giovedì 17 settembre 2020

LA LEGGENDA DI CASTEL MARINA di Maria Cristina Pizzuto | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi qui, anche oggi.
Questa volta, però, vi parlo di libri!
Ebbene sì, quest'oggi vi parlo di un libro che ho letto io ed è pure una lettura fatta a settembre!
*potete urlare al miracolo e chiedervi quanto durerà, non mi offendo*
In ogni caso, pur essendo in piena fase di recupero, vorrei lo stesso fare la mia solita premessa, per chi capitasse da queste parti per la prima volta (non voglio darvi una brutta impressione, di solito sono abbastanza brava con l'organizzazione): i miei orari a lavoro non sono sempre gli stessi e tendono ad essere piuttosto variabili, questo non mi permette di organizzarmi mensilmente e mi costringe a variare il planning del blog di settimana in settimana. Di conseguenza non riesco ad essere costante come lo scorso anno.
Vi chiedo ancora un po' di pazienza, le cose presto miglioreranno (anche se le ferie le vedrò a Natale...).
Bene, comunicazioni fatte, possiamo cominciare!

LA LEGGENDA DI CASTEL MARINA

La leggenda di Castel Marina 
- I fiori di Elisabetta -
di Maria Cristina Pizzuto

Editore: PubMe - Policromia
Pagine: 49
Prezzo: 10,00€ (ebook 1,99€)
Pubblicazione: 4 giugno 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
La giornalista Elena viene incaricata di scrivere un articolo sulle vicissitudini di Castel Marina e di un ipotetico fantasma che porta vendetta e dolore ai clienti dell’albergo che domina il piccolo borgo.
In quelle settimane Elena vivrà l’angoscia e gli incubi di Nirak, che la perseguiterà facendole rasentare la pazzia, portandola verso l’oblio e la morte della sua anima. Solo l’essenza protettiva dello spirito di Elisabetta permetterà ad Elena di ritrovare la lucidità persa e riprendere in mano la sua vita, fronteggiando una volta per tutte il malefico spirito del signor Nirak.

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Per prima cosa, ringrazio Emanuelacuratrice della collana Policromia di PubMe per avermi contattata nuovamente, proponendomi la lettura di questo libro.
Vi ricordo l'articolo dove lo segnalo - qui - e vi lascio, prima di cominciare, una piccola presentazione della collana.

La collana Policromia, in collaborazione con PubMe, ha come obiettivo la promozione e la pubblicazione di quei libri che sono una voce fuori dal coro, non si fermano alle apparenze e cercano di raccontare qualcosa di importante al lettore.


Piccola premessa: oltre ad essere un romanzo molto breve, si tratta anche del secondo volume di una trilogia (sperando di averli letti nell'ordine giusto)  quindi, la mia recensione potrebbe risultare un po' "sommaria" - per così dire - ma lo faccio solo per non rovinarvi la lettura.

Avendo già letto il primo volume di questa serie (ve ne parlo qui) e avendo già letto anche altre opere dell'autrice (ve ne parlo qui e qui), quando mi è stato proposto di scegliere quale, tra le nuove uscite di Policromia, ricevere per una recensione, non ho avuto dubbi: ho richiesto subito La leggenda di Castel Marina.
Ora, lo devo ammettere, in un primo momento, mi sono detta che forse avrei fatto meglio a rileggere il primo volume, perché temevo di non ricordare la storia (tenete presente che l'ho letto  più di un anno fa). Dopo le prime pagine, però, mi sono dovuta ricredere e mi sono resa conto che, non solo io mi ricordavo la storia, ma anche che La leggenda di Castel Marina è strutturato in modo che, anche chi ha letto il primo volume un po' di tempo fa, possa recuperare dettagli che potrebbero essere stati dimenticati.
Ammetto anche che, come spesso capita in circostanza simili, non posso entrare troppo nei particolari della trama perché, così facendo, vi rovinerei la lettura di ben due romanzi e non sarebbe giusto.
In ogni caso, la storia de La leggenda di Castel Marina, seppur sviluppata in poche pagine, ha una trama ben strutturata e riesce a coinvolgere il lettore e a tenerlo col fiato sospeso, oltre che ad emozionarlo.

Protagonista della vicenda è Elena, giornalista che viene mandata a Castel Marina per "indagare" sul mistero che avvolge delle strane apparizione al castello che ora è diventato un albergo.
Oltre a lei, ovviamente, abbiamo anche alcune figure che ritornano dal primo romanzo e che, nuovamente, giocano un ruolo importante ai fini della vicenda.

In generale, la caratterizzazione mi è sembrata buona, sia per la protagonista che per gli altri personaggi, che risultano sempre facilmente identificabili.

Conoscevo già lo stile di Maria Cristina Pizzuto e quindi sapevo che mi sarei trovata ad apprezzare nuovamente la sua scrittura molto curata, fatta di termini semplici e complessi allo stesso tempo e con una grande cura verso la resa delle emozioni.
Come vi dicevo anche in occasione della recensione di Il sacrificio di Castel Marina, l'unica cosa che, ancora, non mi convince sono le descrizioni che, in alcuni casi, tendono ad essere un po' ingombranti e finiscono per rallentare il ritmo narrativo.
Diciamo che, se non stessimo parlando di un romanzo che conta meno di 100 pagine, questa mia perplessità non sarebbe nemmeno necessario riportarla, perché non avrebbe nessuna rilevanza.

In conclusione, comunque, La leggenda di Castel Marina, si è rivelata una lettura molto carina e mi ha fatto piacere poter leggere ancora di questa autrice. Spero anche di poter recuperare altro di suo, tra cui, ovviamente, l'ultimo romanzo della serie, perché sarei curiosa di scoprire come va a finire e anche perché, lasciatemelo dire, il finale de La leggenda di Castel Marina lascia non poche cose in sospeso.

Il mio voto è:
3,5/5

A presto!

Silvia

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