lunedì 30 dicembre 2019

Graphic Novel!: 2 graphic novel BAO PUBLISHIBG |recensione|

Buongiorno mie piccole volpi!
Rieccomi con il primo articolo del giorno.
Oggi vi parlo di Graphic Novel!

Dopo la pausa di ieri, oggi torno a far danni!

Sabato vi ho parlato prima di libri e poi di manga, oggi invece vediamo prima i manga, anzi le graphic novel e poi i libri.
Ultimamente sto leggendo davvero pochissime graphic novel... e pensare che ne avrei una serie infinita da recuperare - sia cartacee che digitali - ma sono convinta che, per certe storie, ci voglia il momento giusto.
Quindi io continuo ad accumulare...
Queste sono le mie ultime letture a tema, una cartacea e una digitale.


☙ IL PRINCIPE E LA SARTA ❧

Il principe e la sarta
di  Jen Wang

Genere: accettati e ti accetteranno
Disegni: Jen Wang
Storia: Jen Wang
Editore: Bao Publishing
Pagine: 296
Numero volumi: 1
Anno di pubblicazione: 2019
Adattamenti disponibili: nessuno
Prezzo: 21,00€ 

Trama:
Jen Wang racconta una storia deliziosa, ambientata all’inizio del Ventesimo secolo, ma assolutamente senza tempo: il giovane principe del Belgio è un cross dresser, e assume una giovane sarta perché gli cucia i bellissimi vestiti femminili che lui stesso disegna. La sera girano i locali di Parigi, e nessuno sa che sotto la parrucca di Lady Crystallia c’è una futura testa coronata. Cosa può andare storto, giusto?
Una storia di amicizia, comprensione di sé, moda, pregiudizi, primi batticuori e la necessità di scriversi da soli il proprio destino. Un libro amatissimo e premiatissimo in tutto il mondo; un libro che fa bene, chiunque tu sia. Un piccolo gioiello narrativo, che rivela la piena maturità di una delle autrici più interessanti della moderna scena del romanzo grafico americano.

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Quando, a giugno, è uscito questo volume, se ne è parlato un po' ovunque e io che, ormai lo sapete, sono facilmente condizionabile, l'ho messo in wishlist in tempo zero!
L'idea iniziale, lo ammetto, era quella di prenderlo in digitale, non tanto perché non volessi la versione cartacea, quanto piuttosto, perché me l'ero figurato come un tomone cicciotto e ingombrante.
Poco prima delle ferie estive, l'ho visto in libreria, così piccolo e carino, tutto rosa (io il rosa non lo sopporto, ma qui ho fatto un'eccezione) che sembrava un confetto e niente...il proposito del digitale è andato a farsi benedire allegramente: con gli sconti di Ferragosto è finito dritto nel carrello e appena è arrivato me lo sono letta tutto d'un fiato.

Oltre all'assoluta pucciosità del volume in sé, de Il principe e la sarta, mi ha colpito la trama.
Mi è bastato leggere le prime righe, per capire che la storia mi sarebbe piaciuta, e così è stato.
Non ci troviamo davanti a vicende intricate, misteri da risolvere, draghi o che altro, quindi potremmo dire che, a livello di narrazione, la storia è piuttosto semplice.
Ma, non per questo, i temi che tratta sono meno importanti. Anzi, è proprio grazie a questa semplicità che il lettore riesce a comprendere meglio i messaggi che Il principe e la sarta vuole dargli.

Questa graphic novel, infatti, parla dell'importanza di essere sé stessi, di avere il coraggio di osare per seguire i propri sogni, senza mai abbattersi e mantenendo sempre la propria individualità, perché è questo che ci rende speciali. E soprattutto, che essere "diversi", non è un difetto o una cosa brutta, ma molto spesso è il pregio più grande che abbiamo, perché è proprio la nostra "diversità" a distinguerci dalla massa e a renderci noi stessi.

La caratterizzazione, poi, è fatta davvero molto bene. Si capisce perfettamente il carattere dei personaggi, quelli che sono i loro dubbi, le incertezze, le insicurezze, ma anche la voglia di affermare il proprio io.
Insomma, credo sia inutile dire che ho adorato sia Sebastian che Fances, i protagonisti principali, e che ho apprezzato tanto anche tutte le altre figure che si incontrano nel corso della lettura.
Il Re, padre di Sebastian, sul finale è stato fantastico e non mi sarei aspettata nulla di diverso e di più giusto, per una storia come questa.

Lo stile di Jen Wang, lo devo proprio dire, è uno dei mie preferiti quando si parla di graphic novel: dal tratto leggermente ingrossato, ma molto delicato, tondeggiante e ricco di particolari, anche nelle tavole meno dettagliate (e lo so che sembra un controsenso, ma non so come spiegarmi meglio - abbiate pazienza). I volti sono davvero espressivi e la resa degli abiti è perfetta!
Per non parlare dei colori: ho amato tutti gli accostamenti cromatici, dal primo all'ultimo, e persino la copertina super rosa (e, lo ripeto, io il rosa non l'ho mai sopportato, ma qui ci sta benissimo!).

Sulla pucciosità assoluta di questo volume, già mi sono espressa, quindi non la tiro troppo per le lunghe e vi dico solo una cosa: LEGGETE IL PRINCIPE E LA SARTA!
*in maiuscolo per rendere più incisivo il tutto*

Il mio voto è:
5/5


☙ NINA CHE DISAGIO ❧

Nina che disagio
di Ilaria Palleschi

Genere: fare i conti tra sé e sé
Disegni: Ilaria Palleschi
Storia: Ilaria Palleschi
Editore: Bao Publishing
Pagine: 160
Numero volumi: 1
Anno di pubblicazione: 2018
Adattamenti disponibili: nessuno
Prezzo:
 18,00€ 

Trama:
Nina è insicura, timida, non trova lavoro, se parla con un ragazzo carino si impappina. Un giorno si sveglia e in casa con lei c'è una ragazza identica a lei... ma intraprendente, ironica, divertente, modaiola. Un doppione perfetto che comincia a migliorarle la vita... vivendola al posto suo. Si rivelerà una benedizione o una palla al piede? Ilaria Palleschi, al suo esordio a fumetti, racconta una storia nella quale abbiamo immaginato tutti di trovarci a un certo punto della nostra vita

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Se la graphic novel qui sopra, è stata un recupero da "santi sconti Bao", quella di cui sto per parlarvi è un recupero da "Bao + kindle + offerta lampo". Per farla breve, l'ho trovata in digitale a qualcosa come 1,99€ e me la sono accaparrata subito.
Ne avevo sentito parlare abbastanza bene, ma non ero del tutto convinta ad acquistare il cartaceo, quindi ho approfittato immediatamente della disponibilità del digitale.


Anche qui ci troviamo davanti ad una trama abbastanza semplice, con un pizzico di fantastico che, però, gli da quel qualcosa in più e la rende particolare.
Anche perché, e mi rivolgo soprattutto ai timidi (come me) all'ascolto, chi di noi, almeno per una volta, non ha desiderato una versione di sé più spigliata da mandare alle feste, ai colloqui di lavoro, a cui far fare le ordinazioni al ristorante o le telefonate importanti?
Beh, io, qualche volta, ci penso pure adesso che, grazie al mio lavoro, ho dovuto imparare a mettere la timidezza in un angolino nascosto.

Viste queste premesse, mi sono detta che la storia avrebbe fatto al caso mio e così è stato, anche se con qualche piccola perplessità, soprattutto sul finale che ho trovato un po' sbrigativo.
Con questo, comunque, non voglio dire che il messaggio di Nina che disagio non sia chiaro, anzi!

Protagonista della vicenda è Nina, una ragazza timida e impacciata che, un giorno, si trova a dover convivere con la sua versione spigliata e modaiola.
Il contrasto, tra queste due versioni di Nina, è evidente fin dal principio e non può che colpire il lettore.
Credo sia inevitabile identificarsi nella Nina originale (chiamiamola così), perché se siete capitati su questa graphic novel, di certo fate parte della categoria "timidi cronici", quindi vi rivedrete un sacco nelle scelte e negli atteggiamenti di questa protagonista e non potrete che apprezzarne la caratterizzazione.

Lo stile di Ilaria Palleschi non è affatto male: semplice, senza troppi fronzoli, ma non per questo meno dettagliato, tondeggiante e dal tratto nitido.
Ho apprezzato l'espressività dei personaggi, soprattutto di Nina, il modo in cui sono stati accostati i colori e la resa delle ombre e delle sfumature.

Oltre che molto bella da vedere e con un messaggio importante, Nina che disagio è stata anche una lettura divertente, veloce e davvero scorrevole.
Se anche voi avete qualche piccolo problemino con la timidezza, questa è la lettura che fa per voi!

Il mio voto è:
4/5

Ed eccoci qui, siamo arrivati alla fine anche di questo articolo dedicato alle graphic novel.
Ultimamente, come vi dicevo, ne ho lette davvero poche, ma ho tutta l'intenzione di recuperarne un bel po' con il nuovo anno: lo metterò tra i buoni propositi per il 2020.
Voi che graphic novel avete letto quest'anno?
Conoscete queste due?
Vi sono piaciute?
Io vado, che il recap mensile mi chiama e deve essere tutto pronto per domani!
Ma noi ci risentiamo questo pomeriggio con un altro articolo!

Alla prossima recensione!

Silvia

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