sabato 28 dicembre 2019

I figli di Cardea di Alessio Del Debbio | recensione|

Buon giorno mie piccole volpi!
Comincia la pubblicazione doppia.
Questa mattina vi parlo di libri.
Per prima cosa, anche se in ritardo di qualche giorno:

Buon Natale!

Avete passato bene le feste? Avete ricevuto qualche bel libretto (o qualche manga) da Babbo Natale? Ma soprattutto, avete mangiato? Perché la zia Silvia si preoccupa, eh! *lo so, lo so, fate finta di nulla*
Bene! Ed ora veniamo a noi: da oggi (28/12) fino a fine mese (31/12) troverete due articoli al giorno ad aspettarvi - uno la mattina e uno il pomeriggio - perché vorrei concludere il 2019 in pari e perché:

Dal 1/1 al 6/1 il blog va in ferie e ci rivediamo il 7/1!

Quindi non voglio troppi arretrati per il 2020, in modo da poter cominciare il nuovo anno con una parvenza di tranquillità.
Fatti tutti gli annunci, direi di passare alla recensione, che forse vi interessa di più.
I figli di Cardea
- ulfhednar war II -
di Alessio Del Debbio

Editore: il Ciliegio
Pagine: 415
Prezzo: 19,50€
Pubblicazione: 9 maggio 2018
Link all'acquisto: cartaceo

Trama:
Dopo lo scontro alla Grande Quercia, gli ulfhednar del Vello d'Argento sono senza un Alfa e temono attacchi da parte dei Figli di Cardea. Daniel cerca di addestrare i nuovi membri del branco, la Dottoressa è tormentata dai fantasmi del suo passato, Dominic, infine, medita vendetta, incolpando Ascanio e Daniel della morte di sua madre. Quando un nuovo branco invade l'Appennino, i Figli di Cardea decidono di sferrare l'attacco finale, per cancellare lupi e stregoni dalla penisola. Nel frattempo, Ascanio è scomparso... "I figli di Cardea" e il secondo capitolo della trilogia "Ulfhednar War", iniziata con "La guerra dei lupi".

Questo libro è stata una delle ultime letture di novembre, nonché il primissimo acquisto fatto a Lucca quest'anno. Non era una lettura prevista, per lo meno non nell'immediato (onestamente pensavo di iniziarci il 2020...), ma poi, mi sono trovata in un momento di stallo con un altro libro e mi serviva qualcosa che sapevo mi sarebbe piaciuto.

Prima di cominciare, vi lascio il link alla recensione del primo volume della saga: LA GUERRA DEI LUPI.

Per prima cosa, trattandosi del secondo volume di una trilogia, non potrò dilungarmi troppo sulla trama, perché la storia riprende esattamente dove l'avevamo lasciata ne La guerra dei lupi e sarebbe uno spoiler dietro l'altro, nonché un gran peccato, perché vi toglierei il piacere della lettura.
Vi posso dire, però, che, come per il volume precedente, ho molto apprezzato il modo in cui sono stati resi i salti temporali e i cambi di ambientazione.
Anche in questo caso, infatti, passato e presente si intrecciano, permettendo al lettore di comprendere molti particolari della vicenda che, altrimenti gli sarebbero sconosciuti e di conoscere meglio i personaggi.

Protagonisti delle vicenda sono, nuovamente, Ascanio, Daniel e tutti i loro amici, che già abbiamo incontrato nel primo romanzo, che abbiamo imparato a conoscere e che, grazie anche ad alcuni flashback (come vi dicevo qui sopra) conosceremo ancora meglio.
Inutile dire che, Ascanio e Daniel, mi sono piaciuti anche di più ne I figli di Cardea, perché si percepisce la crescita del personaggio, ma soprattutto l'umanità che li contraddistingue (pur essendo un uomolupo e uno stregone), visto che non sono immuni agli errori e alle scelte sbagliate.
Lo stesso vale anche per tutti gli altri, la Dottoressa, Bianca, Gigi, Aurora, che tornano anche in questa avventura e di cui, pagina dopo pagina, scopriamo dettagli nuovi su quella che è la loro vita, sia ora che in passato. Mi vedo costretta a confermare la mia preferenza per la Dottoressa (e finalmente ho scoperto come si chiama! Ma non ve lo dico) perché più leggo di lei e più mi sta simpatica, non posso farci nulla.
Ne I figli di Cardea, più che ne La guerra dei lupi, è davvero difficile distinguere tra figure principali e secondarie, perché ognuno dei personaggi gioca un ruolo fondamentale ai fini della vicenda, diventandone, anche se solo per breve tempo, protagonista a tutti gli effetti.
La caratterizzazione, quindi, risulta sempre ben fatta.

Mi ripeterò, lo so, ma lo stile di Alessio Del Debbio mi ha subito colpito per la scrittura curata ma mai pesante, con descrizioni che non interrompono mai il ritmo di lettura e dialoghi accattivanti e ben resi.

Insomma, un fantasy tutto italiano e scritto davvero bene, che vi consiglio assolutamente di recuperare, perché non ve ne pentirete.

Il mio voto è:
4,5/5

Mi scuso per la recensione molto breve, ma sarebbe stato impossibile scrivere qualcosa di più lungo, senza farvi spoiler di qualsiasi tipo.


Alla prossima recensione!

Silvia

2 commenti: