Buona sera mie piccole volpi!
Rieccomi con una recensione di recupero.
Anche oggi tocca ad una lettura di giugno!
Benvenuti nella seconda recensione di recupero!
In cui vi parlo di una delle mie letture di giugno!
Ho scoperto questo romanzo per puro caso, mentre, come al mio solito, cazzeggiavo allegramente su instagram - sapete che è uno dei miei hobby preferiti.
La trama mi ha subito colpito e non ho saputo resistere all'impulso di acquistare l'ebook!
E quindi eccomi qui a proporvi la recensione di questo volume, come recupero delle letture estive.
Ma, senza ulteriori indugi, direi di lasciarvi all'articolo♥
Quindi ora, vediamo la recensione!
5.8 ON REWIND
5.8 on rewind
di Anna Marzocchi
Editore: self
Pagine: 230
Prezzo: 18,20€ rigida/ 15,50€ flessibile (ebook 4,90€)
Pubblicazione: 6 maggio 2024
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
A Venezia, Jung cerca una pausa dalla sua vita di idol.
Immerso tra i maestosi palazzi della città lagunare.
Desidera tornare ad essere anonimo, un ragazzo comune, lontano dallo scintillio dell'industria musicale coreana.
L'incontro con Zita ridefinisce le sue abitudini, le priorità e cambia la sua prospettiva sulle relazioni. Tra chiamate notturne, lettere e messaggi, scopriranno che né fusi orari né distanze geografiche riusciranno a separare i loro destini, un intreccio che sfida il tempo e lo spazio.
Quando ho letto la trama di 5.8 ON REWIND, ho subito pensato avesse qualcosa di familiare e, come ho detto privatamente all’autrice, mi sono serviti ben tre giorni per rendermi conto che avevo inserito la FanFiction da cui è tratto, in lista di lettura su Wattpad.
Ebbene sì, 5.8 ON REWIND è la riscrittura di una FanFiction sui BTS, FanFiction che ancora non ho letto (ma prometto che lo farò - edit: poi l'ho letta, sono stata brava) perché l’autrice mi ha detto di aver apportato diverse modifiche e non volevo mettermi in confusione da sola.
Insomma, volevo leggere il libro come se fosse un libro nato da zero (cosa che, in un certo senso, è) e non come una riscrittura.
Ma veniamo a noi!
5.8 ON REWIND, mi ha colpito, in primo luogo, perché si svolge in parte a Venezia (e io ho subito attivato la modalità “vicino a casa mia”) e in parte a Seoul - contrapposizione culturale che già in principio mi aveva convinto!
Poi, proseguendo con la lettura, ho scoperto che la trama copriva un arco di tempo piuttosto ampio (dal 2017 al 2022) e, forse non ve l’ho mai detto, ma gli slow burn - o anche solo i romanzi che si sviluppano su diversi anni - mi hanno sempre incuriosito molto. Trovo lo slow burn un trope molto più realistico dell’insta love (ecco, l’ho detto) che, comunque, non mi dispiace.
Sapete che non sono una grande amante dei romance tali e quali, quindi se ci sono trope che mi piacciono, li leggo - ovviamente - più volentieri.
Ma dicevamo!
La trama di 5.8 ON REWIND si svolge in un arco di tempo piuttosto lungo, dividendosi tra due Paesi agli opposti (sotto molti punti di vista), coinvolgendo personaggi che appartengono a realtà diametralmente opposte.
Trattandosi di uno slice of life, incentrato anche sul mondo del Kpop, ma pur sempre uno slice of life, preferisco non entrare troppo nel dettaglio perché, pur trattandosi di vita quotidiana, sono fatti che è giusto vi emozionino in maniera “genuina” senza i miei spoiler.
Posso dirvi, però, che la storia comincia in un modo, che fa credere al lettore ci sarà un certo tipo di sviluppo, ma poi si svolge in tutt’altro, creando anche una sorta di triangolo amoroso e inserendo, seppure in maniera leggera, un bel po’ di angst.
Un altro fattore che mi ha colpito molto, è il modo in cui vengono trattati determinati argomenti, come una sorta di contrapposizione tra la cultura italiana e quella sudcoreana; ma anche mettendo in risalto, sia gli aspetti positivi che quelli negativi della vita da idol, con una discreta attenzione anche al lato psicologico.
Altra piccola cosa che mi sento di far presente è che, una parte delle vicende, si svolge in pieno Covid (tra 2020 e 2021) e che, pur non rendendolo un fattore indispensabile, gli si dia comunque una certa importanza, soprattutto da un punto di vista socio/culturale, anche in relazione alle vicende personali dei protagonisti.
Ma i temi trattati in questo libro sono davvero tanti.
Si parla di amicizia, relazioni a distanza, famiglia, perdita di una persona cara, amore non corrisposto, difficoltà nell’accettare i propri sentimenti, culture contrapposte e, in un certo senso, anche di salute mentale.
Ognuno di questi temi, viene reso con grande delicatezza, in maniera semplice, in modo da essere comprensibile. Tutti, con leggerezza, perché si parla di quotidianità, ma mai in maniera banale o scontata.
Protagonisti principali della vicenda, sono i MUWA, gruppo idol coreano, composto da Jung, Ha-Yoon, Chin-Hea e Seo-Ha, e Zita, giovane proprietaria di una libreria a Venezia.
Come vedete, i MUWA ve li ho inseriti tutti tra i protagonisti, perché, anche se in un primo momento, sembra che ruoti tutto attorno a Jung, con il progredire della lettura, acquisisce importanza anche Chin-Hea e, di conseguenza, gli altri due!
In questo romanzo, è difficile parlare di figure primarie e secondarie, perché anche Iseul, amica d’infanzia di Chin-Hea; Sora, fidanzata di Ha-Yoon e Erika e Aldo, amici di Zita, pur restando sullo sfondo, hanno una discreta importanza, sia nelle vicende di base, che in quelle più specifiche dei personaggi a cui sono legati.
Credo avrete capito che la caratterizzazione generale mi ha piacevolmente colpito!
L’ho trovata, in tutti i casi, davvero ben strutturata: ogni figura, più o meno importante che sia, è resa in maniera completa e accurata, con pregi e difetti e quindi, molto umana e realistica.
Realistici sono anche i legami che si creano, si intensificano o, perché no, si spezzano, con il progredire delle vicende.
I personaggi, si trovano ad affrontare situazioni vere, in cui il lettore stesso non ha difficoltà ad immedesimarsi, e questo li rende più umani e avvicinabili, anche e soprattutto, quando si parla degli idol, spesso visti come figure perfette.
In 5.8 ON REWIND, Jung, Ha-Yoon, Chin-Hea e Seo-Ha, non sono perfetti e non agiscono sempre in maniera positiva.
Commettono errori, fanno scelte sbagliate, si trovano in situazioni non esattamente consono ad un idol ma, proprio per questo, risulta più facile empatizzare con le rispettive vicende e vederli per quello che sono: degli esseri umani.
Non mi soffermo troppo sullo sviluppo dei legami, perché sono parte integrante della trama e finirei per spoilerarvi mezzo libro - ricordate che vi ho detto che all’inizio sembra una cosa, ma poi è un’altra? Ecco!
Sapete che, di solito, non esprimo preferenze sui personaggi, perché il più delle volte, mi piacciono tutti allo stesso modo, ma qui lo devo fare e devo dare la mia piccola preferenza al caro Chin-Hea, perché, come dicevo all’autrice, è stato “amore a primo dito medio” (la prima frase che ho sottolineato riguardava lui e diciamo che ho capito subito mi avrebbe dato grandi soddisfazioni).
Bonus per Iseul, che pur essendo un personaggio secondario, mi ha incuriosito molto.
E, ovviamente, Zita, con cui mi sono sentita subito in sintonia e che - beata lei - fa il lavoro dei miei sogni.
Lo stile di Anna Marzocchi mi ha subito colpito.
La sua è una scrittura semplice e di facile comprensione ma, allo stesso tempo e proprio per questo, di forte impatto emotivo.
Le descrizioni sono buone e mai ingombranti, ma anzi sono utili alla narrazione e si amalgamano perfettamente alle altre sequenze, così come i dialoghi, sempre frizzanti ed emozionanti.
Il ritmo narrativo che ne deriva è accattivante e presenta un buon mix tra momenti lenti e tranquilli e altri più concitati e veloci.
Pur comprendendo un periodo ampio, il lettore non risente dei salti temporali, ma anzi resta incollato alle pagine dall’inizio alla fine, sentendosi coinvolto nelle vicende personali e non dei personaggi ed emozionandosi con loro.
Sicuramente, prossimamente leggerò anche la FanFiction, giusto per vedere se ho azzeccato l’associazione tra MUWA e BTS.
Nel frattempo, vi consiglio di recuperare 5.8 ON REWIND, non solo se volete viaggiare con Zita, Jung e gli altri tra Venezia e Seoul, ma anche se vi piacciono i romance dalla trama semplice ma realistica, con legami che non sempre sono quello che sembrano.
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