martedì 14 aprile 2020

Il cigno nero di Antonio Mazziotta | recensione |

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Eccomi qui con un nuovo articolo.
Oggi, torno a parlarvi di libri!
Finalmente torno a parlarvi di libri!
Quella di oggi è la recensione della mia prima lettura di aprile.
Grazie ad un week end/maratona di lettura, sono riuscita a completare la lettura di questo romanzo in tre giorni!
Visto il successo (personale) della cosa, credo proprio che replicherò anche il prossimo fine settimana (e forse proseguirò così fino a fine quarantena) perché quando la concertazione scarseggia, bisogna pur fare qualcosa a riguardo.
Bene, direi di cominciare!

IL CIGNO NERO

Il cigno nero
di Antonio Mazziotta

Editore: PubMe - policromia
Pagine: 184
Prezzo: 15,00€ (ebook 2,99€)
Pubblicazione: 17 marzo 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Le note riempiono la stanza. Respiro. La musica apre una fessura dell’anima attraverso la quale si può intravvedere l’assoluto. Respiro e non provo più imbarazzo né vergogna o timore, rabbia. Oggi ho davvero poco da nascondere e forse meno da scoprire. Ascolto quelle note che sembrano venire da molto lontano mentre mi dico che di me non cambierei nulla, niente di niente, anche se potessi. A volte penso che Dio abbia creato la Musica e l’armonia degli universi nell’istante stesso in cui ha creato l’uomo. Ognuno di noi è una singola nota. Sedici racconti straordinari nella loro ordinarietà, uomini e donne come tutti noi che si trovano ad affrontare un difficoltoso e irto percorso chiamato vita. Cigni neri ma dalle cui piume si spargono gocce d’arcobaleno.

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Per prima cosa, ringrazio Emanuelacuratrice della collana Policromia di PubMe per avermi contattata nuovamente, proponendomi la lettura di questo libro.
Vi ricordo l'articolo dove lo segnalo - qui - e vi lascio, prima di cominciare, una piccola presentazione della collana.

La collana Policromia, in collaborazione con PubMe, ha come obiettivo la promozione e la pubblicazione di quei libri che sono una voce fuori dal coro, non si fermano alle apparenze e cercano di raccontare qualcosa di importante al lettore.

Forse vi ho già detto della mia piccola passione per le raccolte di racconti...
Quando Emanuela mi ha contattato per la segnalazione di questa nuova uscita per Policromia, ho subito pensato che si sarebbe rivelata interessante, ecco perché ho chiesto anche di poterla leggere.
Trattandosi di una raccolta di racconti, oltre che di un volume piuttosto breve, questa sarà sicuramente una recensione molto più stringata delle precedenti perché, altrimenti, sarei costretta ad entrare nel dettaglio di ciascun racconto e rischierei di rovinarvi la lettura.

De Il cigno nero, però, posso dirvi che, come potete leggere nella scheda qui sopra, è una raccolta di sedici racconti, tutti incentrati su episodi semplici, e di vita quotidiana.
Vengono, infatti, presi in esame episodi in cui non è difficile ritrovare qualcosa di già vissuto, non necessariamente in prima persona, che, proprio per la loro semplicità, riescono a coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine, rendendolo partecipe di ogni racconto.

Per quanto riguarda i personaggi, la caratterizzazione mi è sembrata abbastanza buona.
Ogni racconto ha il suo protagonista, che tende a parlare in prima persona dei fatti che lo coinvolgono, presentandoci, di conseguenza anche le altre figure che gli ruotano attorno. 
A questo proposito, vi segnalo qualche particolarità che mi ha colpito: in alcuni racconti, non ci viene detto il nome del protagonista; in altri, il protagonista non è quello che "parla", ma un'altro personaggio; la maggior parte dei racconti sono in prima persona, ma a volte a "parlare" è un narratore esterno e onnisciente.

Lo stile di Antonio Mazziotta, non mi è dispiaciuto.
La sua è una scrittura semplice e immediata, che arriva dritta al punto e che coinvolge fin da subito il lettore. Il dialogo scarseggia, è vero, ma quel poco che c'è è ben strutturato, così come le descrizioni, che non spezzano il ritmo narrativo, ma anzi lo integrano.
Come capita in tutte le raccolte, non ho apprezzato allo stesso modo tutti i racconti, trovandone alcuni di livello leggermente inferiore agli altri. Non saprei darvi una motivazione precisa, molto probabilmente si tratta di mero gusto personale o di argomenti poco congeniali...

In ogni caso, la lettura si è rivelata molto scorrevole e veloce, ho trovato Il cigno nero una raccolta interessante e mi ha fatto molto piacere poterla leggere.
Se vi piace il genere (racconti slice of life) ve lo consiglio sicuramente!

Il mio voto è:
3/5
A presto!

Silvia


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