Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Rieccomi con una nuova recensione.
Anche oggi vi parlo di libri!
Prosegue il super recuperone delle letture di agosto perché, come già vi ho detto - ma repetita iuvant - ho deciso di sospendere la pubblicazione sul blog mentre ero in ferie, per potermi rilassare un pochino.
Le acque del sonno eterno
di Maria Cristina Pizzuto
Editore: PubMe - collana policromia
Pagine: 152
Prezzo: 14,00€ (ebook 2,99€)
Pubblicazione: 17 luglio 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
SARA, rimasta orfana a causa di un incidente, è costretta ad andare a vivere al castello del suo austero zio Alberto, in una cittadina chiamata Pomlete.Al suo arrivo è accolta con estrema freddezza ma, con il passare dei giorni, fa amicizia con Marta, la cuoca, e con Erika, la moglie defunta
dello zio.
Saranno proprio lo spirito di Erika e la pazienza di Sara a sciogliere il cuore arido e indurito di Alberto, trasformandolo in una persona cordiale e amabile.
Nonostante i ripetuti moniti di Erika di stare lontana dall’acqua, Sara deciderà di trasferirsi in un paesino nei pressi di una diga, dove troverà la sua indipendenza e l’amore al fianco di Francesco, fino al fatidico giorno in cui la diga riverserà le sue acque sul centro abitato, trasformando le loro vite per sempre...
Per prima cosa, ringrazio Emanuela, curatrice della collana Policromia di PubMe, per avermi dato la possibilità di leggere questo libro (che vi avevo segnalato qui, qualche tempo fa) e di parlarvene in questa recensione.
Prima di cominciare, vi segnalo la recensione di Boccioli di rose, e Il bacio del mare, precedenti pubblicazioni di Maria Cristina Pizzuto.
La trama de Le acque del sonno eterno, mi è sembrata subito molto interessante, nella sua semplicità, soprattutto per l'idea di prendere ispirazione - se così vogliamo dire - da fatti realmente accaduti, ovvero il crollo della diga del Vajont.
Come per Il bacio del mare (la recensione è linkata qui sopra), anche in questo romanzo troviamo l'elemento fantasy che, personalmente, ho trovato ben amalgamato al contesto e reso in maniera molto particolare ed interessante.
* non vi posso dire di più, però, altrimenti rischierei di svelarvi troppi dettagli importanti *
La caratterizzazione dei personaggi, da un punto di vista generale, mi è sembrata ben fatta, pur tenendo presente che, vista la brevità dello scritto, l'attenzione si pone principalmente sulla protagonista: Sara.
Sara, lo devo ammettere, inizialmente non mi ha colpito (come è stato, invece, per le protagoniste degli altri libri dell'autrice). L'ho trovata, in principio, un personaggio con poco spessore ma, proseguendo con la lettura, ho apprezzato la sua voglia di indipendenza e di riscatto e l'ho rivalutata molto.
Come sempre, ci tengo a porre l'accento sulla cura con cui l'autrice riesce a rendere i sentimenti, le emozioni e i legami tra i personaggi.
Lo stile di Maria Cristina Pizzuto (che io già conoscevo per aver letto Boccioli di rose e Il bacio del mare), è piuttosto particolare e riconoscibile (come vi dicevo nelle recensioni precedenti).
La sua è una scrittura semplice ma curata che, a tratti, tende a farsi più ricercata e descrittiva, carica di aggettivi, quasi in grado di creare un'immagine precisa e dettagliata nella mente del lettore.
Contrariamente ai romanzi precedenti, Le acque del sonno eterno, è scritto in terza persona e, vi stupirò, ma questo è uno dei pochi casi in cui, personalmente, l'ho trovata poco adatta.
La sua è una scrittura semplice ma curata che, a tratti, tende a farsi più ricercata e descrittiva, carica di aggettivi, quasi in grado di creare un'immagine precisa e dettagliata nella mente del lettore.
Contrariamente ai romanzi precedenti, Le acque del sonno eterno, è scritto in terza persona e, vi stupirò, ma questo è uno dei pochi casi in cui, personalmente, l'ho trovata poco adatta.
Mi spiego meglio: trattandosi di un romanzo breve che, però, vuole raccontare tante cose, soprattutto riferite alla protagonista, la terza persona è poco adatta, perché rende la narrazione molto lenta e, a tratti, mi spiace dirlo, anche un po' pesante. Ed è un peccato, perché, ripeto, la storia è davvero interessante e il romanzo è scritto bene.
In generale, Le acque del sonno eterno, è stata una lettura piacevole, che comunque mi sento di consigliarvi, ma a me non ha colpito come gli altri lavori di questa autrice.
Grazie :)
RispondiEliminaGrazie a te! <3
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