Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Prosegue il recuperone.
Oggi vi parlo, finalmente, di libri!
Lo so, lo so...avevo detto che da dopo Pasqua mi sarei ripresa con la pubblicazione ma, come vedete, così non è stato.
Ma! C'è un ma: maggio sarà il mese della svolta!
*Quante volte l'ho detto dall'inizio dell'anno? Vabbè*
Ho intenzione, questo mese, di recuperare tutto, in modo da potermi godere i tre mesi estivi senza troppi pensieri.
Boccioli di rose
di Maria Cristina Pizzuto
Editore: PubMe - collana Policromia
Pagine: 84
Prezzo: 12,00€ (ebook 1,99€)
Pubblicazione: 11 febbraio 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Per prima cosa, ringrazio Emanuela, curatrice della collana Policromia di PubMe, per avermi dato la possibilità di leggere questo libro (che vi avevo segnalato qui, qualche tempo fa) e di parlarvene in questa recensione.
Piccola premessa prima di iniziare: quello che sto per recensirvi, come avrete letto dalla scheda qui sopra, è un libro molto breve quindi, anche la mia recensione lo sarà.
Quando ho letto di cosa parlava questo libro, nella scheda di presentazione che Emanuela mi ha inviato, sono rimasta subito colpita dal tema trattato, perché, pur essendo un argomento di cui, personalmente, non so moltissimo, è decisamente di attualità ma, soprattutto, è molto importante parlarne.
Boccioli di rose, infatti, parla di anoressia, di come la protagonista ( che poi è l'autrice stessa) sia riuscita a superare questa malattia e di quali siano stati i motivi che l'hanno portata a soffrirne.
Non avendo grandi conoscenze in materia - se non quello che tutti possono leggere in articoli e libri, o informazioni simili - non mi sento di esprimere un'opinione a riguardo, anche perché credo non sia questo il luogo adatto.
Quindi, vi parlerò di questo libro solo da un punto di vista tecnico (se così vogliamo chiamarlo).
Di Boccioli di rose, mi ha colpito fin da subito la struttura.
Il libro è diviso in capitoli più o meno brevi, ciascuno dei quali racconta un momento preciso della vita e della malattia della protagonista, esattamente come se si trattasse del suo diario personale.
All'inizio di ognuno di questi capitoli, però, troviamo un brano (più o meno breve, a volte costituito da un'unica frase) in grassetto che, in un certo senso, va a spiegarci di cosa tratterà il capitolo.
All'inizio, credevo che questi brani in grassetto, altro non fossero se non un breve riassunto di quello che sarebbero poi state le pagine di diario ma, più proseguivo con la lettura, più mi sono convinta che si trattasse di qualcosa di diverso.
Non so se ne ho dato un'interpretazione corretta, magari no, ma io li ho intesi come un qualcosa scritto dopo, in un secondo momento, che sì, spiega di cosa parlerà il capitolo, ma che vuole anche permettere al lettore di capire quelli che possono essere i pensieri durante e dopo la malattia.
Per quanto riguarda lo stile, ho trovato la scrittura di Maria Cristina Pizzuto davvero particolare: fatta, a tratti di frasi semplici e lineari, a tratti più complesse e articolate, con termini più ricercati, che conferiscono al tutto un alone che potrebbe quasi definirsi onirico.
Trattandosi di un libro piuttosto breve, devo dire che lo stile non mi è dispiaciuto ma, se il libro avesse avuto molte più pagine, penso, avrebbe potuto rendere la lettura un po' lenta e leggermente più faticosa da seguire.
Questo non vuol dire che Boccioli di rose non mi sia piaciuto, o che la storia non mi abbia appassionato ed emozionato. Anzi, ho trovato davvero interessante la lettura di questo volume e trovo che l'autrice abbia avuto molto coraggio e molta forza nel raccontare quella che è stata la sua esperienza, non solo come aiuto a sé stessa, ma anche a chi ha, o ha avuto problemi simili ai suoi.
Il mio voto è:
4/5
Alla prossima recensione!
Grazie, anche da parte dell'autrice :)
RispondiEliminaGrazie a te per avermi dato la possibilità di leggere il libro! :)
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