martedì 8 giugno 2021

LA RAGIONE HA SEMPRE TORTO di Federico Maria Rivalta | recensione | #gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Per il primo articolo di questa settimana...
Tornano Gli Amici della Volpe!
Primo appuntamento del mese con GLI AMICI DELLA VOLPE!
Come vi dicevo il mese scorso, Jessica ha già completato la lettura dei libri disponibili che parlano delle avventure di Riccardo Ranieri sui Colli Euganei e non solo...
E quindi, è ora mio compito finire di caricare le sue recensioni!
Ecco perchè il mese scorso Gli Amici della Volpe è stato piuttosto monotematico ed ecco perchè, anche oggi torniamo in quel dei Colli con il penultimo appuntamento con questa serie!
Prima di passare all'articolo vero e proprio, vi comunico che, con buone probabilità, anche a giugno la mia presenza sul blog potrebbe essere leggermente altalenante, per lo meno finché non mi sarò abituata ai nuovi orari lavorativi. Vi chiedo, quindi, di portare ancora un po' di pazienza...
Prossimamente avrò altri annunci da fare, ma per ora mi fermo qui e vi lascio al copia/incolla spudorato!

LA RAGIONE HA SEMPRE TORTO

La ragione ha sempre torto
(Riccardo Ranieri Vol. 11)

di Federico Maria Rivalta

Editore: Amazon Publishing
Pagine: 272
Prezzo: 9,99€ (4,99€ ebook / Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 27 ottobre 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Un caso enigmatico per Riccardo Ranieri
Riccardo Ranieri è il primo ad ammetterlo: non è neanche capace di unire i puntini, figuriamoci se sa risolvere un anagramma. Eppure la sua nuova, assurda indagine parte da un anagramma, in cui si nasconde il messaggio di un individuo che si firma “La ragione ha sempre torto”. Questa volta chi lo trascina nell’avventura è Sonia Pechinese, vicedirettrice del carcere di Padova, convinta che uno dei suoi detenuti sia stato ingiustamente condannato per omicidio. Tra grovigli di ambiguità e incomprensioni, soprattutto a causa della personalità impenetrabile di Sonia, Riccardo viene trascinato in torbide feste in ville sontuose, tra malviventi dediti alla prostituzione e allo spaccio di droghe, fino all’irruzione notturna in una misteriosa casa di cura per malati mentali.

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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!

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Per un po' questo sarà l'ultimo “volume” che leggerò su Riccardo Ranieri. Ahimè, non so quando uscirà la mia recensione (oggi siamo a fine dicembre 2020, si noi qui ci mettiamo avanti!), ma fino a maggio 2021 certamente non lo ritroveremo.

Ho divorato le sue avventure, le sue vicende cosi normali, cosi simili alla nostra quotidianità.

Non so se sia per i luoghi (nel mio amato Veneto/Colli Euganei e nella mia cara Padova) in cui si svolgono i fatti o se sia proprio il protagonista, ma ho letto questi libri tutti d'un fiato!

Certo sono volumetti che in giornate in cui non si ha nulla da fare (e ammettiamolo, purtroppo ne abbiamo avute parecchie) si finiscono in poche ore, ma è una lettura appagante per il mio modesto parere.

Continuerò a ribadire quanto l'autore sa scrivere bene, coinvolgendo noi lettori a tal punto da voler conoscere cosa accada nel capitolo successivo, nel libro seguente. Ci manca Riccardo quando non sappiamo cosa combina fino all'indagine dopo, anche se il suo compito sarebbe solo quello di fare il giornalista.

Ci siamo innamorati del protagonista (e dei personaggi che gli girano intorno) sin da subito, quando abbiamo riconosciuto in lui quella nostra necessità di “avventura” senza bisogno di fare chissà quali gesti eclatanti o azioni esagerate da film per poterci sentire un po' detective/un po' cronisti.

Ci ha condotti nel racconto, nelle analisi, nei ragionamenti in un modo cosi semplice che comunque ha saputo conquistarci. Ci ha intrattenuto, ci ha fatto un po' sognare, ci ha fatto immaginare luoghi meravigliosi in un periodo in cui è un lusso poter uscire di casa. Il libro è scritto per poter arrivare a tutti, per essere letto da chiunque, senza richiedere chissà quale tipo di conoscenza e lo apprezzo anche per questo.

Stavolta vediamo Ranieri concentrato nel risolvere un caso in cui c'è coinvolto non certamente qualcuno da considerare “santo”, ma in galera per il motivo sbagliato. Quando mai lo avete visto tirarsi indietro se c'è da scoprire la verità (o in apparenza una verità non del tutto chiara) e se c'è di mezzo la Pechinese? (è importante che abbiate letto gli altri libri per capire bene chi è la persona scritta qui accanto)

Non si arrende neppure quando viene minacciato, quando a rischio c'è la sua famiglia, quando cercano di intimidirlo in ogni modo. Al contrario, proprio come faremmo noi (o come ci piacerebbe immaginare di fare se accadesse), ci si butta a capofitto. Non si capisce mai quando la necessità di recuperare soldi dall'articolo di giornale che scriverà prevalga sulla sua capacità di fermarsi di fronte al pericolo, ma a noi piace cosi: scoprire fin dove si spingerà, fin dove il suo coraggio lo porterà a dare voce alla verità che troppo volte viene data per scontata.

Cosa succede quindi se metti il nostro ex giornalista del Mattino di Padova a indagare sui Colli tra feste poco raccomandabili e un omicidio in cui vede incriminata la persona sbagliata? Non c'è ombra di dubbio: regole infrante, leggi che non vengono prese in considerazione, e una marea di altre situazioni ironiche (per noi) che Giulia (la sua compagnia) si ritroverà a risolvere per evitargli dei guai seri!

Il bello del libro in questione è la complicità che scatta tra i vari personaggi, come fossero davvero nostri amici di cui stiamo leggendo le peripezie, come se qualcuno fermandoci per strada e chiedendoci di Battiston o di Baldan sapessimo esattamente dire tutto il necessario. Quasi come se ci si dimenticasse, alle volte, che si trattano di persone di fantasia.

Vi suggerisco di leggerlo con attenzione senza perdervi nemmeno una parola!

Il voto di Jessica è:
4/5

E qui si conclude il nuovo appuntamento di questa rubrica!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Dato che Jessica me ne ha parlato davvero bene e che, cosa non trascurabile, tutti i volumi della serie sono disponibili su Kindle Unlimited, credo proprio che, con molta calma (come al mio solito) recupererò questi romanzi!
*QUI - se vi interessa - trovate la recensione del volume precedente*


A presto!

Silvia e Jessica

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