Buona sera mie piccole volpi!
Rieccomi qui con un nuovo articolo.
Oggi vi parlo di anime!
Benvenuti al momento "anime revival"!
Data la mia veneranda età e il mio essere maschiaccio fin dai tempi delle elementari, non aspettatevi anime pucciosetti e cuoriciosi (esclusa qualche eccezione, ma ero già più grandicella).
Quando ero piccola mi piacevano le scazzottate, quindi i miei "anime vintage" sono tutti pieni di gente che fa a botte, tornei di arti marziali, demoni che seminano il terrore e così via...
Specificato ciò, direi di cominciare!
YU DEGLI SPETTRI
Yu degli spettri
Titolo originale: 幽☆遊☆白書 Yū Yū Hakusho
Anno: 1992
Genere: Azione, Combattimento, Soprannaturale
Episodi: 112
Anno: 1992
Genere: Azione, Combattimento, Soprannaturale
Episodi: 112
Stagioni: 4
Stato: conclusa
Provenienza: Giappone
Network: Netflix (disponibile con doppiaggio italiano)
Stato: conclusa
Provenienza: Giappone
Network: Netflix (disponibile con doppiaggio italiano)
Altro: Tratto dall'omonimo manga di Yoshihiro Togashi (1990 - 19 vol.). L'anime è stato trasmesso per la prima volta su LA7 e successivamente su MTV. La serie ha 1 opening Hohoemi no bakudan (微笑みの爆弾 "Un sorriso esplosivo") di Matsuko Mawatari e 5 ending. Sono stati prodotti anche due lungometraggi.
Trama:
Yusuke Urameshi è un 14enne teppista, privo di rispetto per adulti e insegnanti e che passa tutto il tempo a fare risse con studenti di scuole rivali o a perdere tempo in sala giochi. Proprio per questo, il giorno in cui Yusuke muore sacrificandosi per salvare la vita di un bambino che giocava incauto in mezzo alla strada, l'aldilà è in subbuglio perché non sa che fare per quella situazione imprevista: non solo nessuno avrebbe immaginato il gesto altruista di Yusuke, ma il bambino sarebbe comunque sopravvissuto senza nemmeno un graffio. Come premio per il suo atto eroico, a Yusuke viene concessa una possibilità di tornare in vita, a patto di dimostrare di meritare una seconda occasione.Iniziano così le avventure di Yusuke Urameshi come detective del mondo degli spiriti, incaricato di mantenere la pace tra il mondo degli umani e quello degli spiriti e proteggere gli umani dalle scorribande dei demoni malvagi.
Come avrete letto nella scheda, questo è un anime piuttosto vecchiotto (ha quasi la mia età) ed è stato trasmesso in Italia per la prima volta, quando io avevo all'incirca 10 anni.
All'epoca, come vi anticipavo qui sopra, ero totalmente in fissa con anime di questo genere (Dragon ball, Ken Shiro e simili) quindi mi sono appassionata subito, ma non sono mai riuscita a vedere tutti gli episodi.
Quando ho visto che era disponibile su Netflix, doppiato in italiano per giunta, mi sono convinta a fare un bel rewatch e l'ho messo subito "in lista", pur non sapendo quando questo sarebbe avvenuto.
Poi è arrivata la quarantena ed eccomi qui a parlarvene!
Diciamo che si perde tutta la sorpresa sull'esito dei vari combattimenti, così come per le storie personali.
Ma, visto che, tra di voi, potrebbe esserci qualcuno che ancora non lo conosce e vuole cimentarsi nell'impresa in questi (forse) ultimi giorni di quarantena, proverò a parlarvene con gli occhi della novellina.
* tenete presente, in ongi caso, che la prima volta che l'ho visto avevo 20 anni in meno e mi entusiasmavo con poco...ok, anche adesso mi entusiasmo con poco. Vabbè tenete conto solo dei 20 anni in meno*
Di base, Yu degli spettri (che noi chiameremo da ora in poi YuYu) è il classico anime dove i personaggi se le suonano di santa ragione un episodio sì e l'altro pure.
Abbiamo ben due tornei di arti marziali, demoni che vogliono sterminare l'umanità, gente che muore e cose così.
Oltre alle scazzottate, però, abbiamo anche dell'altro, altrimenti non avrei passato il terzo episodio nemmeno a dieci anni, figuriamoci ora.
Può sembrare assurdo, ma YuYu è anche in grado di trasmettere insegnamenti importanti e di parlare di sentimenti positivi. Questo perché, come in ogni serie sul genere che si rispetti, alla base di tutto c'è l'eterna lotta tra il bene e il male, elementi che spesso (per non dire sempre) convivono all'interno dell'animo umano.
Cosa potrebbe insegnare, quindi, YuYu ad un ragazzino (o ragazzina, eh!) che lo guarda per la prima volta?
Innanzitutto a credere in sé stesso e a non arrendersi davanti alle difficoltà che la vita, per forza di cose, ci presenta.
Ma anche l'importanza di avere qualcuno accanto che ci sostiene come famiglia e amici. Perché è vero, potremmo essere in grado di farcela da soli, ma essere aiutati da qualcuno non è poi così male.
Oppure l'accettazione di sé, delle proprie origini, del proprio passato, ma anche delle diversità degli altri. Certo, qui parliamo di origini demoniache, ma alla fine, sempre origini sono, no?!
Insomma, anche senza entrare nello specifico dei singoli archi, direi che è abbastanza chiaro come, dentro a questa serie ci sia parecchio da prendere in considerazione.
Dovendo esprimere un parere puramente personale, sulle quattro stagioni, vi dir che la mia preferita è senza dubbio la seconda: il Torneo di Arti Marziali Nere resterà sempre nel mio cuore di piccolo maschiaccio.
Protagonista principale dell'intera storia è Yusuke Urameshi, il classico teppistello sfaticato, che passa le sue giornate a saltare la scuola e a fare a botte.
Yusuke, però, sotto sotto è un bravo ragazzo e lo dimostrerà sacrificandosi per salvare un bambino da un incidente d'auto. Da questo suo slancio improvviso, ne succederanno di tutti i colori, perché il Mondo degli Spiriti, di certo non aveva previsto la morte del povero Urameshi che, come premio (a posteriori forse non lo chiamerei così, ma ok) riceve la possibilità non solo di tornare in vita, ma anche di diventare un detective del mondo degli spiriti.
Oltre a Yusuke, però, abbiamo anche molti altri personaggi importanti, come ad esempio Kazuma Kuwabara, amico ed eterno rivale di Yusuke; Shuichi Minamino, alias Yoko Kurama, potente demone volpe rinato nel corpo di un ragazzo umano e Hiei, demone nato dalla relazione proibita tra un demone del fuoco e una fata del ghiaccio.
Ce ne sarebbero molti altri, più o meno importanti, ma mi limito a citarvi giusto qualche nome e a lasciare a voi la possibilità di scoprire chi siano (che poi, wikipedia vi dice tutto, ma vabbè..). Degni di nota, quindi, sono Botan, il Piccolo Enma, la maestra Genkai, Keiko, Yukina e Shizuru. Senza contare i vari antagonisti, anche su quelli ci sarebbe da aprire una parentesi infinita.
In sintesi, comunque, da un punto di vista generale, la caratterizzazione dei personaggi non è affatto male. Soprattutto nel caso dei protagonisti, perché se ne percepisce, episodio dopo episodio, crescita e maturazione.
Tra i miei preferiti, escludendo Yusuke, ci sono sicuramente, Kurama e Hiei.
Fin dalla prima visione, questi due personaggi mi avevano colpito per la grande cambiamento che subiscono dalla prima apparizione fino all'ultimo episodio. Quello che cambia in maniera più evidente, di certo è Hiei (che è anche un gradinetto, piccolo piccolo - come lui - sopra Kurama - scusa Kurama, tvb lo stesso).
Ammetto che potrei passare le ore a parlarvi dell'evoluzione dei personaggi nell'arco dei 112 episodi, ma forse è bene che vi risparmio questo supplizio. Mi limito a dirvi di non soffermarvi alla superficie di YuYu, quella fatta di combattimenti e arti che volano, perché vi perdereste la parte più importante, quella dei legami, delle relazioni e dei sentimenti.
Piccola pecca, notata solo dalla me trentenne, perché la Silvia delle elementari non faceva caso a certe cose, è il doppiaggio italiano.
Come posso dirlo...?
Se, da un lato, guardarlo in giapponese con i sottotitoli è stato impossibile (ci ho provato, ho resistito mezzo episodio) perché ci sono delle voci che ti trapanano il cervello e ti fanno venire voglia di andare a prendere a testate il povero cristo che parla; guardarlo in italiano si è rivelato, per certi frangenti, anche più disturbante.
Ed ora vi spiego perché!
In primo luogo, non si può (NON. SI. PUÒ.) cambiare la voce di un personaggio per tre episodi e poi tornare a quella che ha avuto per tutta una serie! Ma che senso ha?!
Secondo, i nomi sono importantissimi! Soprattutto quando parliamo di nomi giapponesi che, tendenzialmente, hanno un significato specifico. Non potete cambiare il nome al personaggio come vi pare a voi! Io capisco la traduzione, che a volte è anche più comprensibile a adatta, ma non è possibile che uno dei "cattivi" sia stato chiamato in tre modi diversi nel giro di quattro puntate. *orticaria*
Ed ecco perché il mio giudizio si è abbassato un pochettino. Scusate, ma non ce l'ho fatta!
In generale, comunque, Yu degli Spettri è un anime che, se avete la mia età, e volete fare una passeggiata sul viale dei ricordi, vi consiglio di rivedere. Farà un po' strano, rivederlo con gli occhi di un adulto, ma si rivelerà comunque una buona visione, vedrete.
Per chi si approccia a quest' anime per la prima volta, beh, cosa vi posso dire?
Se avete amato Dragon Ball, di certo vi piacerà anche YuYu, dategli una possibilità.
Il mio voto è:
4/5
A presto!
Anche a me ha sempre dato l'idea di un'edizione italiana doppiata in fretta e furia...
RispondiEliminaComunque, pensa... io leggevo il manga. L'ho conosciuto così Yu... e MAI mi sarei aspettato che diventasse una sequela di tornei di arti marziali!! La storia era tutt'altro, all'inizio... :o
Moz-
Eh sì, sul doppiaggio ce ne sarebbe da dire, si potrebbe aprire un parentesi infinita!
EliminaMa, tenendo conto che ha quasi 30 anni, concediamoglielo XD
Il manga lo punto da un po', ho messo tutta la perfect edition in wishlist su amazon, appena concludo una delle serie che ho in corso, mi sa che comincio a recuperare qualche volume ;)