mercoledì 17 aprile 2024

TUTTO IL BUIO CHE HO di Margherita Rossi |recensione| #ReviewTour

Buongiorno mie piccole volpi!
Sono sparita di nuovo, lo so...
Ma oggi torno a parlarvi di libri!
Benvenuti nella recensione della mia prima lettura di aprile!
(questa doveva essere una delle letture di marzo, ma ne parliamo tra poco, così vi spiego meglio)
Prima di passare all'articolo, però, devo ringraziare l'Ufficio Stampa di Over The Rainbow per avermi fornito una copia digitale di questo libro, dandomi la possibilità di leggerlo in anteprima per partecipare al blog tour!
E, visto che ci siamo, qualche informazione su Over the Rainbow:
La Collana Over the Rainbow del marchio editoriale PubMe si occupa di valutare e pubblicare romanzi a tematica LGBTQ+. Sono aperti a tutti i generi letterari (storico, giallo, thriller, fantasy, fantascienza ecc.) purché la tematica LGBT sia predominante.
#Staypride è il loro motto!

TUTTO IL BUIO CHE HO

Tutto il buio che ho
di Margherita Rossi

Editore: PubMe -  Over The Rainbow
Pagine: 196
Prezzo: 12,90€ (ebook 2,99€ - Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 20 marzo 2024
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
A un occhio esterno, Emma ha tutto ciò che si potrebbe desiderare: una buona famiglia, un mucchio di soldi, una carriera assicurata e un fidanzato perfetto. Eppure, a Emma la sua vita sta stretta. Vorrebbe decidere per se stessa, invece di seguire le volontà di sua madre, ma preferisce nascondersi dietro la facciata sicura della ricca alto-borghese.
È l'incontro con Victoria a colorare la sua esistenza già scritta.
Victoria, però, fa parte di un mondo che Emma non conosce. È una ragazza che, nel tentativo di affrontare le sfide a cui la vita l'ha sottoposta fin da ragazzina, cerca conforto e aiuto nell'alcol e nelle droghe.
Così, quando i loro punti bui impattano, si trovano a lottare con un nemico invisibile e potente: le loro anime fragili e vulnerabili.

Per prima cosa, devo assolutamente ringraziare Over The Rainbow, non solo per avermi contattato nuovamente, proponendomi la lettura in anteprima di questa loro nuova pubblicazione e fornendomi una copia digitale del romanzo, ma anche - e soprattutto - per essere stati super gentili e pazienti, perchè causa influenza ho dovuto rinviare di molto la pubblicazione di questa recensione.
Questo romanzo, infatti, era una delle due collaborazioni di marzo e la mia data del Review Tour sarebbe stata il 28/3. In quel periodo, come ormai ho ripetuto anche troppe volte (giuro che dopo oggi non ne parliamo più), ero alle prese con la febbre alta e l'influenza, quindi, a malincuore non ho potuto partecipare...

TUTTO IL BUIO CHE HO quindi, è passato dall'essere l'ultima lettura di marzo alla prima di aprile, e quindi eccomi qui a parlarvene!
Vi premetto però, che trattandosi di un romanzo molto breve, lo sarà anche la mia recensione, perchè - come sempre - non voglio rischiare di rovinarvi la lettura facendovi qualche spoiler di troppo.

TUTTO IL BUIO CHE HO si potrebbe definire, a tutti gli effetti, uno slice of life, quindi non aspettatevi eccessivi colpi di scena o stravolgimenti di trama, perchè stiamo pur sempre parlando di un romanzo che racconta la normalità della vita quotidiana.
Nonostante questo, per non rovinarvi soprattutto il processo di crescita dei personaggi, che avviene proprio affrontando le difficoltà quotidiane, preferisco non entrare troppo nel dettaglio.
Posso sicuramente dirvi, però, che le vicende narrate trattano tematiche forti e delicate, inerenti alla sfera LGBTQ+ e non solo.
Si parla, infatti, della scoperta di sé e della presa di consapevolezza sulla propria sessualità, di dipendenza sia da droghe che dall'alcol, rapporti famigliari difficili, di relazioni tossiche e di divario sociale, ma anche di amicizia, recupero dei rapporti, desiderio di rivalsa e voglia di realizzare i propri sogni.

TUTTO IL BUIO CHE HO, a mio parere, nella sua brevità, è molto più di un semplice romanzo F/F (o GirlsLove, se preferite), perchè rappresenta un interessante spaccato sulla vita dei giovani d'oggi e sulle difficoltà che questi si trovano ad affrontare nella vita di tutti i giorni, siano esse in ambito scolastico, familiare e delle relazioni con i coetanei.

La storia ruota attorno ad Emma e Victoria. 
Emma è una giovane universitaria di buona famiglia che nasconde delle aspirazioni da scrittrice. La ragazza ha tutto quello che si potrebbe desiderare e la sua sembra, agli occhi di chi la circonda, una vita perfetta. Purtroppo, però, è solo una facciata, che si sgretola piano piano quando, per caso, incontra Victoria.
Victoria è l'esatto opposto di Emma e non solo per quanto riguarda l'estrazione sociale.
Le due ragazze , però, condividono una grande fragilità (per motivi diversi, ovviamente) ed è proprio lo scontro tra queste fragilità ad unirle inevitabilmente.

Oltre ad Emma e Victoria, che potremmo considerare le protagoniste principali, abbiamo anche una serie di figure secondarie che ruotano loro attorno e che tendono a svolgere un ruolo fondamentale ai fini delle vite delle due ragazze, ma anche della vicenda di base.
Nello specifico, abbiamo la signora C., madre di Emma, Alice, la sua migliore amica e Davide, con cui ha una sorta di relazione (di cui - diciamocelo - è poco convinta); o ancora Beatrice, amica intima di Victoria, con cui condivide la dipendenza da alcol e droghe e la vita sregolata.

Da un punto di vista generale, ho molto apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, siano essi principali o secondari, perchè sono sempre resi in maniera realistica, concentrandosi, in un certo senso, più sui difetti che sui pregi, quasi a volerne mettere in luce le imperfezioni, in modo da rendere ancora più evidente il percorso di crescita e maturazione, anche da un punto di vista psicologico.

Ruolo fondamentale, ovviamente, lo svolgono i legami e le emozioni, sia negative che positive.
Mi è piaciuto che la relazione tra Emma e Victoria abbia uno sviluppo non convenzionale e non sia tutta rose e fiori, ma anzi che non manchino le incomprensioni e le difficoltà, date anche, probabilmente, dall'appartenenza a mondi diversi.

Lo stile di Margherita Rossi mi ha piacevolmente colpito.
La sua è una scrittura semplice ma ricca di emozioni e di forte impatto, in grado di trattare temi delicati in maniera chiara e immediata, senza scadere nel banale ma anzi prestando molta attenzione all'aspetto emozionale e psicologico.
Le descrizioni sono buone e mai eccessivamente ingombranti, così come i dialoghi, che risultano sempre ben strutturati.
Il ritmo narrativo è buono e coinvolge il lettore, permettendogli di immedesimarsi e di empatizzare con i personaggi e le loro vicende personali.

Vediamo poi l'angolino dello spicy.
Ci sono alcune scene un po' spinte, ma non sono preponderanti: potremmo definirle, in alcuni casi, utili alla narrazione ma non strettamente necessarie.
In ogni caso, non si cade mai nella volgarità, anche quando si tratta di scene descritte in maniera più cruda.

Come sapete, non ho avuto modo di leggere spesso romanzi F/F, perchè, non essendo esattamente il mio genere, tendo ad essere molto selettiva.
TUTTO IL BUIO CHE HO si è rivelato, in tal proposito, una bella scoperta e sono contenta di essermi lanciata in questa lettura: Over The Rainbow non delude mai, sempre detto!
L'unica cosa che mi ha lasciato un pochino perplessa (per così dire) è il finale che, forse, non ho compreso al cento per cento...
Con questo, non voglio dire che non l'abbia apprezzato, ci tengo a precisarlo.

Insomma, se cercate un romanzo F/F in grado di trattare tematiche importanti, forti e di grande attualità, con delicatezza ma senza indorare la pillola, direi che TUTTO IL BUIO CHE HO fa al caso vostro!

Personalmente l'ho trovato una buona lettura e spero di leggere altro di questa autrice in futuro!
Il mio voto è:
3,5/5
A presto!

Silvia

P.S. Mi è dispiaciuto molto per alcuni commenti ricevuti da Margherita in merito al suo libro.
Se posso esprimere il mio personale parere da lettrice - quasi - onnivora con, ovviamente, le sue preferenze (come tutti), mi permetto di dire che, se un romanzo non piace o si pensa che potrebbe non piacere, molto banalmente non lo si conclude o non lo si legge proprio. 
Mi sembra un ragionamento semplice e basilare.
Insultare un'autrice o un autore, solo perchè ciò che ha scritto non incontra il nostro gusto personale o si discosta da quelli che sono i nostri ideali, sempre a mio parere, ha dell'assurdo!
E non mi dilungo oltre perchè sto cercando di mitigare il mio lato polemico e potrei finire per scrivere cose molto poco carine!
*scusatemi lo sfogo, ma certe volte ci vuole*

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