martedì 13 novembre 2018

Live action time! - Hidamari no kanojo |recensione|

Buonasera mie piccole volpi!
Anche oggi vi parlo di un dorama!


Lo so, vi avevo detto che per un po' non vi avrei parlato di dorama/live action, ma avevo questo articolo pronto e ho pensato di pubblicarlo.
Questo è, sicuramente, uno tra i miei live action preferiti (che ho guardato almeno un paio di volte come Sensei) e non lo dico perché c'è Matsumoto Jun, perché quando l'ho visto ancora non lo conoscevo (avevo visto solo Narratage).

Hidamari no Kanojo

Kosuke e Mao s'incontrano nuovamente dopo dieci anni, erano difatti amici ai tempi delle scuole medie; all'epoca la ragazza veniva spesso bullizzata dalle compagne, ma ora si è trasformata in una donna davvero molto attraente nell'opinione di Kosuke. Il ragazzo non l'aveva più vista da quando s'era dovuto trasferire improvvisamente.
Innamoratisi l'uno dell'altra decidono di sposarsi presto, Mao però conserva gelosamente dentro di sé un segreto. Dopo la cerimonia ha inizio la loro felice vita coniugale, fino a quando Mao non scompare.


Hidamari no kanojo (陽だまりの彼女 , Girl in the Sunny Place) è una pellicola cinematografica giapponese uscita nel 2013 e diretta da Takahiro Miki. Il film è basato sul romanzo omonimo dello scrittore Osamu Koshigaya pubblicato per la prima volta nel 2011 e vede come interpreti principali Juri Ueno e Jun Matsumoto.





Come sempre vi ricordo che guardo dorama (e live action) in lingua originale con i sottotitoli in inglese, quindi alcuni  particolari potrebbero sfuggirmi.
Non esitate a farmi notare errori gravi o eventuali mancanze.


Vi dico subito che, ho cercato in lungo e in largo il libro da cui è tratto questo film, ma la versione italiana non è mai nata e quella inglese, onestamente, non ho capito se esiste o meno.
Quindi, mi duole dirlo, non potrò farvi un confronto e dirvi se la trasposizione è stata fatta bene o meno.

Detto questo, veniamo a noi e alla recensione.

La prima cosa che mi ha colpito di questo film è stata la trama che, neanche a dirlo, messa così fa pensare ad una cosa e, invece è un'altra. Nel senso che, come capita spesso, il modo in cui viene trascritta (o tradotta) finisce col variare il senso degli eventi.
Io, ad esempio, mi aspettavo un film dai tratti misteriosi, un po' thriller (avevo appena finito Uroboros, capitemi), con la storia d'amore, certo, ma nulla di tropo dolce o romantico.
Ecco, quello che ho visto non si avvicinava minimamente a tutto ciò.
Hidamari no Kanojo è un film dai tratti dolci e delicati, romantico e con un pizzico di fantasy proprio quando non ce lo si aspetta.
Vi dirò che, contrariamente a quello che potreste pensare, mi è piaciuto tantissimo e sono davvero contenta di essermi sbagliata sull'interpretazione della trama, altrimenti non l'avrei mai iniziato.

Vorrei potervi parlare di quel pizzico di fantasy, come ve l'ho definito poco fa, ma vi rovinerei il finale del film, perché sarei costretta a svelarvi il segreto di Mao.
Sapiate che è un risvolto che non ci si aspetta e che, fino all'ultimo, si pensa al peggio ma poi, come è prevedibile, arriva il lieto fine.

Per quanto riguarda i personaggi, ho molto apprezzato la caratterizzazione generale.
Le figure secondarie, in questo film, però, sono talmente marginali che non ve le prendo nemmeno in considerazione, e passo a parlarvi direttamente a quelle principali.
Protagonisti della vicenda sono Mao e Kosuke, due ragazzi di venticinque anni che, grazie ad una collaborazione di lavoro, si ritrovano dopo dieci anni.
I due, infatti, erano compagni di classe ai tempi delle medie e avevano legato molto, prima che Kosuke fosse costretto a trasferirsi.
Più che, singolarmente, questi due personaggi mi hanno colpito per i sentimenti che li legano e per il rapporto che si crea tra loro.
Vi basta guardare le foto qui accanto per farvi un'idea di quanto sono carini e coccolosi insieme.
Non vi saprei dire chi dei due sia il mio preferito, perché ho adorato entrambi per motivi diversi.
Al di là della componente fantasy, che si nota solo a posteriori, sono due ragazzi in cui è facile identificarsi, riuscendo a rispecchiarsi non solo nel carattere ma anche nelle scelte.

Da un punto di vista recitativo, vale lo stesso discorso che ho fatto per i personaggi: gli attori secondari non mi hanno colpito particolarmente e sono passati subito in secondo piano, mentre mi sono piaciuti molto i due protagonisti.
Avevo già visto Matsumoto Jun in Narratage e Juri Ueno in Uroburos, ma trattandosi di pellicole diverse, non mi era stato possibile fare un paragone.
Devo dire che li ho visti molto bene insieme, mi è sembrato ci fosse un buon feeling (a livello recitativo) e penso che entrambi abbiano reso davvero bene i rispettivi personaggi, dandone una buona interpretazione.
Ho trovato la Ueno davvero carina e perfetta per interpretare Mao, soprattutto tenendo presente quello che è il "segreto" della protagonista. Sono sicura che, se guarderete il film, concorderete con me.
Questa volta sul caro MatsuJun non mi esprimo, tanto ormai sapete cosa penso di lui, vi risparmio un po' di fangirlaggio.
Mi sono piaciuti tantissimo le tonalità tenui di tutta la pellicola, accostati ai colori molto autunnali dell'abbigliamento dei personaggi.

Altro piccolo particolare sono le musiche.
Colonna sonora di questo film, infatti, è "Wouldn't it be nice" dei The Beach Boys, canzone di grande successo del 1966, che racconta una storia piuttosto simile a quella dei due protagonisti e che quindi si adatta perfettamente alla vicenda e alla loro storia d'amore.
Molto carina è anche la canzone che si può ascoltare nei titoli di coda: Hikari to Kimi E no Requiem (光と君へのレクイエム) di Tatsuro Yamashita, uno dei pionieri del J-pop, molto famoso in Giappone.
*per i link alle musiche ho scelto due video carini con degli spezzoni del film, così potete farvi un'idea migliore*

Insomma, a me è piaciuto tanto, quindi ve lo consiglio!


Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5



Alla prossima!

Silvia

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