mercoledì 19 settembre 2018

Dorama time! - Momikeshite fuyu |recensione|

Ma ciao, mie piccole volpi!
Anche oggi vi propongo la recensione di un dorama.


Lo ammetto, non mi ricordo più quando ho visto questo dorama: era giugno o luglio?
Vabbè, comunque si tratta nuovamente di un recupero, perché non credo riuscirò a caricare una recensione puntuale...almeno finché continuo a guardare cose su cose!

Momikeshite fuyu

Nella famiglia Kitazawa è molto importante ottenere ottimi risultati in ambito lavorativo, per questo tutti i suoi componenti devono fare parte di un'élite.
Taizo, il capo famiglia, è un famoso educatore ed è preside di una prestigiosa scuola media. Hirofumi, il figlio maggiore, ha 38 anni ed è un famoso chirurgo; Chiaki, la figlia di mezzo, ha 27 anni ed è conosciuta per essere un avvocato impareggiabile e Shusaku, il figlio più giovane, a soli 25 anni è un ottimo agente di polizia, che si distingue per il suo coraggio e il grande senso di giustizia.
Sarà proprio questo suo attaccamento alla giustizia che lo porterà a vivere un conflitto tra l'amore che prova per la sua famiglia e l'eticità di ciò che sarà costretto a fare.
Perché, per mantenere la pace e la felicità familiare, non che il buon nome, i Kitazawa sono disposti a fare qualsiasi cosa e, a rischiare di perdere tutto, sarà proprio Shusaku.


Momikeshite Fuyu - Wagaya no Mondai Nakatta Koto ni (もみ消して冬 - わが家の問題なかったことに / ; The Kitazawas: We Mind Our Own Business ) è un dorama giapponese del 2017, composto da 10 episodi della durata di circa 50 minuti l'uno. Diretto da Satoru Nakajima e scritto da Shingeki Kaneko, vede nel cast principale: Ryosuke Yamada, Haru, Yukiyoshi Ozawa, Nozomu Kotaki, Yudai Chiba, Kazuyuki Asano e Baijaku Nakamura. Gli episodi sono stati trasmessi da NTV a partire dal 13 gennaio 2018 alle ore 22:00 e la sigla Mae wo Muke è cantata dagli Hey! Say! JUMP.

Come al solito, vi ricordo che guardo dorama e live action in lingua originale con i sottotitoli in inglese, quindi qualche dettaglio potrebbe sfuggirmi.
Non esitate a farmi sapere se doveste notare errori gravi o incongruenze!


Aspettavo questo dorama da...boh...mesi!
E sono stata un po' pirla perché avrei potuto vederlo molto prima del previsto, se solo avessi notato quel benedetto link sotto i video di youtube (ma a voi questo non interessa, scusate).
Insomma, questo per farvi capire che, una volta tanto non state per leggere la recensione di un dorama visto per caso.

Ammetto che, prima ancora di vedere qualche spezzone, quando solo se ne sentiva parlare, mi ero creata tutta una serie di idee su come sarebbe stato. Lo confesso, mi immaginavo qualcosa di diverso!
Lo so che dalla trama può sembrare una cosa seria, magari con un che di poliziesco e qualche intrigo, ma vi assicuro che Momikeshite Fuyu di serio non ha quasi nulla.
Certo, la trama è interessante ed anche strutturata piuttosto bene, ma a farla da padrone è la componente comica, non di certo quella poliziesca o che altro. Non per questo però, l'ho trovato meno carino, anzi credo di non aver mai riso tanto guardando un dorama come in questo caso.
E mi dispiace non poter entrare nel dettaglio, perché rischierei di rivelarvi particolari troppo importanti. Vi basti sapere che al povero Shusaku ne succederanno di tutti i colori e che le storie che si intrecciano a quella della famiglia Kitazawa sono tutto tranne che comuni, così come non lo sono i mezzi usati per risolvere i problemi che si presenteranno di volta in volta.

Parlando di personaggi, ammetto di essere un po' indecisa su quale sia il mio pensiero a livello di caratterizzazione.
Non si può dire che sia fatta male, questo è certo, ma personalmente ho notato un po' di buchi e forzature, soprattutto per quanto riguarda alcuni personaggi secondari.
Protagonista principale della vicenda, comunque, è Shusaku, un ragazzo di 25 anni che è stato costretto ad intraprendere la carriera di poliziotto, quando avrebbe preferito fare il pasticcere, perché era il lavoro che faceva il tris perfetto con quello dei fratelli maggiori.
Devo dire che questo povero ragazzo mi ha ispirato subito simpatia, perché il suo forte senso di giustizia e il grande affetto per la famiglia, lo porteranno a trovarsi in situazioni al limite dell'assurdo e a cacciarsi nei guai almeno un paio di volte ad episodio.
Ho adorato i monologhi interiori di questo personaggio, soprattutto perché sono una sequela di paranoie e ansie talmente assurde e inutili da risultare più che comiche.
Un po' meno simpatici sono i fratelli, Hirofumi e Chiaki, perché sembra proprio che non gliene importi nulla del fratello minore, portandolo anche a rischiare il posto per potersi salvare loro. Ammetto che io, al posto suo, in un paio di occasioni avrei puntato i piedi e mi sarei rifiutata alla grande, ma non credo sarebbe stato divertente allo stesso modo, diciamocelo.
Per quanto riguarda le figure secondarie, ho adorato i due maggiordomi di casa Kitazawa, Koiwai e Kusunoki, gli unici degni di nota, perché gli altri non mi hanno convinto più di tanto.

Da un punto di vista recitativo, vale quello che ho detto dei personaggi.
Gli attori principali mi sono piaciuti e ne ho apprezzato l'interpretazione, ma non posso dire lo stesso per chi interpretava ruoli minori.
Senza dubbio i miei preferiti sono stati Yamada Ryosuke (Shusaku Kitazawa) e Chiba Yudai (il maggiordomo Kusunoki). Ho trovato entrambi perfetti per i rispettivi personaggi e con un'ottima espressività. Le facce che riuscivano a fare questi due mi hanno letteralmente fatto morire dal ridere.
Mi spiace non essere riuscita a trovare delle gif più significative, ma se spulciate il web potere recuperare dei dietro le quinte davvero divertenti e simpatici.

Insomma, in conclusione, non aspettatevi un dorama da oscar, perché, mi duole ammetterlo, da un punto di vista strutturale ne ho visti di nettamente migliori (sia per trama che per personaggi). Però, se volete farvi due risate, avete trovato la serie giusta.
Se siete fan di Yamada, in ogni caso, ve lo consiglio, dato che è il protagonista ve lo potete godere per 10 episodi no-stop!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 meno
4-/5


Alla prossima!

Silvia

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