Prima recensione del mese, mie piccole volpi!
Forse questa volta riesco a stare al passo...
Prima di tutto, devo ringraziare l'autrice di questo libro!
Non solo per avermi contattata e avermi proposto questa lettura, ma anche per la disponibilità, la gentilezza e i complimenti che ha fatto al mio piccolo blog!
La rosa degli Ashtah - la prescelta
di Debora Paolini
Editore: Nulla Die
Pagine: 375
Prezzo: 21,00€
Trama:
La protagonista, ingenua e buffa, è catapultata in situazioni assurde: da giovane donna che si affaccia alla vita, si troverà a scorgere e tracciare il cammino di chi deve fare i conti con sé stessa e con il perenne scontro tra il bene e il male. Creature leggendarie e personaggi di grande saggezza condurranno il lettore alla scoperta di arcani. "La prescelta" è il primo dei due romanzi che compongono il progetto "La rosa degli Ashtah".
di Debora Paolini
Editore: Nulla Die
Pagine: 375
Prezzo: 21,00€
Trama:
La protagonista, ingenua e buffa, è catapultata in situazioni assurde: da giovane donna che si affaccia alla vita, si troverà a scorgere e tracciare il cammino di chi deve fare i conti con sé stessa e con il perenne scontro tra il bene e il male. Creature leggendarie e personaggi di grande saggezza condurranno il lettore alla scoperta di arcani. "La prescelta" è il primo dei due romanzi che compongono il progetto "La rosa degli Ashtah".
In quest'ultimo periodo sto leggendo diversi libri che hanno a che fare con gli alieni, un filone del fantasy (o della fantascienza, se preferite) a cui non mi ero mai avvicinata e per cui, lo ammetto, non avevo mai provato particolare interesse.
Devo dire, però, che dopo aver letto alcuni romanzi sul genere, non mi dispiace come argomento e credo leggerò altro!
La rosa degli Ashtah - la prescelta è un romanzo di fantascienza dai tratti distopici che non rinuncia ad un tocco romance e ad un pizzico di mistero.
Perfetto per un pubblico giovane, essendo uno young adult, ma anche per chi è un po' più grandicello ed è appassionato del genere.
Premetto, onde evitare fraintendimenti, che questo libro mi è piaciuto parecchio e che ho impiegato più tempo del previsto a leggerlo solo a causa di problemi tecnici che non sto qui a dirvi.
Nonostante io l'abbia apprezzato molto, però, non ho potuto fare a meno di notare alcuni particolari stilistici e narrativi che non mi hanno convinto del tutto. E ci tengo a dire che si tratta di una mera questione di gusto personale perché, come vedrete, i lati positivi di questo romanzo non sono pochi.
La prima cosa che colpisce di questo libro è, senza ombra di dubbio, la trama.
La vicenda che ci viene narrata in La rosa degli Ashtah - la Prescelta, infatti, è intricata, misteriosa e appassionante. Il lettore non può che essere coinvolto dalle avventure, a volte per nulla piacevoli, che la protagonista si trova a vivere, scoprendo con lei il nuovo mondo che la circonda e la sua nuova natura.
L'autrice è stata in grado di curare la storia nei minimi dettagli, senza lasciare mai nulla al caso e fornendo sempre nuovi colpi di scena. Ciò che resta in sospeso o non detto è voluto e, al termine del romanzo, lascia al lettore quella voglia di avere già tra le mani il secondo volume, tipica dei libri scritti bene.
Perché La rosa degli Ashtah - la Prescelta è scritto davvero bene!
Un altro dettaglio importante, di cui non sempre vi parlo, è il world building: si vede che, alle spalle della costruzione delle varie ambientazioni del romanzo, c'è un lavoro non indifferente e uno studio accurato. Il mondo creato da Debora Paolini è fantastico e a tratti distopico, è vero, ma andando avanti con la lettura, appare sempre più reale e realistico.
Le descrizioni dei luoghi sono curate al punto che sembra di essere lì, così come lo sono quelle dei protagonisti e dei loro poteri.
Mi è piaciuta la caratterizzazione generale dei personaggi, che ho trovato davvero curata sia nel caso dei protagonisti che delle figure secondarie. L'autrice è stata in grado di fornire al lettore tutte le informazioni necessarie, anche sui rispettivi background, lasciando però quell'alone di mistero che non guasta mai.
Protagonista della vicenda è Sheila, una ragazza di diciassette anni dal carattere forte e indipendente, sarcastica, diretta e, a volte, un po' volgare (ma chi a diciassette anni non lo è?!) ha sempre la risposta pronta e sa cosa vuole e come raggiungerlo. Ovviamente non le mancano le preoccupazioni e le paranoie, perché Sheila si sente spesso inferiore a chi la circonda e sembra non rendersi conte delle sue potenzialità. Personalmente ho apprezzato fin da subito questa ragazza, rivedendo in lei diversi aspetti sia della me diciassettenne che di quella attuale (che di anni ne ha qualcuno di più).
Tra i miei preferiti c'è anche Stephan, amico della ragazza, per la quale prova una certa attrazione, apparentemente reciproca. Devo ammettere che l'ho preferito a Jean-Claude, Custode e compagno della protagonista, che resta comunque una figura molto importante ed interessante.
Interessanti sono anche i legami, le interazioni tra i personaggi e i dialoghi, soprattutto negli scambi di battute tra Sheila e Stephan o Sheila e Jean-Claude: sempre scorrevoli e accattivanti, in grado di dare quel tocco in più all'intera narrazione.
E qui veniamo alle poche cose che, come vi dicevo, non mi hanno particolarmente convinto.
Ho trovato i caratteri principali o fin troppo perfetti o fin troppo complessati. Purtroppo, non posso darvi spiegazioni dettagliate a riguardo, perché rischierei di svelare dei particolari della trama troppo importanti. Diciamo che, capisco che si parla di alieni e che il divario con gli umani debba essere tangibile e netto, ma a volte è un po' esagerato: tutti sembrano in grado di fare tutto.
Ogni personaggio ha dei poteri speciali e, trattandosi di creature extraterrestri, ci sta che siano dotati di enormi capacità. Il fatto, però, che ne abbiano così tante e che, apparentemente, siano in grado di acquisirne altre, secondo me, può far risultare un po' pesanti certe figure.
Immagino che sia voluto, ma a me è sembrato "troppo"...
Non so se è chiaro quello che voglio dire...spero di sì.
Altra cosa è l'eccessiva sdolcinatezza di Sheila e Jean-Claude. Sicuramente sono io ad essere un po' "orso", ma questi due, per me, fanno decisamente un uso improprio di termini come "amore/tesoro/piccolina", risultando a volte stucchevoli.
La rosa degli Ashtah - la Prescelta, in ogni caso, è stata una lettura davvero interessante che mi sento di consigliare a tutti. Soprattutto a chi cerca un libro con una discreta commistione di generi, un ottimo world building e una trama che tiene incollati fino all'ultima pagina.
Personalmente sono molto curiosa di scoprire cosa succederà nel secondo volume!
Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5
Alla prossima!
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