mercoledì 26 settembre 2018

Dorama + Live action time! MARS: tada kimi wo aishiteru |recensione|

Buonsalve mie piccole volpi!
Oggi vi parlo di un dorama un po' particolare.



Come ormai saprete a memoria: continua il super recuperone dei dorama visti nell'ultimo periodo.
Anche questo, se non ricordo male, risale a maggio, mese in cui ho visto di tutto e di più!
Non so se finirò mai di recuperare tutto, forse dovrei smetterla di guardare cose nuove...quella potrebbe essere un'idea!

MARS: tada kimi wo aishiteru

Kira Aso è una studentessa delle superiori dal carattere chiuso e taciturno, dovuto anche al trauma della morte del padre, avvenuta molti anni prima a causa di un incidente stradale.

La grande passione di Kira è il disegno ed è proprio mentre sta disegnando sul lungomare che incontra per la prima volta Rei Kishino. Il ragazzo, a bordo della sua moto, si ferma per chiederle indicazioni e lei disegna una mappa sul retro di un suo schizzo.

Con l'inizio del nuovo semestre, Kira incontra nuovamente Rei tra i banchi di scuola e il ragazzo si dimostra particolarmente interessato a lei, suscitando l'invidia di Harumi Sugihara che ha da sempre una cotta per lui e che, quindi prende di mira Kira.

La situazione si complica ancora di più quando Makio Kirishima, ex compagno delle medie di Rei, si trasferisce nella sua stessa classe, sconvolgendo gli equilibri a tratti precari, nella relazione tra Rei e Kira e riportando a galla il passato doloroso del ragazzo.


Mars: Tada, Kimi wo Aishiteru (MARS~ただ、君を愛してる~) è un dorama giapponese del 2016, composto da 10 episodi della durata di 20 minuti circa e un film. Diretto da Saiji Yakumo e scritto da Tetsuya Oishi, il film fa da conclusione al dorama ed entrambi sono tratti dalla serie manga omonima, scritta e illustrata da Fuyumi Soryo. Fanno parte del cast principale: Taisuke Fujigaya, Masataka Kubota, Marie Iitoyo, Hirona Yamazaki e Yu inaba.

Come sempre, vi ricordo che guardo dorama e live action in lingua originale con i sottotitoli in inglese, portate pazienza quindi se mi sfugge qualche dettaglio.
Non esitate a farmi notare errori gravi o incongruenze!


Mi sono imbattuta in questo dorama per puro caso, mentre ero alla ricerca di qualcosa di non troppo lungo o impegnativo. Quando ho visto che gli episodi duravano solo 20 minuti, ho capito che questa era proprio la serie che faceva al caso mio.
Viste le premesse del primo episodio, vi confesso che mi aspettavo il classico dorama romantico a sfondo scolastico, dove il bulletto della situazione si innamora della ragazza modello e vissero tutti felici, contenti e redenti.
Ecco, mi sbagliavo...tanto per cambiare!
La trama di MARS: tada kimi wo aishiteru (che noi chiameremo, da ora in poi, solo Mars) è molto più articolata e complessa di quello che sembra e, lo devo dire, la brevità degli episodi non influisce per niente nella chiarezza della vicenda. A mio parere è stato fatto davvero un buon lavoro dal punto di vista della trasposizione e della suddivisione in puntate.
Interessante è anche l'idea di completare la serie con un film, la cui visione si fa necessaria se volete sapere come va a finire tutta la storia, perché l'ultimo episodio del dorama lascia davvero molti punti di domanda.
Ma tornando alla trama, devo dire che, passate le perplessità iniziali, l'ho trovata molto coinvolgente e ben resa. Ci sono delle scene che, a mio parere, sono un po' troppo esagerate e a tratti improbabili, ma mi rendo conto che si tratta pur sempre della trasposizione di un manga, quindi la fedeltà alla vita reale tende ad andare a farsi benedire.


Per quanto riguarda i personaggi, ho trovato le scan online del manga, ma non ho ancora avuto modo di leggerle, quindi non posso farvi un paragone con l'opera cartacea.
Personalmente ho trovato la caratterizzazione piuttosto ben fatta, sia per le figure principali che per quelle secondarie.
Ovviamente, i personaggi che meglio vengono presentati sono i tre protagonisti: Rei, Kira e Makio.
Ho apprezzato il fatto che, nonostante il poco tempo a disposizione, si sia cercato di dare a tutti i personaggi un carattere ricco di sfaccettature che non li facesse sembrare piatti e privi di senso.
Vi confesso che Makio mi ha inquietato non poco, perché è chiaro fin da subito che questo ragazzo ha una personalità un tantino disturbata (non posso svelarvi nulla, altrimenti vi rovino la parte interessante del dorama).
Interessante è anche il modo in cui si sviluppano e si modificano i legami tra i personaggi, soprattutto quello tra Rei e Kira. La loro, infatti, è una relazione tutto fuori che tranquilla e rilassata, perché i due devono affrontare non poche difficoltà prima di poter stare insieme con serenità. Insomma, tra passato che ritorna, episodi di bullismo, problemi caratteriali, Makio che ci mette del suo, a questi due ne succedono di tutti i colori.

Da un punto di vista recitativo, anche in questo caso non ho molto da dire.
Non conoscevo nessuno degli attori principali (o se li conoscevo ho impiegato un po' ad identificarli), quindi non posso fare paragoni, ma trovo che abbiano fatto tutti un buon lavoro a livello interpretativo.
Ho trovato assolutamente perfetto Masataka Kubota, nel ruolo di Makio. Questo ragazzo sarà anche carino, per carità, ma è un filino inquietante, lasciate che ve lo dica. Non mi stupisco che l'abbiano preso per interpretare Light Yagami in Death Note e Ken Kaneki in Tokyo Ghoul (devo recuperarli assolutamente entrambi).
Degli attori giapponesi mi sconvolge sempre scoprire che, anche a 30 anni riescono ad essere degli studenti delle superiori più che credibili. Vi basti pensare che Masataka Kubota è del 1988 e Taisuke Fujigaya del 1987 (al momento delle riprese avevano 28 e 29 anni, così tanto per dire) e interpretavano dei diciassettenni come se niente fosse...

Sulle ambientazioni, in realtà, non c'è moltissimo da dire, perché la maggior parte delle scene si svolgono in ambiente scolastico. Mi ha colpito che gli studenti non indossassero la divisa, come si vede spesso in dorama o anime simili, ma devo dire che questo fatto ha aiutato parecchio nella caratterizzazione dei personaggi: identificabili anche attraverso lo stile nell'abbigliamento.
Mi sono piaciute molto le scene girate al mare, perché l'oceano ha sempre il suo fascino e i colori erano davvero stupendi.

Due righe sulla grafica dei vari episodi e poi concludo.
Come vedete nella foto qui sopra, il girato è riproposto con una cornice simil quaderno a quadretti che conferisce ancora di più uno stile scolastico alla pellicola. Non so dirvi se gli episodi siano nati così o se è stata un'idea di chi ha messo i sottotitoli, fatto sta che a me è piaciuta. Nel film, però, non c'è e credo sia stata una buona scelta, perché penso che, a lungo andare, avrebbe potuto dare un po' fastidio.

In conclusione, vi consiglio questo dorama + live action se cercate una storia romantica un po' travagliata e una trama semplice ma non troppo, che vi coinvolga fino alla fine.
Non aspettatevi troppo, si tratta pur sempre di un dorama estivo senza grandi pretese ma, almeno per me, è stata una visione carina e piacevole.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

Nessun commento:

Posta un commento