Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi qui con un nuovo articolo.
Oggi vi parlo di manga!
Nuova serie, nuova recensione a tema manga tutta per voi!
Come sempre, vi ricordo che vi parlerò di manga principalmente su instagram, fatta eccezione per le serie - o mini serie - complete di cui leggerò tutti i volumi.
I manga autoconclusivi ed eventuali volumi sparsi, verranno recensiti esclusivamente su instagram (e su facebook - diciamo che l’album è in fase di lavorazione).
Ma ora, credo sia il caso di lasciarvi alla recensione vera e propria!
MY LITTLE MONSTER
My Little Monster
di Robico
Titolo originale: となりの怪物くん - Tonari no Kaibutsu-kun
Storia: Robico
Disegni: Robico
Editore: GP manga
Volumi: 13
Stato: completa
Anno: 2008/2013
Genere: Sentimentale, Commedia, Scolastico
Classificazione: Shoujo
Altro: nel 2012 è stata realizzata una serie anime da 13 episodo + 1 OAV
Trama:
Shizuku Mizutani è una liceale che nella vita pensa solo a studiare. Ma a volte il destino ci mette lo zampino e, complici dei documenti da consegnare, ecco che entra in scena Haru Yoshida, un compagno di classe molto misterioso che sembra nascondere un segreto. Una parola tira l'altra e tra i due comincia a formarsi una specie di amicizia, tuttavia il ragazzo mette tutto a soqquadro quando si dichiara improvvisamente.
Prima di cominciare ho due cose da dire in super velocità!
1 - Questa serie manga l’ho letta a luglio…sì, avete letto bene, c’è proprio scritto luglio.
Sono leggermente in ritardo ma, a mia discolpa, dico che in quel periodo ero in ferie e che pur essendomi appuntata la recensione, non ho mai avuto modo di rielaborarla e correggerla, perciò eccomi qui a novembre inoltrato.
2 - Per questa lettura devo ringraziare la mia super collega Wanessa che mi ha prestato tutti i 13 volumi in blocco, lasciandomeli anche per più del necessario perché la mia voglia di leggere quest’estate era pari a zero.
Avevo già visto l’anime un sacco di anni fa e non mi era dispiaciuto ma, sapendo del fallimento della casa editrice, avevo un po’ (tanto) perso le speranze per quanto riguardava il manga, almeno finché non l’ho scorto nella libreria di Wanessa. Inutile dire che, al nostro primo scambio manga, ne ho approfittato subito!
Bene, detto ciò, possiamo cominciare!
Come vi dicevo, ho visto l’anime diversi anni fa (vorrei dire quasi una decina, ma non ne sono così sicura) e, pur non avendo mai considerato lo shoujo scolastico uno dei miei generi preferiti, l’avevo apprezzato parecchio, al punto che me ne ricordavo ancora la trama - a grandi linee.
Se non ho capito male, dovrebbe esistere anche un drama o live action, ma ancora non ho avuto modo né di verificare, né -nel caso - di guardarlo: vedremo se lo farò più avanti (per completezza dovrei recuperare il tutto entro la fine dall’anno, ma non assicuro nulla).
Basandomi su quello che ricordavo, devo dire che la trasposizione animata era piuttosto fedele alla sua precedente versione cartacea, quindi non ho avuto poi queste grandi difficoltà di lettura - il mio unico problema è sempre stato il lavoro, diciamocelo…
Ma torniamo a noi e lasciamo stare le lamentele del caso!
La trama di MY LITTLE MONSTER, come ogni shoujo scolastico che si rispetti, non è particolarmente complessa, ma risulta comunque abbastanza articolata e in grado di prendere in considerazione e rendere importanti e degne di nota, anche le storie dei personaggi secondari e non solo quelle dei protagonisti.
Come spesso accade in questi casi, la storia tende a prendere delle pieghe leggermente assurde e abbastanza inverosimili, ma nonostante questo, vengono comunque trattati argomenti più seri e temi importanti, e il tutto viene fatto in maniera molto curata e senza mai cadere (troppo) nella banalità e nel cliché.
Il modo in cui si sviluppa il rapporto tra i protagonisti e, di conseguenza, anche quello che essi hanno con gli altri personaggi, è molto particolare ma, allo stesso tempo, ha un suo senso preciso e, in tutta onestà, non mi è dispiaciuto.
C’é qualche punto che mi ha fatto un po’ alzare gli occhi al cielo, ma credo di poter affermare con discreta certezza di aver letto molto di peggio.
Non mi soffermo troppo sulla trama perché, pur essendo tutto sommato priva di eccessivi colpi di scena, non vorrei rischiare di svelare qualcosa di troppo e rischiare quindi di rovinare la lettura (o la visione) a chi, come me fino a poco fa, ancora non aveva avuto modo di recuperare i volumi (o gli episodi dell’anime che, ripeto, è abbastanza corrispondente).
Protagonisti principali, sono Shizuku e Haru, entrambi ben caratterizzati, nonostante non manchino i classici stereotipi caratteristici del genere.
Anche le figure secondarie sono ben rese e hanno un proprio background e una propria linea narrativa.
Ho apprezzato molto la caratterizzazione generale, perché, nonostante i cliché, la mangaka è riuscita a creare dei personaggi in cui non si fatica ad identificarsi e per cui si simpatizza e ci si emoziona molto facilmente.
Lo stile di Robico mi è piaciuto!
Il tratto è lineare e delicato, ma ricco di dettagli. Ho apprezzato l’espressività dei personaggi, la cura messa nella resa dell’abbigliamento e delle ambientazioni. Così come mi è piaciuto l’uso del nero, presente ma mai in maniera eccessiva, e della scala di grigi che, assieme proprio allo scarso uso del nero, contribuisce a creare un’atmosfera delicata e dolce.
Forse non sará tra i miei preferiti, ma comunque ha molti punti a suo favore.
Era tanto che non leggevo uno shoujo (ormai anche voi avrete capito che leggo un po’di tutto ma che vado a momenti e che il mio momento attuale é quello del BL…ooops!), soprattutto scolastico e che comprendesse più di 3/4 volumi, e devo dire che MY LITTLE MONSTER si è rivelato una piccola sorpresa!
Sicuramente si è trattato di una lettura perfetta per staccare un po’da altri libri/manga più impegnati ma che, allo stesso tempo, sa trasportare il lettore nel groviglio di emozioni tipiche del primo amore, se non dell’adolescenza stessa.
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