giovedì 30 aprile 2020

LE GOCCE DI LAZHULL di Mirko Hilbrat | recensione |

Buon giorno mie piccole volpi!
Scusatemi per l'assenza di ieri.
Ma oggi torno a parlarvi di libri!

Eccomi qui con la terza lettura di aprile!
Nuovamente, vi trovate davanti al frutto di una maratona di lettura (vabbè, a due maratone) ma, questa volta, non vi dirò che ho dovuto stoppare la mia lettura principale, perchè questa è la mia lettura principale.
Ebbene sì! Ce l'ho fatta! Anche questo libro è finito!
Ci ho messo un sacco, lo so, ma ce l'ho fatta.
Come si suol dire: meglio tardi che mai, no?!
Ma ora, direi che è il caso di cominciare!

LE GOCCE DI LAZHULL

La Rosa dei Venti
Le gocce di Lazhull
di Mirko Hilbrat

Editore: Youcanprint
Pagine: 550
Prezzo: 22,00€ (ebook 4,99€)
Pubblicazione: 10 settembre 2018
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:

La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: Chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.

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Prima di cominciare, vorrei ringraziare Francesca, addetta stampa e collaboratrice di Scrittura a tutto tondo, per avermi contattata, dandomi la possibilità di leggere questo libro.
Scrittura a tutto tondo, è un service editoriale gestito da sole donne, che si occupa di supportare autori e autrici, prendendosi cura delle loro aspirazioni.
Approfitto anche per scusarmi per il ritardo con cui questa recensione è arrivata sul blog, mi sono resa conto subito che questo era un libro che necessitava concentrazione e non me la sono sentita di leggerlo in fretta, prestandoli poca attenzione.


Prima di tutto, vi faccio una piccola premessa: questa potrebbe rivelarsi una recensione più breve del solito (edit: alla fine è il solito papiro - sorry, ci ho provato)

Dopo la premessa, voi mi direte "come mai una recensione breve, se il libro ha più di 500 pagine?" ebbene, non pensate che sia perchè non mi è piaciuto e non so come evitare la recensione critica, sarebbe un grave errore.
La realtà è che, Le gocce di Lazhull mi è piaciuto talmente tanto che, se mi mettessi a parlarne in maniera dettagliata, finirei per raccontarvi tutto il romanzo e vi farei una marea infinita di spoiler (e sapete come la penso sugli spoiler dei libri belli! - non si fanno!).

La trama de Le gocce di Lazhull, come credo sia facile capire anche da quello che potete leggere qui sopra, è parecchio complessa e, proprio per questo, non potrò entrare nel dettaglio.
Ci sono alcune cose, però, che posso dirvi, senza rovinarvi il piacere della lettura.
Prima di tutto, non fatevi spaventare dalle mie parole: la storia è complessa, ma non è per nulla complicata. Si seguono più filoni narrativi e ci sono diversi cambi di ambientazione, ma il lettore non si trova mai nella situazione di non capire cosa stia succedendo.
L'intreccio, quindi, risulta davvero ben curato e, cosa molto importante (soprattutto quando si parla di fantasy) non ci sono buchi o forzature di trama: tutto risulta estremamente scorrevole. Lo stesso vale per i salti temporali e i flashback che, in quest'ultimo caso, vengono resi più evidenti attraverso l'uso del corsivo e del cambio di tempo verbale scelto per la narrazione.
La prima parte, quella che potremmo definire di introduzione, potrebbe risultare un po' lenta, proprio perchè serve all'autore per spiegare il mondo in cui si svolge l'intera vicenda e, di conseguenza, serve anche a lettore, per orientarsi meglio nel corso della lettura. Passati i primi capitoli, però, si entra nel vivo e il ritmo si fa nettamente più veloce e serrato, arricchendosi di colpi di scena e rivelazioni inaspettate.

La caratterizzazione, sia per le figure principali che per quelle secondarie, è davvero ben fatta. Ogni personaggio, anche quelli che compaiono in maniera meno frequente, è subito identificabile e riconoscibile ma, soprattutto, si percepiscono sempre il cambiamento, sia esso positivo o negativo, e la maturazione.
A primo impatto, verrebbe da dire che, il protagonsita principale dell'intera vicenda sia Rion, giovane aspirante cavaliere che non sa nulla del proprio passato e che, dopo essere stato scelto per il Cerberus, gara che celebra l'alleanza tra i regni più importanti del Grimorio, finirà per essere coinvolto in una vera e propria guerra.
In realtà, per quanto Rion sia molto importante e buona parte della vicenda ruoti proprio attorno a lui, ne Le gocce di Lazhull, tutti i personaggi risultano essere fondamentali e degni di nota. Si potrebbe dire che questa sia, a tutti gli effetti, una storia corale, che rende protagoniste tutte le figure che si incontrano nel corso della lettura.
Io, ad esempio, ho adorato Damantia, e spero davvero di poter leggere ancora di lei nei volumi successivi (vorrei sopprimere il mio lato fangirl, ma mi risulta impossibile quindi, qui tra parentesi, dove non lo vede nessuno - si fa per dire - vi confesso che shippo in maniera spudorata Damantia e Rion, anche se sento si rivelerà una ship irrealizzabile).

Sempre a proposito di personaggi, devo dire di aver molto apprezzato il modo in cui l'autore ha inserito le varie creature magiche tipiche del fantasy: mantenendone quelle che sono le caratteristiche principali, ma anche facendole sue e plasmandole in base al mondo da lui creato.
Tra tutti, i miei preferiti sono stati i vampiri e sono rimasta particolarmente colpita dal regno di Kruna.

Passando ora allo stile, ho trovato fin da subito la scrittura di Mirko Hilbrat molto curata: ricca dei tratti tipici del genere ma, allo stesso tempo, personale e in grado di catturare e coinvolgere il lettore, senza risultare pesante.
Le descrizioni non sono mai ingombranti, così come i dialoghi, sempre scorrevoli e accattivanti, creando così, in entrambi i casi, un buon mix con la narrazione e dando vita ad un perfetto ritmo narrativo.

Insomma, se carcate un fantasy italiano ben scritto, che vi coinvolga e vi tenga col fiato sospeso fino alla fine, Le gocce di Lazhull fa al caso vostro. 
Io già non vedo l'ora di leggere il secondo volume, perchè sono rimaste in sospeso un bel po' di cosette che sono davvero curiosa di scoprire come si risolveranno.

Il mio voto è:
4/5

P.S. come sempre, quando si parla di trilogie, mi sono tenuta leggermente più bassa con il voto, perchè spero di poterlo aumentare di volta in volta (visto anche il buon margine di miglioramento del caso specifico).

A presto!

Silvia

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