in grado di fornire, anche sotto forma dei discorsi del preside, una serie di spunti di riflessione davvero interessanti e trasmette molti messaggi positivi.
Insomma, se potete, guardatelo, non ne resterete delusi!

Il mio voto è:
4,5/5

A presto!

Silvia

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