giovedì 17 novembre 2022

Manga - ESCAPE JOURNEY di Ogeretsu Tanaka | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi con un nuovo articolo anche oggi.
Anche questa volta vi parlo di manga!
Nuova mini serie, nuova recensione a tema manga tutta per voi!
Come sempre, vi ricordo che vi parlerò di manga principalmente su instagram, fatta eccezione per le serie - o mini serie - complete di cui leggerò tutti i volumi.
I manga autoconclusivi ed eventuali volumi sparsi, verranno recensiti esclusivamente su instagram (e su facebook - diciamo che l’album é in fase di lavorazione).
Ma ora, credo sia il caso di lasciarvi alla recensione vera e propria!

ESCAPE JOURNEY

Escape Journey
di Ogeretsu Tanaka

Titolo originale: Escape Journey
Storia: Ogeretsu Tanaka
Disegni: Ogeretsu Tanaka
Editore: Jpop
Volumi: 3
Stato: completa
Anno: 2015/2019
Genere: Sentimentale, Drammatico, Smut
Classificazione: Boys Love


Trama:
All'università, Naoto rivede il suo ex fidanzato con cui aveva rotto perché il loro rapporto era basato solo sul piano fisico. Per questo motivo, Naoto ha portato avanti questo vecchio risentimento, ma poco a poco il suo cuore sta cominciando a perdonare Taichi, il quale è davvero cresciuto dai tempi del liceo... Nel frattempo, la loro amica Fumi sembra essersi innamorata di Taichi; cosa deciderà di fare Naoto, quali sentimenti prova in realtà per il suo amico?
Premessa velocissima: anche per questa lettura devo ringraziare la mia super collega Wanessa, che mi ha prestato questi volumi che mi incuriosivano da un pochino ma che non avevo mai avuto l'imput di comprare.
Come per My Little Monster, anche qui vi beccate la recensione di recupero, perchè questa mini serie l'ho letta a settembre...
Bene, possiamo cominciare!

Il mio rapporto con Ogeretsu Tanaka, come forse ho già accennato in altre recensioni di sue opere, è decisamente particolare: adoro il suo stile e ci sono determinate "cose" - e ci siamo capiti - che apprezzo solo se disegnate da lei ma, allo stesso tempo, in alcuni casi, ho avuto delle difficoltà ad accettare alcuni elementi della storia.

La Tanaka ha questa assurda capacità di far sembrare tutto carino e coccoloso (per quanto determinate scene possano esserlo), ti fa credere che vada tutto bene, che tutte le peripezie siano finite e poi BOOM! ti tira una mazzata di quelle che ti traumatizzano a vita e che ti fanno esclamare un sanissimo " Ma porca miseria, sensei! io credevo che ci fosse finalmente una gioia! Lasciami le mie piccole illusioni, una volta ogni tanto!" (confidenza livello 3000 - ovviamente).
Insomma, con la Tanaka speri sempre di trovare un po' di gioia - anche qualcosa di piccolo piccolo - nell'opera successiva, ma lei ti dice ciccia e ti prende a sprangate i sentimenti ogni volta...

Forse, in questa serie, il "problema" si presenta un po' meno, perchè alla fine, tra un momento di disperazione e l'altro, c'è un lieto fine, ma comunque c'è e, credetemi, ve ne accorgerete subito che sarà così!
Nella mia personale ottica (ottica da poco esperta - forse - in ambito di BL) la Tanaka è la regina dell' angst (sempre per la storia delle mazzate di cui sopra) e non credo che riuscirete mai a farmi pensare diversamente.

Ma torniamo a noi, perchè come al mio solito, sto un pochino divagando...

Quando ESCAPE JOURNEY è uscito, lo confesso, non ero molto convinta.
All'epoca non avevo ancora letto nulla della Tanaka ed ero abbastanza sicura che non rientrasse nei miei gusti in fatto di BL.
A distanza di tempo, mi sono ricreduta ma, per tutta una serie di motivi, non ho più recuperato questa mini serie, finché - come vi dicevo nell'intro - la mia collega Wanessa (che ne sa decisamente più di me in fatto di BL) ha deciso di prestarmela.
Ci ho messo una vita a decidermi, perchè per la Tanaka mi serve il mood giusto anche nell'approccio alla lettura, ma alla fine ce l'ho fatta e li ho letti tutti e tre in un giorno!

Rispetto a "THE PROPER WAY TO WRITE LOVE" e "LOVE WHISPER EVEN IN THE RUSTED NIGHT", a mio modesto parere, la storia di ESCAPE JOURNEY è leggermente più soft e dalle tinte un po' meno tossiche.
Inutile dire che i nostri protagonisti hanno i loro problemi personali che, inevitabilmente, si ripercuotono sulla loro relazione ma, almeno in questo caso, mi sono sembrati più riconducibili a quella che è la vita di tutti i giorni e quindi più comprensibili agli occhi del lettore.

Protagonisti di ESCAPE JOURNEY sono Naoto e Taichi, studenti universitari alla stessa facoltà, che si reincontrano dopo anni grazie a degli amici in comune.
Naoto e Taichi, ai tempi del liceo, hanno avuto una sorta di relazione partita come una forte amicizia, sfociata all'improvviso in qualcosa di più. Altrettanto all'improvviso, però, tutto finisce e i due si separano fino all'inizio, appunto, dell'università quando la storia sembra ripetersi e i sentimenti di entrambi tornano a galla.
Con essi riemergono anche i dubbi e le incertezze, le insicurezze personali, le paure tipiche sia di chi ancora non ha chiara la propria sessualità figuriamoci i propri sentimenti (vero Naoto?!), sia di chi ha abbastanza chiare entrambe le cose, ma ha molta paura ad esprimersi (vero Taichi?!).

Insomma, come sempre quando si tratta della sensei, ci troviamo davanti a personaggi dalle grandi sfaccettature, ben caratterizzati e molto umani, con pregi e difetti, forse con qualche piccolo stereotipo qui e lì, ma mai resi in maniera ridicola.
Anche in generale la caratterizzazione non mi è dispiaciuta, ma c'è da dire che, in ESCAPE JOURNEY, le figure secondarie sono abbastanza secondarie e si muovono nelle retrovie anche quando svolgono un ruolo leggermente più importante.

Sullo stile di Ogeretsu Tanaka non mi dilungo troppo, perchè potrei parlarne per ore.
Già in precedenza vi ho detto quanto apprezzi il suo tratto, soprattutto quando si tratta delle mani o dell'espressività dei volti.
Il suo è uno stile lineare ma ricco di particolari, dove mai nulla è lasciato al caso.
Mi piace molto l'uso che fa del nero, mai ingombrante ma anzi sempre in grado di conferire grande drammaticità alle scene, sempre in perfetta contrapposizione al bianco, più preponderante e che fa da padrone, rendendo il tutto più delicato.

Apriamo la parentesi "scene esplicite": ci sono!
La sensei si è sbizzarrita, lasciatemelo dire e, per quanto siano decisamente esplicite, sono sempre ben contestualizzate, non sono mai buttate lì a caso e hanno sempre un lo senso preciso, anzi potremmo - in alcuni casi - considerarle anche importanti ai fini della trama.
Visti alcuni particolari della storia, però, vi dirò che, tutto sommato, potevano anche non esserci e lo so che ho detto una cosa diversa una riga più su, ma cerco di spiegarmi meglio: nonostante determinate situazioni siano ben contestualizzate e naturale conseguenza dello svolgersi degli eventi, vista l'importanza che hanno i sentimenti in questi volumi, le scene esplicite sono, a parere mio, un di più apprezzato ma non necessario.
Vi avviso: la censura c'è ma è come se non ci fosse - l'ho detto!


Il mio voto è:
4/5

A presto!

Silvia

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