sabato 15 luglio 2017

#39 Cosa penso di: Il risveglio di Samael | recensione |

Seconda lettura di luglio!
Con questo libro partecipo alla sfida di lettura di LSP - Le Parole segrete. Il tema di luglio era: un libro non ancora letto di un autore che ami.
E siccome io sono sempre indietro con i libri di Licia Troisi, ho pensato fosse il caso di recuperare.


Il risveglio di Samael (Pandora 2)
di Licia Troisi.

Editore: Mondadori
Pagine: 381
Prezzo: 13,00€ (ebook 4,99€)

Trama:

Mashbir, il primo dei sei Angeli della Morte liberati da Pandora, è stato rinchiuso nell'antico scrigno egizio in cui da secoli era confinato. Ma altri cinque demoni si aggirano per le strade di Roma, sotto sembianze umane. La loro identità è avvolta nel mistero, tranne quella di Samael, il più oscuro e potente, che si è impossessato di un ragazzo su cui nessuno avrebbe mai scommesso, ma che dimostrerà cuore e coraggio. Pandora può contare solo su di lui, l'alleato che da un istante all'altro potrebbe trasformarsi in un demone, per trovare le creature maligne e restituirle alla loro dimensione. E mentre le ricerche sembrano a un punto morto, alcuni bambini cominciano misteriosamente a sparire. I loro occhi sono rossi come braci e una musica ammaliante guida i loro passi verso il nascondiglio di Mashhit, il demone che si nutre delle loro anime innocenti.



Ho letto moltissime critiche riferite a questa serie, vorrei non dire nulla, perché mi rendo conto che è questione di gusti ma...
Ho letto che questa serie è stata definita noiosa e scritta male. Ora, io non dovrei parlare, perché Licia è la mia autrice italiana preferita, ma voglio lo stesso dire qualcosa.
Posso capire che non si può piacere a tutti e che ognuno ha i suoi gusti, ma non capisco perché se Licia Troisi non vi piace, vi ostinate a comprare i libri per poi criticarli. Non sarebbe più semplice leggere altro, e tanti saluti?
In quanto al noiosa, beh, voi l'avete letto il finale? Perché quello si chiama colpo di scena!
Bene, ora torno alla recensione quella vera, perdonatemi il momento da fan.

Il risveglio di Samael è il secondo volume della saga di Pandora.
In questo libro troviamo Pam, ancora invisibile e con i poteri di Apriporta, e Sam, che porta dentro di sé lo spirito di Samael, alle prese con la cattura degli Angeli della Morte.
Le ricerche sembrano non avere successo, finché delle strane sparizioni di bambini non attirano l'attenzione del gruppo. Potrebbe trattarsi di Mashhit, l'Angelo che si impossessa dei bambini.
Comincia quindi la disperata ricerca di un modo per salvare le tante vite innocenti che Mashhit ha catturato.
Purtroppo però Eugenio è stato cacciato dal suo laboratorio; Lia, la ninja, sembra non voler dare tregua a Sam e Pam; e Sam sente sempre più potente in lui il potere di Samael.
Da dove viene la Medium S.p.A., la compagnia che vuole a tutti i costi sovvenzionare Eugenio? Cosa cercano veramente le Funambole, le ninja con poteri soprannaturali? Riusciranno Sam e Pam a salvare i bambini? E di chi si è impossessato Mashhit?

Trattandosi del secondo volume della serie, cercherò di non farvi troppi spoiler, in modo che possiate godervi la lettura di entrambi i volumi (e del terzo che è uscito da poco).
Protagonista principale della vicenda è Pandora, detta Pam, che scopre di avere i poteri dell'Apriporta. Il suo compito è catturare gli Angeli della Morte che lei stessa ha, involontariamente, liberato. Conseguenza di questa acquisizione di poteri è la totale invisibilità, fatta eccezione per Sam, lui è l'unico che può vederla.
Sam, coetaneo di Pam, è l'altro protagonista della vicenda, dentro di lui si annida Samael, l'Angelo della Morte più potente e pericoloso, quello che gli altri considerano il loro Signore.
I due ragazzi sono aiutati da Eugenio e Mara, due studiosi all'università di Roma che si interessano di sovrannaturale.
Ho già parlato dei personaggi nella mia recensione di Pandora, quindi cercherò di non dilungarmi troppo.
Vi dirò che, come è stato per il primo volume, ho apprezzato tantissimo il personaggio di Pam, perché è una ragazza forte, tosta, che cerca di fare sempre del suo meglio, nonostante a volte abbia la tendenza ad abbattersi. In questo libro Pam inizia a maturare, a capire quali sono i lati del suo carattere da smussare e cerca di instaurare un rapporto più civile con Sam, anche se non sempre ci riesce. In tal proposito non posso non parlarvi di Sam, perché nel corso della vicenda mi sono affezionata molto a lui e lo trovo davvero simpatico. Secondo me è un ottimo personaggio!

La foto non c'entra ma mi sembrava potesse starci.
Come vi accennavo qui sopra, l'intera vicenda si svolge a Roma, in luoghi che, per chi è della zona, sono facilmente riconoscibili.
Persino io, che sono stata a Roma anni e anni fa, sono riuscita a riconoscere alcune ambientazioni, per lo meno quelle più "famose".

I luoghi sono spesso fondamentali alla narrazione, ma le descrizioni non prendono mai il sopravvento sulla trama.
Il risveglio di Smael è, infatti, una lettura scorrevole e ricca di colpi di scena, nonostante si tratti di un volume che si potrebbe definire di passaggio.

Trattandosi della mia autrice preferita, non posso che apprezzare lo stile di Licia.
La sua è una scrittura semplice, ma non banale o scontata; ha uno stile scorrevole, adatto anche ai più grandi ( perché Pandora è un 13+ ), che sa catturare il lettore dalla prima all'ultima pagina. Personalmente non ho mai avuto difficoltà nella lettura dei suoi libri, anzi ad ogni volume mi appassionavo sempre più alla trama e così è stato anche per questa saga.
L'ho già detto nella mia recensione del primo volume, lo so, però ho trovato davvero molto interessante il modo in cui il tema del vaso di Pandora sia stato rivisitato in chiave moderna.

Vorrei spendere due parole anche per la parte visiva del volume.
Parliamo della copertina che è qualcosa di meraviglioso e che, se possibile, mi piace anche più di quella del primo volume (la prima immagine che vedete in alto). Si tratta di un'illustrazione di Antonio de Luca, lo stesso che ha realizzato l'immagine qui sopra.
Lo stile è stupendo e curatissimo nei dettagli, tanto che alcuni particolari si notano solo dopo un'attenta osservazione (almeno per me è stato così), come ad esempio le ombre dei bambini o quella della cupola di San Pietro, simbolo di Roma.

Insomma, al di là della polemica iniziale, vi dirò che a me questa saga piace moltissimo e che certamente prenderò anche il terzo volume (non appena uscirà in flessibile).
La mia è stata una lettura scorrevole, che mi ha appassionato fino alla fine, lasciandomi senza fiato una volta arrivata all'epilogo e con la voglia di saperne di più.

Mi sento di consigliare questa saga a chi si sta approcciando all'urban fantasy (perchè più urban dell'Urbe per eccellenza non c'è), a chi apprezza la mitologia e le sue rivisitazioni e, in generale, agli amanti del genere.

Il mio voto è:
✰✰✰✰✰
5/5

Alla prossima!

Silvia

3 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, Licia Troisi è indubbiamente una brava scrittrice, nello stile e nelle storie che sa ben raccontare, attirando l'attenzione del lettore. Ultimamente non ho letto i suoi romanzi, ma ho un bel ricordo delle sue prime saghe del Mondo Sommerso. 😃 Complimenti per il blog, molto simpatico e interessante, e per questo mi sono appena iscritto. Se ti va di fare un salto nel mio: babbinimarco.blog sarai la benvenuta. 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per esserti iscritto, ho ricambiato volentieri!
      Per quanto riguarda i libri di Licia, ammetto che gli ultimi mancano anche a me...conto di recuperare un po' di letture con il nuovo anno, in modo da mettermi in pari per bene!

      Elimina