martedì 10 dicembre 2019

Captive prince (serie + novelle) di C.S. Pacat |recensione|

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Rieccomi a parlarvi di libri.
Finalmente vi parlo di questa serie, non vedevo l'ora!

Momento confessione: vi ricordate quando vi ho detto che il recupero delle letture di settembre era finito?
Ecco, mentivo! Mentivo perché mi mancava all'appello questa serie, che avevo tenuto da parte, in attesa di completare le novelle e di avere il giusto input a scriverne la recensione (perché vorrei fare una cosa fatta bene, ecco)...
Oggi, il momento è giunto! Evviva!
Captive prince serie
1. Il principe prigioniero
2. La mossa del principe
3. L'ascesa dei re
3.5 Il palazzo d'estate (novelle)
di C.S. Pacat

Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 242; 328; 300; 148
Prezzo: 10,00€ a volume (ebook 4,49€/2,99€)
Pubblicazione: giugno 2017/agosto 2019
Link acquisto: 1 - 2 - 3 - 3.5 (cartaceo/ebook)

Trama:
Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.
Per il giovane condottiero, a quel punto, vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…

*trama del primo volume*


Lo so cosa state pensando: è passato talmente tanto tempo da quando ho letto questa serie che, quasi sicuramente, non mi ricorderò un bel niente.
E invece, miei cari, me la ricordo ancora benissimo, perché questa è una serie che non si può proprio dimenticare (diciamocelo).
Ci metterò tutta me stessa per scrivere una recensione che non sia (troppo) fangirlante e sconclusionata, ma non assicuro la riuscita dell'impresa.


Come capita spesso - a me, per lo meno - quando una cosa è ovunque e ne parlano tutti, io la snobbo. Non c'è un motivo preciso per cui lo faccio, ma è così e non riesco proprio a farne a meno. Nel caso dei libri, magari li compro, perché mi incuriosiscono, ma non li leggo finché non è passato il momento di "fissa collettiva".
Questo è esattamente quello che è successo con la trilogia di Captive Prince: li ho acquistati (con molta calma) nel periodo in cui ancora ne parlavano tutti, ma ho deciso di leggerli solo ora e, credetemi, me ne pento tanto (ma proprio tanto) perché me ne sono, letteralmente, innamorata.

Vi confesso che, all'inizio, non ero convinta che questa fosse una trilogia adatta a me. Credo, per il semplice fatto che, come ormai sapete, il mio cammino sulla strada del boylove è solo all'inizio e non mi sentivo ancora del tutto pronta ad affrontare un romanzo del genere. Primo perché temevo che fosse moooolto più fantasy di così e avevo un po' paura di trovarmi davanti a cose troppo strane, secondo perché il romanzo rosa non è esattamente quello che si potrebbe definire il mio genere preferito...
Di Captive Prince, al di là di tutto, mi ha incuriosito la trama. Non tanto per la componente boylove, schiavi di piacere e cose simili, quanto piuttosto perché ero curiosa di vedere come sarebbero stati mescolati questi elementi agli intrighi di palazzo e al conflitto tra i due regni.
E devo dire che non ne sono rimasta per nulla delusa, anzi!
Ho molto apprezzato, non solo il world building, ma anche il modo in cui sono state rese le differenze culturali e sociali tra il regno di Akielos e quello di Vere, presentandoli al lettore come diversi eppure molto simili.

Protagonisti principali della vicenda sono Damianos "Damen" di Akielos e Laurent di Vere.
Due personaggi davvero interessanti che, seppure per motivi diversi, mi hanno subito colpito. Ho adorato entrambi e ho adorato il modo in cui si sviluppa il loro rapporto, come maturano e crescono insieme e come, pur non volendo o non rendendosene conto, riescono ad aiutarsi a vicenda a superare le difficoltà dei rispettivi passati.
Tra i due, non so nemmeno se serve dirlo, il mio preferito è Laurent con la sua risposta sempre pronta, sarcastico e pungente, dal carattere complesso e pieno di contraddizioni.
Sempre a proposito di personaggi, devo dire che anche la caratterizzazione generale è davvero molto curata e ben resa, anche per quanto riguarda tutte le altre figure - che potremmo chiamare secondarie, anche se non sarebbe una definizione corretta - che giocano spesso un ruolo fondamentale all'interno della storia, diventandone protagoniste a loro volta.

Lo stile della Pacat mi ha subito colpito!
La sua è una scrittura coinvolgente, che cattura il lettore. Fatta di descrizioni precise e dettagliate, che però non rallentano mai la narrazione, anzi la completano e le danno qualcosa in più; lo stesso accade con i dialoghi, accattivanti, divertenti e, spesso anche dolci e con una spruzzatina di romanticismo (che ci sta sempre bene, diciamocelo).
Captive Prince, come mi hanno detto in tanti quando ho iniziato il primo volume, non è solo un boylove con una discreta presenza di scene spinte e violente: è molto di più, perché non si parla solo delle relazioni amorose tra i protagonisti.
Si parla, infatti, di conflitti familiari, tradimento, intrighi di palazzo, schiavitù, differenze culturali, ma anche dell'accettazione di sé e dell'altro, dell'affrontare il proprio passato e tanto altro.

Insomma, se cercate una trilogia diversa dal solito, che tratta di temi importanti ma che ha anche una storia d'amore molto bella e per nulla convenzionale, credo proprio che Captive Prince sia ciò che fa per voi.
A me è piaciuta davvero tanto e, ve lo assicuro, non lo credevo possibile! 
Sicuramente, se non avete mai letto nulla di anche solo vagamente boylove, potrebbe essere un po' ostico, soprattutto in certi punti, ma questo vale anche se non vi piacciono le battaglie o le scene violente. In definitiva, io ve lo consiglio, poi sta a voi, in base ai vostri gusti, valutare il momento giusto per leggerlo (potete sempre lasciarlo a "decantare" come ho fatto io).

Sopra trovate solo la cover del primo, qui ve le lascio tutte, visto che sono molto belle!
Il mio voto complessivo é:
4,5/5

Alla prossima recensione!

Silvia

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