Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Eccomi qui con un nuovo articolo.
Anche oggi parliamo di libri!
Come vi dicevo, questo mese ci saranno diversi articoli in più, perchè ho organizzato un piccolo Calendario dell'Avvento, che si sviluppa principalmente su instagram e che prevede un post al giorno fino al 24!
Questa, però è, non solo una recensione di recupero, perché si tratta della mia ultima lettura di novembre, ma anche la seconda collaborazione del mese (vi avevo detto che a novembre avrei avuto due collaborazioni, no?!).
Tecnicamente, se non ho fatto male i miei conti, tra le recensioni che vi proporrò questo mese, dovrebbe essercene solo un'altra da considerare "di recupero" - il resto lo troverete solo su instagram e facebook, come sempre.
Ce la posso fare!
Ma ora, senza ulteriori indugi, direi di passare all'articolo ♥
Quindi, vi lascio alla recensione!
I' LL MEND YOU
I'll mend you
di Michela Di Napoli
Editore: self
Pagine: 320
Prezzo: 15,60€ (ebook 4,50€)
Pubblicazione: 4 novembre 2024
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Sono passati tre anni da quando Iris ha lasciato la casa in cui è cresciuta per ricominciare da capo. Ora lavora come barista al Vintage, e ogni venerdì si rifugia nel piccolo negozio di musica di Grace, il suo angolo di pace. È lì che ha conosciuto Chris. I due sono diventati inseparabili, legati da un’intesa naturale. Ma tutto cambia quando, in vista di un evento legato alla vecchia vita di Iris, Chris si offre di fare da finto fidanzato per aiutarla a gestire la situazione e tenerle al sicuro il cuore.
Per prima cosa, devo assolutamente ringraziare Michela Di Napoli, l'autrice, per avermi inviato una copia digitale del libro e per aver pensato a me e al mio blog per questa collaborazione.
I'LL MEND YOU è, a tutti gli effetti, uno slice of life e, spesso, facciamo pure il più delle volte, da uno slice of life ci si aspetta una trama semplice e poco impegnativa, senza troppi alti e bassi, diciamo lineare.
Il fatto è, però, che purtroppo o per fortuna, la vita di tutti i giorni, che è quello che si propone di raccontare questo genere letterario, è tutto tranne che lineare, semplice e poco impegnativa.
E, lasciate che ve lo dica, I'LL MEND YOU racconta proprio questo: la costante contrapposizione tra alti e bassi, tra semplicità e difficoltà, tipica della quotidianità.
Di base, è vero, la trama di I'LL MEND YOU è abbastanza semplice, nel senso che non è di difficile comprensione, ma anzi, il lettore non fatica ad immedesimarsi. Ci sono, però, alcuni piccoli colpi di scena, o meglio risvolti di trama, che rendono le vicende più intricate e spezzano la linearità e la tranquillità, un po' come succede con gli imprevisti nella vita di tutti i giorni.
Vengono poi trattati dei temi molto importanti e di grande attualità, sia in positivo che in negativo.
Non seguiamo solo la storia d'amore tra i due protagonisti (di cui parleremo dopo) ma si parla anche di amicizia sotto vari aspetti, presentandone diversi tipi, di famiglia, anche qui sotto diversi aspetti e tipologie.
Si parla di storie d'amore e relazioni, di lavoro e studio, delle difficoltà dell'uno e dell'altro, ma anche nel conciliarli per riuscire a cavarsela da soli. Si parla di rivalsa e di rinascita, di crescita personale, dell'imparare a fidarsi degli altri e anche del trovare sé stessi e, se vogliamo una nuova famiglia.
Ma soprattutto, come anticipato nell’introduzione, I'LL MEND YOU tratta un tema che, ad esclusione degli ultimi anni, è sempre stato un po' bistrattato, ignorato e/o trattato in maniera non adeguata: mi riferisco, ovviamente, alla salute mentale, nello specifico agli attacchi di panico.
Da persona che convive con l'ansia ormai da quasi metà della sua vita e che, in passato, ha - in un certo senso - sofferto di piccoli attacchi di panico (pur non sapendolo, visto quanto poco se ne parlava) ho molto apprezzato il modo in cui questi vengono resi: con delicatezza e attenzione, ma anche senza cercare di indorare la pillola, rendendoli comprensibili anche a chi non li conosce e, di conseguenza, permettendo, proprio attraverso la semplicità con cui vengono raccontati, di farli arrivare ad un pubblico più ampio e quindi di informare di più.
Di salute mentale - in generale - non si parla mai abbastanza e spesso si rischia di farlo nel modo sbagliato, ma per fortuna non è il caso di I'LL MEND YOU.
Si percepisce, fin da subito, quanto di sé stessa l'autrice abbia messo in questa storia e, a mio parere, è sempre un punto a favore, quando il personale entra nella narrazione con lo scopo di informare e aiutare il lettore.
Come vedete, sto evitando di entrare troppo nel dettaglio della trama, perché rischierei di rovinarvi la lettura, soprattutto dal punto di vista delle emozioni che, credetemi, sono tante e vi pervaderanno dall'inizio alla fine.
Dovete sapere che I'LL MEND YOU, se analizziamo solo la componente romance (che sì, lo so, è un po' riduttivo - lo so, eh!) si basa, pur non essendo il focus della questione, su un trope che è un po' il mio guilty pleasure. Quel trope un po' così, che non avresti mai pensato potesse piacerti e invece ti piace: il fake boyfriend!
Se poi ci accoppiamo il friends to lovers, cari miei, mi avete conquistato in maniera definitiva. Sono debole, scusate, ma questi, lo confesso, sono due trope che se abbinati e ben gestiti, mi hanno sempre dato non poche soddisfazioni, proprio come in questo caso.
A dirla tutta, comunque, il principale resta il friends to lovers, il fake boyfriend è solo una sorta di piccolo espediente per avviare l'analisi interiore della protagonista.
Ma vi sto già dicendo troppo, meglio che mi fermo, che poi sui trope sono ancora troppo poco ferrata - sono anziana - e non voglio dire cavolate.
Protagonista principale di I'LL MEND YOU, è Iris, una ragazza poco più che ventenne che, per sfuggire ad una famiglia decisamente disfunzionale, che non la comprende, la considera come un peso e ne fa un costante paragone con la sorella maggiore, si trasferisce in un'altra città e riparte da zero, ricostruendo la sua vita e prendendone le redini, seppure non senza qualche difficoltà.
Attorno a lei, poi, ruotano diverse figure più o meno secondarie, ma sempre molto importanti ai fini della trama di base, oltre che della vita di Iris stessa.
Il più importante, che potremmo considerare come protagonista a sua volta, è ovviamente Chris che diventa amico di Iris quasi per caso e con cui condivide, oltre ad una famiglia disfunzionale (per altri motivi, però) anche una grande passione per la musica.
Abbiamo poi, Corinne, anche lei amica di Iris, di poco più grande della ragazza, che la prende sotto la sua ala facendole da sorella maggiore, oltre che da amica, spronandola e supportandola nelle sue scelte; Daniel, amico fraterno e compagno di stanza di Chris, che risulta un po' marginale, è vero, ma che non per questo è meno importante e Grace, proprietaria del negozio di musica dove Iris e Chris si conoscono e si rintanano ogni venerdì. Tra Grace ed Iris (e forse anche un po' Chris) si instaura un vero e proprio rapporto madre/figlia, permettendo ad entrambe di avere non solo una specie di lieto fine, ma anche di rinascita.
A proposito di personaggi, però, non possiamo fare a meno di parlare anche delle figure più negative e mi riferisco ai genitori e alla sorella di Iris e, seppure in maniera diversa, ai genitori di Chris.
Sul padre di Iris e la madre di Chris ho avuto, fin dalla prima apparizione, sensazioni contrastanti, perché è chiaro quanto entrambi siano succubi di un coniuge ingombrante e di circostanze particolari che, purtroppo non vi posso svelare, ciò non toglie che, pur salvandosi con una redenzione finale, mi hanno fatto entrambi saltare i nervi più di qualche volta, proprio per questo loro atteggiamento remissivo.
Per quanto riguarda la madre e la sorella di Iris e il padre di Chris, penso di non aver mai trovato dei personaggio più odiosi di loro!
Certo, anche in questo caso c'è il coinvolgimento in circostanze particolari, ci sono avvenimenti specifici per cui è anche difficile non biasimarli, ma personalmente ho faticato a reprimere il desiderio di prendere tutti e tre a testate.
Da un punto di vista generale, ho molto apprezzato la caratterizzazione, anche per la presenza di queste figure negative, perché rende il tutto molto più naturale e realistico di quanto già non sia.
Oggettivamente, poi, non è totalmente corretto mettere un'etichetta specifica sui personaggi, perché come le figure "negative", nascono positive e vengono condizionate dagli eventi, anche le figure "positive" presentano i loro lati più bui, con difetti, scelte sbagliate e decisioni affrettate, ma contrariamente alle precedenti, cercano di porre rimedio e imparano da quanto accaduto.
Ed è proprio questa naturalezza, questo non essere tutto bianco e nero a consentire al lettore di immedesimarsi di più, sia con le vicende di base che con quelle personali dei protagonisti, di empatizzare e di emozionarsi con loro mano a mano che si prosegue con la lettura (ecco perché non sono entrata nei dettagli fino ad ora e non lo farò nemmeno dopo).
Altro punto importante sono i legami, anche in questo caso sempre molto naturali e realistici, sia nella resa che nello sviluppo e sia che si parli di amicizia, amore o legami familiari, senza mai scadere nella banalità o nello scontato.
Passando allo stile, vi confesso che non conoscevo Michela Di Napoli, ma il suo stile mi ha piacevolmente colpita.
La sua è una scrittura semplice ma curata, di forte impatto, in grado di catturare il lettore ed emozionarlo dall'inizio alla fine.
Le descrizioni sono buone e mai ingombranti e anche i dialoghi sono, per lo più, ben strutturati. A volte, alcuni scambi possono risultare un po' lunghi, ma mai macchinosi o pesanti e, comunque, sempre in grado di esprimere al meglio le emozioni e i sentimenti coinvolti.
Il ritmo narrativo che ne consegue è buono, con un discreto mix tra momenti lenti e veloci: le vicende sono coinvolgenti e si fatica ad abbandonare la lettura.
Se cercate un romance slice of life diverso dal solito, in grado di trattare con delicatezza, semplicità e attenzione temi molto importanti, legati anche alla salute mentale e alla rinascita personale, con personaggi veri e vicende reali, sicuramente I'LL MEND YOU fa al caso vostro.
Bonus: la componente musicale!
La musica, in questo romanzo è onnipresente e costituisce un fattore fondamentale ai fini della vicenda principale, ma anche nella vita dei singoli personaggi.
Il titolo stesso è un verso di una canzone di Ed Sheeran, anch'essa importante per la storia.
Vediamo se avete capito qual è!
Ancora grazie a Michela per questa collaborazione, sono contenta di aver letto il suo romanzo e le auguro di pubblicarne tanti altri!
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