mercoledì 29 maggio 2019

Dorama! - Hana yori Dango | recensione |

Ma ciao mie piccole volpi!
Oggi cambiamo argomento.
Vi parlo, dopo un bel po', di un dorama!


Ed eccomi qui, miei cari, con il fantomatico dorama di maggio!
Anche se sarebbe più giusto parlare di "dorama di aprile/maggio", per non dire "dorama che provo ad iniziare da fine 2018", ma ehi! non siamo mica qui a fare sottigliezze, giusto?!
Bene! Cominciamo!

☙ HANA YORI DANGO ❧

Titolo: Boys over flowers 
Titolo originale: Hana yori dango (花より男子 - Meglio i ragazzi che fiori)
Paese: Giappone
Anno: 2005/2007/2008
Episodi: 9 + 11 + film
Genere: sentimentale, scolastico, commedia
Regia: Katayama Osamu, Ishii Yasuharu, Yamamuro Daisuke
Cast principale: Mao Inoue, Jun Matsumoto, Shun Oguri, Shōta Matsuda, Tsuyoshi Abe, Aki Nishihara, Nanako Matsushima, Mariko Kaga.

Tratto da: omonimo manga di Yoko Kamio (1992)

Altri dati: Le sigle d'inizio, sia per le due stagioni sia per il film, sono cantate dagli Arashi e sono WISH, Love so Sweet e One Love.
Le due serie sono caratterizzate da una insert song. Per la prima abbiamo Planetarium di Otsuka Ai, mentre per la seconda Flavor of Life di Utada Hikaru.

Trama:
Makino Tsukushi è una ragazza iscritta in una scuola molto prestigiosa: l’Eitoku frequentata solo da ragazzi ricchi, viziati e snob che giudicano una persona solo ed esclusivamente da ciò che possiede. Tsukushi cerca di stare alla larga da certa gente, la sua famiglia non è di certo benestante ma la ragazza ha dei valori e sa cosa vuol dire lavorare e guadagnarsi da vivere con le proprie mani. Come se non bastasse, a “capo” dell’istituto vi sono quattro ragazzi denominati gli F4 (Flower Four) quattro figli di papà appartenenti alle famiglie più ricche del Giappone, che si divertono a importunare e maltrattare chi intralcia loro il cammino. Nonostante Tsukushi cerchi di farsi notare il meno possibile e desideri avere una vita scolastica tranquilla, non può sopportare tale comportamento, il suo carattere forte e deciso così viene fuori sfidando Doumyouji Tsukasa (il leader del gruppo). Il ragazzo rimane turbato dalla reazione della ragazza, nessuno mai aveva osato sfidarlo. Inizia così un incubo per Tsukushi, ma la ragazza è tenace e non si abbatte, qualunque cosa le capiti va sempre a testa alta. Questo suo carattere colpirà Doumyouji che comincerà a provare dei sentimenti per la ragazza, ma Tsukushi sembra trovare conforto solo in Hanazawa Rui, altro componente del gruppo, ragazzo solitario e riservato che aiuterà più volte la ragazza.
Prima di cominciare, devo fare una confessione: ho iniziato e poi stoppato questo dorama almeno tre o quattro volte e non sono mai andata oltre il terzo episodio della prima stagione.
Poi, quest'ultima volta, mi sono impuntata e mi sono detta che, qualsiasi cosa fosse successa, dovevo assolutamente finirlo! Cascasse il mondo!
E, infatti, ce l'ho fatta: miracolo.
Di base, HanaDan, è sostanzialmente un romance a tema semi scolastico, dove il bulletto del momento, ricco o potente, si innamora della studentessa comune, povera ma dal carattere forte.
Quante volte avete letto un manga o visto un anime simile? Non fate finta di nulla, che lo sappiamo tutti che 3/4 degli shojo hanno questa trama qui!
Poi, però, se si va oltre la superficie (e il terzo episodio, diciamocelo), ci si rende conto che HanaDan tratta anche qualcosina di più della classica storia d'amore contrastato. Infatti si parla anche di bullismo, rapporti familiari difficili, differenze sociali, amicizia e tanti altri argomenti più o meno importanti.
Devo ammettere che, almeno a mio parere, non sempre questi temi vengono trattati nel modo giusto o gli viene dato il giusto spazio all'interno degli episodi, ma forse è conseguenza dell'adattamento televisivo. 
Insomma, mi auguro che il manga sia più sviluppato.

Ma, a voler essere del tutto sinceri, la trama non è la parte meno convincente di questo dorama. Io, ad esempio, non ho sempre apprezzato i personaggi.
Non che la caratterizzazione sia fatta male, anzi, si può dire che i protagonisti sia ben costruiti, così come le figure secondarie.
Il mio problema (ed è una cosa che già vi ho accennato, quindi non è una gran novità) sono le esagerazioni e le forzature!
Vi assicuro che, in certi momenti, sarei voluta entrare nell'episodio e prenderli tutti a sberle: sia per le scelte assurdo che fanno questi benedetti personaggi, sia per il modo in cui sono stati resi.
Cerco di spiegarmi meglio, pur restando sul vago per quanto riguarda la vicenda (il dorama è del 2005, ma magari c'è ancora qualcuno che non l'ha visto).
Principalmente, il mio disappunto, è rivolto al protagonista maschile: Doumyouji Tsukasa, rampollo di una potentissima e ricchissima famiglia di Tokyo e capo degli F4 (flower 4), i quattro studenti più ricchi e famosi dell'istituto Eitoku, nonché un grandissimo bullo.
Doumyouji, infatti, per quasi tutta la prima stagione, sembra non conoscere altro che la violenza come metodo di risoluzione per ciò che gli accade. E il motivo, mi duole dirlo, è che questo benedetto ragazzo è un po' uno stupidotto impulsivo che non fa nemmeno lo sforzo di ragionare sulle cose e che pensa che tutto gli sia dovuto.
Scusate, ma io non ce la faccio! Vi assicuro che ho alzato gli occhi al cielo almeno un centinaio di volte e ho sbuffato altrettante...
Ma, grazie a Makino Tsukushi, la protagonista femminile, e grazie agli altri tre F4 che, fortunatamente, hanno un po' più di sale in zucca, anche Tsukasa sembra recuperare un minimo di maturità.
Bisogna anche tenere conto che, nonostante i soldi, Doumyouji non ha poi molto: la sorella, unico elemento sano della famiglia, vive in America; la madre è una mezza psicopatica, per nulla in grado di dare affetto e un po' troppo concentrata sul lavoro e sui soldi. Insomma, viste le premesse, non ci si può aspettare chissà che gran bel carattere da questo personaggio.
Le mie rimostranze, possiamo dire che finiscono qui, nonostante ci siano anche altri piccoli particolari che hanno contribuito a farmi storcere il naso parecchie volte.

Diciamo che la caratterizzazione è un NI - scritto maiuscolo, per rendere meglio l'idea - e mi dispiace non potervi spiegare meglio questa mia sensazione, perché dovrei entrare troppo nel dettaglio delle vicende personali dei protagonisti, e dovrei raccontarvi tutto il dorama (capite anche voi che non è il caso).

Comunque, in tutto questo MEH, i rapporti tra i personaggi si sono rivelati essere davvero interessanti e degni di nota, persino quelli che si svolgono sullo sfondo e che, tecnicamente, dovrebbero passare in secondo piano.
Il modo in cui si sviluppano le varie relazioni, non solo amorose ma anche familiari o di amicizia, mi è davvero piaciuto e, alcuni passaggi, mi hanno proprio emozionato.
*Tsukasa sarà un pirletta, ma trovarlo uno che rinuncerebbe a tutto per la ragazza che ama! Credetemi che gli uomini così, esistono solo nei libri e nei manga...la realtà è un'altra*
Una volta tanto, anche in un dorama giapponese, si può dire che non ci si concentra solo ed esclusivamente sui due protagonisti, ma anche su tutto quello che li circonda, perché ogni piccola cosa, ogni piccolo legame, contribuisce alla maturazione non solo della relazione, ma anche del personaggio in sé ( e nel caso di Doumyouji, credetemi, ce n'era bisogno).

Per quanto riguarda il cast, ormai conoscete la mia leggera fissa per Matsumoto Jun (Domyouji Tsukasa) che, inutile dirlo, mi è piaciuto molto! Ovviamente si nota che, all'epoca, era alle prime esperienze in quanto a dorama, soprattutto se, come me, avete lasciato HanaDan e Kimi Wa Petto (di cui vi parlerò prima o poi) per ultimi, preferendo serie pi recenti.
Per quel poco che ne capisco io, posso dire che, nel corso degli anni, c'è stato un grande miglioramento, sia nella sua recitazione, sia nella scelta dei personaggi (Tsukasa non mi sta molto simpatico, ma non si nota...vero?!) che si sono fatti via via più complessi.
Altra cosa che ormai sapete, è che ho uno strano rapporto di amore/odio con la recitazione orientale e che non sempre mi entusiasma particolarmente, forse perché così diversa da quella occidentale a cui sono più abituata.
Quindi, non penso sia una grande sorpresa, se vi dico che, in generale, ho notato abbastanza forzature e un bel po' di esagerazioni che, secondo me, si potevano evitare.

*piccolo appunto inutile: spero che il parrucchiere di HanaDan sia stato licenziato, perché non ce n'è uno che abbia un taglio decente e, che Jun sia bello sempre è indubbio, ma con quei capelli proprio no... Sorry Jun!*

In generale, comunque, Hana Yori Dango, non è mi dispiaciuto.
Sono contenta di essere riuscita a finirlo e di averlo pure trovato con i sottotitoli in italiano, che mi hanno agevolato molto nella visione.
Se vi piace il genere, direi che lo si potrebbe considerare quasi un must per quanto riguarda i dorama, soprattutto, poi, se siete fan degli Arashi e di MatsuJun (mezzo mondo ha conosciuto il gruppo grazie a questo dorama - me esclusa - quindi forse questo avviso era inutile, ma vabbè)!

Il mio voto è:
3,5/5


Al prossimo articolo!

Silvia

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