mercoledì 9 dicembre 2020

LEI MI AVREBBE DETTO Sì di Manuel Pomaro | recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Nuovo articolo anche oggi.
E vi parlo ancora di libri!
Eccomi qui con la recensione della prima lettura di dicembre!
In questa introduzione, spero me lo concederete, devo lodarmi un pochino perchè, udite udite, per fine anno avrò terminato la mia (lunga - lunghissima) lista di richieste di lettura! *inserire festoni e coriandoli qui, grazie*
Non potete capire la soddisfazione! 
Ovviamente, mi resteranno fuori un paio di titoli, quelli più lunghi, che recupererò a gennaio, perchè voglio dedicargli la giusta attenzione.
Detto ciò, passo alla solita comunicazione di servizio: da domenica 20 a domenica 27 il blog andrà in ferie.
Bene, ora possiamo cominciare!

LEI MI AVREBBE DETTO DI Sì

Lei mi avrebbe detto sì
di Manuel Pomaro

Editore: self 
Pagine: 191
Prezzo: 7,90€ (ebook 1,20€)
Pubblicazione: 14 febbraio 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Miriam e Ascanio attraversano una crisi di coppia. La ragazza intreccia una relazione con Pablo, un cuoco che organizza cene emozionali.
Ascanio scopre il tradimento e prepara un'atroce vendetta.
Lauren sta cercando di allontanarsi da una relazione satura. Un incontro a Capodanno la indurrà a credere che ciò sarà possibile, ma gli strascichi del precedente rapporto potrebbero minare il suo tentativo di tornare ad amare.
È giusto credere che in prossimità di eventi catastrofici nascano le migliori storie d'amore?
Può una proposta di matrimonio portare allo stesso tempo gioia e disperazione?

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Per prima cosa, vorrei ringraziare Manuel Pomaro, l'autore, per avermi contattata, dandomi la possibilità di leggere il suo romanzo.


Come vi dico spesso, il romance non è esattamente uno dei miei generi preferiti e non ne leggo molti perchè, purtroppo, tendo a trovarli tutti fin troppo simili e anche un po' smielati per quelli che sono i miei gusti. Ovviamente ci sono le eccezioni e, come sapete, non mi piace precludermi la lettura di un libro solo perchè esce dalla mia confort zone (se no le eccezioni come le trovo?!) ecco perchè, nonostante tutto, ho accettato la proposta dell'autore.

Lei mi avrebbe detto sì, è sicuramente un romance, ma quella che, a mio papere è preponderante è la componenente slice of life ed è proprio questa a rendere la storia decisamente più realistica. Insomma, per quanto romanzata, è una vicenda che potrebbe succedere anche nella realtà e in cui non è difficile ritrovare qualcosa di personale.
La trama, di per sè, è abbastanza semplice e lineare: segue essenzialmente un filone narrativo, quello del protagonista, a cui si intrecciano piano piano quelli delle altre figure che gli ruotano attorno.
Non ci sono eccessivi colpi di scena, ma trattandosi di una storia di vita quotidiana, preferisco comunque non soffermarmi troppo sulla trama, per non rischaire di rovinarvi la lettura, svelandovi involontariamente particolari importanti.

Protagonista principale della vicenda è Ascanio, bresciano quasi quarantenne, che convive con Miriam, la fidanzata storica, con cui sta attraversando un periodo di crisi. 
Attorno a loro, ruotano molte altre figure secondarie ma comunque molt importanti, tra cui gli amici di lui Giacomo e Domenico, le amiche di lei, Bianca e Annalisa e le rispettive nuove frequentazioni, Pablo e Lauren.
Ognuno di questi personaggi, come vi dicevo, mano amano che si procede con la lettura, acquisisce maggiore importanza e diventa, in un certo senso, protagonista a sua volta. Anche se in maniera ridotta, infatti, ne seguiamo le vicende personali e ne conosciamo il carattere e il background. Questo consente al lettore di immedesimarsi non solo nella storia di Ascanio, ma di trovare il personaggio e il percorso di vita che più lo rappresenta.
Insomma, nonostante alcune piccole perplessità (puramente personali), devo dire che la caratterizzazione generale si è rivelata davvero ben fatta, soprattutto perchè, nel corso della vicenda sono più che percepibili il cambiamento e la crescita dei vari personaggi.
[ e se posso permettermi di fare una piccola polemichetta: questa è una cosa che molto spesso manca nei romance, ecco perchè ne leggo pochi...]

Lo stile di Manuel Pomaro mi ha subito colpito.
La sua è una scrittura molto curata ma, allo stesso tempo, semplice e di immediata comprensione, che consente al lettore di sentirsi coinvolto fin dalle prime pagine
I dialoghi sono ben strutturati e frizzanti, a tratti divertenti e simpatici, a tratti più riflessivi e seri. Anche se, in alcuni casi, potrebbero risultare poco realistici e leggermente macchinosi. Lo stesso vale per le descrizioni, che risultano chiare, non eccessivamente ingombranti e ben amalgamate, in grado di creare, nell'insieme, un buon ritmo narrativo, ma che a volte, a mio parere, si dilungano un po' troppo.

In generale, comunque, Lei mi avrebbe detto sì, si è rivelata una buona lettura, coinvolgente ed emozionante, in grado di fornire anche qualche spunto di riflessione, con un finale inaspettato (triste, ma anche carico di speranza) e ben scritto.
Se siete amanti del genere, personalmetne, ve lo consiglio: non ne resterete delusi.

Il mio voto è:
4/5


A presto!

Silvia


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