martedì 28 aprile 2020

CRONACHE DI UN MESOTES di Alberto Grandi | recensione |

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Sono tornata, vi mancavo? No, eh!
Vabbè... Dai, che oggi parliamo di libri!
Eccomi qui con la seconda lettura di aprile!
Anche questa recensione è il frutto di una maratona di lettura e, anche questa volta, ho dovuto stoppare provvisoriamente quella che era la mia lettura del momento.
Su instagram vi ho già spiegato come mai sono arrivata a questa scelta, quindi non mi dilungo troppo. Per farla breve, ho deciso di concentrarmi, nel fine settimana, sui libri più brevi e proseguire l'unico libro lungo che ho in TBR, durante la settimana.
Per fine mese vi recensirò anche quello, prometto!
Bene, ora direi di cominciare!

CRONACHE DI UN MESOTES

Cronache di un Mesotes
- La guerra del Portatore -
di Alberto Grandi

Editore: Bookabook
Pagine: 180
Prezzo: 16,00€ (ebook 6,99€)
Pubblicazione: luglio 2020
Link prenotazione: cartaceo/ebook

Trama:
Leon, un giovane praticante di arti marziali, viene scelto per unirsi a un grande esercito composto da diverse specie aliene, contro un nemico comune: il Portatore. Durante il suo viaggio conoscerà diverse figure importanti, dalle imponenti e guerriere Cheimatos, ai piccoli e ingegnosi Psykines, ognuna pronta ad insegnargli qualcosa. Dovrà addestrarsi ed essere pronto a combattere il famigerato esercito nemico mentre imparerà a confrontarsi con il più grande avversario della sua vita… Se stesso. Un viaggio avventuroso e introspettivo che lo porterà a visitare i più disparati mondi, da un morente imperialismo romano, al classicismo greco, passando per la libertà piratesca e la tecnologia psykines. In un percorso interiore verso la battaglia più difficile di tutte, quella per conoscere se stessi e migliorarsi.

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Prima di cominciare con la recensione vera e propria, vorrei ringraziare Luca Terlizzi di Recensioni Autentiche, che mi ha inviato questo ebook, permettendomi di leggerlo e di parlarvene.

Mi permetto anche di dirvi due parole su Bookabook.
Bookabook è una piccola casa editrice che permette al lettore stesso di decidere quali libri trovare sugli scaffali delle librerie, attraverso campagne di crowdfunding.
Ma vi lascio il link al sito, dove trovate spiegazioni più chiare: BOOKABOOK


Comincio subito col dirvi che, questa, sarà una recensione un po' più corta del solito.
In primo luogo, perchè il libro non ancora stato pubblicato e, trattandosi di un romanzo abbastanza breve, sarebbe un po' controproducente parlarvene in maniera troppo approfondita. Secondariamente, perchè, lo devo ammettere, questa non sarà una recensione totalmente positiva. Ho riscontrato, infatti, non poche difficoltà di lettura... 
Ma andiamo con ordine!

Quando ho letto la trama di Cronache di un Mesotes, l'ho subito trovata particolare e, l'accostamento tra fantasy e filosofia, mi è sembrato originale e interessante.
Come sapete, di fantasy ne leggo in gran quantità e, per quanto una componente vagamente filosofica ci sia sempre, non mi era mai capitato di trovarla così fortemente presente e, tutto sommato, ben amalgamata alla componente fantastica.
Non entrerò, come vi dicevo prima, nei dettagli della vicenda, per non rovinarvi la lettura. Mi limiterò a dirvi che, Cronache di un Mesotes, vi porterà nello spazio, a contatto con varie razze aliene, impegnate in una guerra sanguinosa e senza esclusione di colpi.

Protagonista principale è Leon, un giovane terrestre che, dopo essere stato scelto dagli alieni, si risveglia a bordo di una navicella ed entra a far parte di quello che potremmo definire un vero e proprio esercito di alleati.
Il personaggio di Leon non mi è dispiaciuto, più si prosegue con la lettura e più se ne percepisce la crescita interiore e la maturazione. 
Ho trovato abbastanza ben fatta anche la caratterizzazione generale e la resa delle varie specie aliene che Leon incontra nel suo viaggio, perchè, anche in questo caso, si possono notare dei richiami specifici alla filosofia, ma anche alla storia antica.

Ed ora, mi duole dirlo, arriviamo alla "nota dolente" della questione: lo stile.
Come vi accennavo qui sopra, ho riscontrato, fin da subito, non poche difficoltà di lettura. Inizialmente, temevo fosse un problema relativo alla trama che, forse, non mi stava prendendo nel modo giusto, ma la realtà è che, nonostante tutto, la storia si rivela piuttosto coinvolgente.
E allora, perchè, mi sono chiesta, non riuscivo a concentrarmi appieno sulla vicenda?
La risposta è da ricercare sia nello stile di scrittura, che nel vero e proprio aspetto visivo di questo romanzo. 
Mi spiego meglio...

Per quanto riguarda l'aspetto visivo (comincio da qui perchè mi risulta più semplice) si nota subito che, in Cronache di un Mesotes, si è fatto uno scarsissimo uso dell'andare a capo. In questo modo, a primo impatto, il lettore fatica a distinguere narrazione e dialogo, oltre a non percepire correttamente gli stacchi temporali e i cambi di ambientazione.
Questo particolare, ha influito molto sulla mia concentrazione e sull'attenzione che ero in grado di dare a quello che leggevo. Senza contare che, così facendo, a mio parere, risulta anche difficile recepire i messaggi che l'autore vuole dare attraverso il pensiero filosofico.
Per ricollegarmi a questo, poi, c'è da dire che, personalmente, avrei gradito la presenza di un glossario (se così vogliamo chiamarlo) a fine libro, dove fossero presenti le fonti da cui si è presa ispirazione per determinati passaggi.
Per come la vedo io, la filosofia di certo non è materia di facile comprensione, quindi, per chi non l'ha studiata o non ne è appassionato, delle spiegazioni sono sicuramente utili e avrebbero facilitato anche la comprensione generale.
Io stessa, che ho fatto filosofia al liceo, ho avuto qualche difficoltà a ricollegare il tutto e ho dovuto ripescare tutte le mie reminescenze in materia (e non è stata impresa ficile, visto che di anni ne sono passati un bel po', credetemi).

Passando allo stile vero e proprio, ho riscontrato non pochi errori di concordanza e di consecutio temporum, oltre che di punteggiatura.
Mi rendo conto che, con buone probabilità, il pdf che mi è stato fornito è una bozza su cui, mi auguro, ancora non è stato fatto lavoro di editing, ma ci sono cose che possono essere considerati refusi (e quasi certamente lo sono) e altre che invece sono proprio un errore grammaticale. 

Questo, unito alle altre difficoltà di cui vi ho parlato, mi ha costretta ad abbassare di parecchio il mio giudizio, pur avendo apprezzato il lavoro fatto da Alberto Grandi nel cercare di riunire in un'unica storia, le sue passioni e i suoi studi.
Per questo, spero non me ne voglia, se il mio non sarà un punteggio particolarmente alto...

In ogni caso, non mi sento di non consigliarvi Cronache di un Mesotes perchè, come vi dico sempre, quello che avete appena letto è unicamente il mio parere personale che non deve, in nessun modo, condizionarvi.
Se la trama vi sembra intrigante, siete affascinati dall'elemento filosofico nel fantasy e vi piacciono le storie di alieni e di guerre spaziali, potresti apprezzare questo romanzo molto più di me.
Non tutti la pensiamo allo stesso modo e, di certo, la mia è ben lontana dall'essere una verità assoluta.

Il mio voto è:
2,5/5

A presto!

Silvia

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