mercoledì 19 febbraio 2020

MANGA - RECAP LETTURE 1 - 5 volumi autoconclusivi |recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Questo potrebbe essere un articolo lungo...
Perché oggi, torno a parlare di manga!


Eccomi qui con il primo articolo di recap per quanto riguarda le letture manga.

In questo primo articolo, vi parlerò di cinque volumi unici che ho letto nell'ultimo periodo.
Ve ne ho già parlato su instagram (nelle storie, ad esclusione di uno), ma ci tenevo a fare un articolo riassuntivo e di spendere qualche parola in più per ciascuno di loro, perché sono tutti e cinque volumi interessanti.
Ma direi che è il caso di cominciare, perché questo si rivelerà un articolo lungo, me lo sento!

SHINO NON SA DIRE IL SUO NOME

Shino non sa dire il suo nome
di Shuzo Oshimi

Editore: planet manga - panini
Pagine: 216
Prezzo: 6,50€
Volumi: volume unico
Adattamenti: live action

Trama:
Shino-chan è una ragazza che non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome; trova il suo primo amico quando inizia le scuole superiori, ma le sue conversazioni sono sempre goffe, riesce a trovare le parole giuste sempre troppo tardi. La storia racconta la vita scolastica di una ragazza che soffre di balbuzie e di conseguente ansia nel rapportarsi con gli altri.

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Questo manga l'ho letto davvero un sacco di tempo fa e mi scuso se ve ne parlo solo ora.
Shino non sa dire il suo nome mi è stato consigliato da un amico (con cui faccio sempre grandi chiacchierate online a tema manga - allungando inevitabilmente la mia wishlist) e, lo ammetto, inizialmente ero un po' perplessa perché temevo di trovarmi a leggere l'ennesima storia in stile A silent voice (e non sto dicendo che ASV non mi sia piaciuto, anzi, ma ad un certo punto, credo, ci si debba fermare...ecco) e non avevo molta voglia di leggere altro sul tema.
Ma, questo manga è un volume unico (e questo è un punto a suo favore) e ha una trama interessante, che parla anche di ansia (e questo è un secondo punto a suo favore), quindi è finito dritto sul bancone della fumetteria.
La storia, pur trattandosi, come vi ho detto, di un volume auto-conclusivo, è ben sviluppata e tratta bene l'argomento ansia/rapporti interpersonali, soprattutto in relazione ad un effettivo problema fisico (Shino balbetta e non riesce a pronunciare il proprio nome - ma il cognome sì).
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi e la resa dei vari modi in cui i compagni si relazionano con Shino e viceversa. E mi sono un po' rispecchiata in questa ragazza timida e insicura, perché ai tempi della scuola (e anche adesso - ma meno) ero così pure io!
Lo stile grafico mi ha colpito subito (soprattutto nelle tavole in cui l'autore si concentra sulle reazioni di Shino): i volti sono molto espressivi, le ambientazioni sono ben rese e c'è grande cura nel dettaglio - cosa che spesso scarseggia nei volumi unici.
L'unica cosa che non mi ha entusiasmato è il finale, che ho trovato un po' affrettato e, a primo impatto, mi ha fatto pensare che mancasse qualcosa. Diciamo che, personalmente, avrei aggiunto qualche tavola in più...
In ogni caso, si è trattato di una lettura interessante e che offre diversi spunti di riflessione: non sarebbe una brutta idea farlo leggere nelle scuole, i ragazzini potrebbero imparare qualcosina in più sull'ansia e su chi non si sente in grado di relazionarsi con gli altri.

Il mio voto è:
3,5/5

LA VOCE DELLE STELLE

La voce delle stelle
di Makoto Shinkai 
Sahara Mizu (disegni)

Editore: starcomics
Pagine: 240
Prezzo: 5,90€
Volumi: volume unico
Adattamenti: film d'animazione

Trama:
Noboru è da sempre innamorato della compagna Mikako e, terminate le scuole medie, sogna di poter frequentare insieme a lei le superiori. Ben presto, però, scopre che la ragazza è stata selezionata per una missione spaziale ai confini della galassia per svolgere delle ricerche sugli alieni... Una volta che Mikako sarà in viaggio nello spazio, come farà Noboru a comunicare con lei? Le sue preoccupazioni e i suoi dubbi sono destinati ad aumentare in proporzione alla distanza che l'astronave della sua amata percorrerà giorno dopo giorno...

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Quante volte vi ho detto che, dopo aver visto Your Name, mi sono perdutamente innamorata di Makoto Shinkai
*non di lui, in quanto essere umano, ma del suo stile e delle sue storie*
Tante, vero?
Lo so, scusatemi, ma quando mi piace qualcosa, tendo a diventare ripetitiva...
Questo manga, però, non mi ha entusiasmato tantissimo (gomen Shinkai sensei T^T) lo devo ammettere, anche se non vorrei, credetemi.
Ma andiamo con ordine...
La prima cosa che ho notato de La voce delle stelle è stata la copertina (oltre al fatto che è un'opera di Shinkai e io voglio TUTTO quello che porta scritto sopra il suo nome) che, è vero, non ha nulla di speciale, ma mi ricordava l'acquerello e, una volta avuto il volume tra le mani, mi ha fatto piacere notare che, le pagine a colori, avessero mantenuto questo stile.
Andando avanti con la lettura, però, mi sono resa conto che, la grafica e la resa dei personaggi non mi stava dicendo nulla di preciso. Insomma, il tratto non è male, i dettagli non mancano, mi hanno colpito le ambientazioni e le tavole dedicate allo spazio ma, in generale, non ha incontrato il mio gusto...
Questo non vuol dire che il volume non mi sia piaciuto, perché la trama mi ha incuriosito ed è chiaro fin da subito che lo storytelling è opera di Shinkai, perché si ritrovano tutti quelli che sono i suoi elementi distintivi: la lontananza, i viaggi nel tempo e nello spazio, i personaggi che appartengono a mondi diversi, l'amore impossibile...
*La presenza di un paio di robottoni mi ha fatto pensare a Evangelion, nonostante questo manga non abbia nulla a che vedere con Evangelion*
Shinkai è in grado di rendere interessante e coinvolgente, anche una banalissima storia d'amore giovanile, mettendoci dentro elementi che, con l'amore non avrebbero nulla a che fare ma che, inevitabilmente, si incastrano alla perfezione.
Anche qui, il finale è un po' affrettato e gli stacchi temporali sono molto veloci, forse troppo, ma credo sia una cosa voluta per rendere al meglio l'aumentare della distanza tra i due protagonisti...
Insomma, se siete fan di Shinkai, questo volume non può mancare alla vostra piccola collezione. In caso contrario, si tratta di una lettura interessante e carina, ma non indispensabile (eh già, l'ho detto).

Il mio voto è:
3/5

LA DOTE DELLA SPOSA

La dote della sposa
di Yoko Kondo

Editore: coconino press - doku
Pagine: 184
Prezzo: 16,00€
Volumi: volume unico
Adattamenti: nessun adattamento

Trama:
Otto racconti che si ispirano alle storie e alle atmosfere di alcuni celebri otogibanashi, le antiche fiabe popolari giapponesi. Sogni premonitori, villaggi nascosti, animali parlanti e spiriti del bosco. E poi, giovani spose che offrono in dono al marito una dote molto particolare. Otto storie raccontate con incredibile freschezza e grazia; otto fiabe che riescono a raccontare la forza e la caparbietà del sentimento amoroso. Kondò Yóko accompagna il lettore in un viaggio nel tempo, in un antico Giappone in bilico tra sogno e realtà.

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Credo di avervi già accennato qualcosa riguardo la mia passione per le raccolte di racconti. Sicuramente l'ho fatto parlando di libri, ma non so se vi ho detto che è un genere che apprezzo anche quando si parla di manga. E credo di avervi anche già accennato della mia passione per il periodo Edo (il medioevo giapponese - per intenderci) in occasione di altre recensioni e forse quando vi ho parlato di Inuyasha secoli fa - ma questa, in effetti, è un'altra storia...
Tutto questo per dirvi che, appena coconino ha annunciato gli sconti del 25% (perché il volume è un po' caro, siamo onesti) e mi sono imbattuta in questo titolo, l'ho subito messo nel carrello!
La dote della sposa, è composto da otto racconti ispirati alle antiche fiabe giapponesi (gli otogibanashi) che trasportano il lettore indietro nel tempo, ma anche in un mondo fantastico pieno di figure mitologiche ed elementi del folklore, fornendo, come spesso capita con le fiabe, qualche spunto di riflessione e messaggi importanti.
Lo stile grafico di Yoko Kondo, non è tra i miei preferiti ma, come è stato per I doni di Edo e Le anime di Edo (oltretutto molto simili, sotto questo punto di vista), l'ho trovato perfetto per il tipo di storia rappresentata. 
Una cosa che mi ha colpito, oltre all'estrema linearità del tratto, è la forte presenza del bianco. La dote della sposa è bianchissimo: il nero lo troviamo solo nei dettagli e nei contorni, mentre abbiamo pochissimo grigio e una sfumatura quasi assente.
Per di più, il nero è pienissimo, in forte contrasto con il bianco della pagina, mentre il grigio è fatto con un retino (visto che su pure i termini tecnici?!) e le sfumature sono date da una serie di linee spesso sovrapposte. 
Tutto questo rende l'opera davvero particolare e accattivante.
Se cercate un manga che, oltre ad essere una raccolta di racconti, sia ben curato per quanto riguarda l'edizione e abbia un tratto particolare, vi consiglio La dote della sposa.

Il mio voto è:
4/5

HOLIDAY JUNCTION

Holiday Junction
di Keigo Shinzo

Editore: dynit - showcase
Pagine: 200
Prezzo: 16,90€
Volumi: volume unico
Adattamenti: nessun adattamento

Trama:
Sette storie slice of life che narrano la quotidianità del Giappone di oggi: giovani precari, fratelli bizzarri, bambini sotto pressione.





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Dopo aver adorato Tokyo Alien Bros. non ho potuto evitare di acquistare anche Holiday Junction, sempre dello stesso autore, per due semplici motivi: primo, lo stile di Keigo Shinzo mi piace un sacco ed è totalmente opposto a quello che mi piace di solito; secondo, è una raccolta di racconti.
Appurato ciò, entrerei nello specifico partendo dal secondo punto.
Holiday Junction è composto da sette racconti brevi e, visto il titolo, si potrebbe pensare che il tema principale sia "le vacanze" ma, in realtà, ci si trova ad affrontare i temi più disparati, passando per diversi generi e saltando spesso di palo in frasca! Ma credo che questo sia proprio il bello di questo autore, che io trovo essere in grado di raccontare qualsiasi cosa, dalla più assurda alla più comune, mettendoci sempre qualcosa di personale e senza mai cadere nella banalità.
Detto ciò, i racconti sono tutti molto carini e particolari, ma il mio preferito è e sarà sempre l'ultimo "Un anno del gatto Bun-chan": triste all'inverosimile, ma bellissimo, anche perché traspare il grande amore che Shinzo ha per i gatti (seguitelo su instagram per averne la conferma - io adoro le sue storie piene di gatti).
Passando al primo punto, come vi ho anticipato, quello di Shinzo è uno stile davvero particolare e, almeno per quanto mi riguarda, completamente diverso da quello che solitamente rientra nei miei gusti, e credo sia proprio per questo motivo che mi piace così tanto. Il suo è un tratto lineare e tondeggiante, a tratti ricco di particolari e piccoli dettagli, a tratti più abbozzato e con volti molto espressivi.
L'edizione è abbastanza cara, in effetti, quindi mi sento di consigliarvela solo se già conoscete l'autore e avete apprezzato Tokyo Alien Bros.; è anche vero che il volume è un piccolo gioiello e che la carta, quella della pagine interne ma soprattutto quella della copertina, è di ottima qualità... 
A questo punto la concluderei con un banalissimo e politically correct: lascio a voi la scelta.

Il mio voto è:
4/5

IL CONTE DI MONTECRISTO

Il conte di Montecristo
di Ena Moriyama
Alexandre Dumas (storia)

Editore: planet manga - panini
Pagine: 280
Prezzo: 7,50€
Volumi: volume unico

Trama:
Il fumetto illustrato da Ena Moriyama racconta la storia di Edmond Dantès e della sua vendetta. Un'avventura mozzafiato. Un manga in un solo volume rivolto in particolare a tutti gli appassionati di fumetti storici. Tratto da "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas.


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Il conte di Montecristo è, fin dai tempi del liceo, uno dei miei classici preferiti (e io non sono mai stata amante dei classici) e, ogni volta che in tv trasmettono la miniserie con Depardieu, mi incollo allo schermo. Quando ho visto che esisteva anche una versione manga, mi ci sono lanciata con discreto entusiasmo e grandi aspettative.
*oltretutto, nella postfazione, la Moriyama nomina proprio la miniserie con Depardieu ed è tutta felice perché l'amica le ha regalato il dvd - la stimo molto*
Come dice l'autrice stessa, trasporre un'opera così lunga e complessa come il romanzo di Dumas, non è cosa facile, soprattutto se si ha a disposizione un unico volume auto-conclusivo. Se passiamo sopra alle piccole incongruenze e omissioni che l'autrice è stata costretta a fare, direi comunque che, tutto sommato, ci troviamo davanti ad un buon lavoro.
Io ho letto di peggio, non so voi?!
Quello che più colpisce del volume, comunque, è lo stile grafico molto curato e ricco di dettagli. Ho apprezzato la resa dei personaggi (nonostante in certe tavole ci siano un po' troppe tette per i miei gusti) e l'espressività dei volti, per non parlare della copertina che è pazzesca.
Se vi piacciono le trasposizioni manga dei classici più conosciuti o, molto semplicemente, vorreste un'altra versione de Il conte di Montecristo da aggiungere alla vostra collezione, direi che avete trovato il manga giusto.

Il mio voto è:
4/5
E queste erano le mie letture manga dell'ultimo periodo!
O, per meglio dire, tutti i manga che non facevano parte di nessuna serie e di cui non vi avevo ancora parlato.
Fatemi sapere se li conoscete, se li avete letti o vorreste leggerli e cosa ne pensate!


A presto!

Silvia

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