martedì 14 novembre 2023

DOCUFILM - J-Hope in the box + Suga: road to D-Day | recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Scusate l’assenza…
Oggi torno con una combo di DocuFilm!

Come sapete, mi trovo sempre un po’ in difficoltà a recensire reality, docuserie e docufilm.
Nel caso dei due presi in questione, li ho visti a poca distanza uno dall’altro, quindi le recensioni sono abbastanza brevi e, oserei dire, quasi collegate.
Ecco perché ho deciso di farne un articolo unico.
Nuovamente si tratta di pareri che avete già letto -  se mi seguite su instagram - perché, anche questo articolo fa parte di quel famoso recupero iniziato un po’ di tempo fa, che mi serve per dare un minimo di continuità anche al blog (oltre che al feed di instagram).
Detto questo, possiamo cominciare!


J-HOPE IN THE BOX + SUGA: ROAD TO D-DAY


J-Hope in the box
Anno: 2023
Genere: DocuFilm, Musicale
Episodi: 1
Stato: Conclusa
Provenienza: Sud Corea
Network: Disney +

Trama:
Il documentario segue il dietro le quinte che ha portato alla realizzazione del primo album da solista della star dei BTS J-Hope.

Suga: Road to D-Day
Anno: 2023
Genere: DocuFilm, Musicale
Episodi: 1
Stato: Conclusa
Provenienza: Sud Corea
Network: Disney +

Trama:
SUGA, del gruppo di fama mondiale BTS, lavora a un nuovo album. Intraprendendo un viaggio alla ricerca della sua storia da raccontare attraverso la musica, si confronta con artisti di varie città del mondo.



SUGA: ROAD TO D-DAY

Le recensioni dei docufilm e delle docuserie, ve lo premetto, non le so fare, perché non so mai cosa scrivere. 

In fin dei conti si sta parlando della vita reale di persone reali che sì, sono famose e fanno parte del mondo dello spettacolo, ma pur sempre esseri umani restano, e questo mi mette sempre un po’ in difficoltà, quindi abbiate pazienza se questa recensione vi sembrerà un po’ strana, rispetto al solito.

Ormai credo vi sarete accorti che, di recente, sono in fissa con i BTS - lo so che non serviva ribadirlo - quindi credo sia altrettanto inutile dirvi che, quando è uscito il docufilm su Suga ( che, per precisarlo, è il mio bias wracker - come dicono quelli veri - ma potrebbe essere anche il mio spirit animal - perché Yoongi sono io, poco da fare) su Disney +, l’ho messo in lista in tempo zero!
Ci ho messo un po’ a vederlo, perché mi serviva il momento giusto e volevo prima conoscere bene le canzoni, per seguirne meglio la creazione.
Perché ROAD TO D-DAY parla principalmente del processo creativo e non solo alla base della nascita proprio di D-Day, il solo album di AgustD, a.k.a. Suga dei BTS, a.k.a. Min Yoongi.

Come sapete, non me ne intendo molto di musica in senso stretto.
Non so praticamente nulla di quello che c’è prima dell’uscita dell’album, di cosa comportano la produzione e la creazione stessa dei brani.
Questo docufilm ci porta a scoprire proprio tutto questo, mettendo in evidenza come, molto spesso, dietro ad un album di neanche 1 ora, ci siano mesi, se non anni di lavoro.

Essendo Yoongi il mio preferito e rispecchiandomi in molti dei suoi modi di fare ( pur essendo consapevole che ci viene mostrato forse un 20% di quella che è la realtà) ho davvero apprezzato la visione di questo docufilm.
Non solo è stato bello dal punto di vista della fan, che inevitabilmente vorrebbe saperne sempre di più sui propri artisti preferiti (direi che per definirli “idoli” ormai sono troppo grande), ma è stato anche parecchio interessante dal punto di vista tecnico, perché da appassionata di musica, è sempre molto entusiasmante vedere cosa succede “dietro le quinte” di questo mondo così ampio e sfaccettato - e mi riferisco alla musica in generale, ma anche a quello che è il mondo degli idol.

E qui ci ricolleghiamo al fatto che, nella maggior parte dei casi, ci viene mostrata solo una piccola parte di quella che è la “vera” vita degli idol, in questo caso anche delle persone che fanno parte del mondo dello spettacolo in generale.

Mi è piaciuto molto questo docufilm, anche per come è stato reso il montaggio, inserendo uno spezzone di esibizione prima o dopo la parte in cui veniva mostrata proprio la nascita di quel testo o di quella melodia, o ancora di come si è arrivati alla tal collaborazione.
Molto probabilmente me lo riguarderò per “capirlo” meglio.

Sono molto curiosa di recuperare anche il docufilm su J-Hope, perché anche lui potrebbe rivelarsi una bella sorpresa come lo è stato Yoongi.

Se siete ARMY - da quanto non conta - ma anche se vi affascina la produzione musicale e volete saperne di più, SUGA: ROAD TO D-DAY potrebbe fare al caso vostro.

Yoongi è sempre un piccolo cuore di panna!
Quando dicono che questo benedetto ragazzo è insensibile e menefreghista, non so mai da dove arrivi il pensiero…


💜💜💜💜💜💜💜


Il mio voto é:
4,5/5


J-HOPE IN THE BOX


Come è stato per docufilm di Suga (sempre dei BTS - per chi non lo sapesse), anche in questo caso, lo ammetto, ho delle difficoltà a destreggiarmi con la recensione e le cose da dire. 
Quindi, spero mi perdonerete se vi toccherà leggere una serie infinita dei miei soliti sproloqui.

J-HOPE IN THE BOX (che solo perché è “in the box” anche lui, come me, lo adoro di più) racconta non solo il processo di creazione del solo album di Hobi, ma ci parla anche di come il nostro piccolo raggio di sole, abbia preparato la sua esibizione a Lollapalooza. 

Come era stato nel caso di Suga, sono rimasta totalmente affascinata dal processo creativo e anche un po’ sorpresa (e molto ammirata) dalla mole di lavoro che si nasconde dietro un’esibizione anche di breve durata (ora non ricordo quanto è stato sul palco Hobi - ma comunque non era un concerto vero e proprio). 
Essendo io fan dei BTS da relativamente poco, J-HOPE IN THE BOX mi ha aiutato a conoscere meglio Hobi che, a mio parere, è uno dei membri meno presi in considerazione.
Cosa che mi dispiace molto, perché io lo trovo (e lo trovavo anche all’inizio del mio interesse per il gruppo) un ragazzo interessante e con tanto da dire e da mostrare al pubblico.

Le parti che più mi sono piaciute e che più mi hanno emozionato, sono sicuramente quelle in cui vengono coinvolti i familiari (e ho apprezzato che non vengano mai inquadrati del tutto) e quelle in cui compare anche quel cuore di panna di Jimin.
Soprattutto queste ultime, sempre a parere mio, danno più che bene l’idea di quanto questi ragazzi siano profondamente legati tra loro, quanto abbiano bisogno l’uno dell’altro e quanto ci siano sempre l’uno per l’altro! 

Sicuramente è stata una visione interessante ed emozionante e mi dispiace non averlo visto prima.

Vorrei fare solo un’ultima considerazione di carattere puramente “visivo” (se vogliamo metterla così) o forse sarebbe più corretto dire “estetico”.
Ho letto (non chiedetemi dove, perchè non mi ricordo) che ai tempi del debutto, Hobi era considerato quello “meno bello” del gruppo e che tendeva a indossare spesso una maschera per nascondere il viso… 
Ora, il primo che osa dire che questo benedetto ragazzo non è bello come gli altri, lo prendo a craniate. 
Raga, Hobi è un figo pazzesco e se non ve ne siete accorti vi consiglio un buon oculista! 
Quando balla, poi, lo è ancora di più  - e vi sfido a dire il contrario! 
Detto ciò, mi taccio! 

Se siete fan dei BTS guardatevi J-HOPE IN THE BOX perché merita! 
Ma fatelo anche se vi interessa il processo creativo/produttivo di un album.

💜💜💜💜💜💜💜

Il mio voto é:
4/5

A presto!

Silvia

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