giovedì 11 novembre 2021

Anime - TOKYO REVENGERS | recensione| #crunchyroll

Buona sera mie piccole volpi!
Nuovo articolo anche oggi.
Questa volta vi parlo di anime!
Allora, mi sono dovuta spulciare tutto il recap annuale del blog, per rendermi conto che non vi parlo di anime da gennaio!
Ma seriamente?! Sono sconvolta...
In effetti, quest'anno ho visto poco rispetto agli anni precedenti, perchè mi sono concentrata soprattutto sulle letture e sul recupero delle collaborazioni...
Senza contare il lavoro che, diversamente dal solito, mi ha impegnato parecchio.
Ma non sono qui per giustificarmi, tanto ormai sapete come vanno le cose, no?! 
Non serve che ve lo ripeto ogni volta...
Quindi, prima che mi parta uno sproloquio inutile, direi di passare all'articolo vero e proprio!

TOKYO REVENGERS

Tokyo Revengers

Titolo originale: Tokyo Revengers - 東京 リベンジャーズ
Anno: 2021
Genere: Azione, Scolastico, Drammatico, Gang giovanili 
Episodi: 24
Stagioni: 1
Stato: completo
Provenienza: Giappone
Network: Crunchyroll (disponibile con sottotitoli in italiano)
Altro: basata sull'omonima serie manga di Ken Wakui.

Trama:
Takemichi è un disoccupato di 26 anni la cui unica ragazza, avuta alle scuole medie, è recentemente morta. In seguito ad un incidente, lo stesso Takemichi si ritrova all'improvviso ai tempi delle scuole medie; il ragazzo si ripromette così di cambiare il futuro e di salvare la ragazza. Per fare ciò, Takemichi punta ad arrivare in cima alla gang di delinquenti più brutale della regione del Kanto.

━━━━━━━━━━

Quando su Crunchyroll hanno cominciato a rendere disponibile il simulcast di Tokyo Revengers io, lo confesso, non ero convinta neanche un pochino - come nella maggior parte dei casi, lo so...
Poi, come spesso accade, l'internet me lo ha spammato in ogni dove e, come sapete, in questi casi sono piuttosto condizionabile, quindi pur di non continuare a sentir parlare di cose che non capivo e continuare a rodermi il fegato perchè lo facevano tutti (ma proprio tutti) - e io non sopporto gli spoiler delle cose che seguo, ma nemmeno di quelle che non seguo - mi sono convinta!
Devo dirvelo che, ovviamente, mi è piaciuto un sacco?! 
Non credo, tanto ormai lo sapete che va sempre a finire così - lo so, sono prevedibile...


Forse, in qualche recensione precedente (non necessariamente di anime, ovviamente) vi ho già accennato al fatto che, fin dai tempi delle elementari, sono sempre stata un po' maschiaccio (vi dico solo che all'epoca ero in fissa con Dragon Ball, mentre le mie amiche lo erano con Sailor Moon - anche io eh, ma meno, molto meno) e quindi, quando mi si palesa un anime d'azione, che contenga un minimo di botte da orbi e qualche spargimento di sangue, con me si sfonda una porta aperta.
Perciò, a questo punto, quasi sicuramente voi vi starete chiedendo per quale assurdo motivo Tokyo Revengers non mi avesse convinto inizialmente. 
Ecco...come dire...? Non lo so! Non lo so, ok?!
Perchè, a livello di trama, Tokyo Revengers ha tutto quello che una fissata di battle shonen come me può desiderare. Forse è stato, banalmente, il mio rifiuto verso il simulcast a frenarmi...non so, boh!
Ma dicevamo...
Tokyo Revengers, comunque, non è solo una combriccola di adolescenti problematici che si pestano a sangue, ma è anche intrighi, macchinazioni, sotterfugi e, cosa non meno importante, viaggi nel tempo! Ormai è chiaro anche a voi che, una delle mie fisse sono proprio i viaggi nel tempo.
Ad essere sinceri, non sempre li ho trovati strutturati benissimo e alcune decisioni prese mi hanno lasciato con non poche perplessità, ma credo anche che questa sia una particolarità dell'anime e che il manga abbia qualche spiegazione in più (lo sappiamo tutti che nella trasposizione si perde qualcosa, inutile negare).
In generale, comunque, la storia mi ha preso fin dal primo episodio e mi sono ritrovata a macinare puntata dopo puntata, finendolo in quattro giorni (mettendoci il lavoro e tutto il resto in mezzo, direi un buon risultato) e ritrovandomi, al termine del ventiquattresimo episodio, a pensare seriamente di recuperare il manga per capire come prosegue: datemi una seconda stagione, please!

Essendoci, come vi dicevo, una serie di intrighi, preferisco non soffermarmi troppo sulla trama, per non svelarvi particolari importanti e rovinare la visione a chi ancora non ha avuto modo di recuperare la serie.

Protagonista principale è Takemichi Hanagaki, un ventiseienne sfigatello che ha avuto solo una fidanzata alle medie ed ora vive un po' di espedienti. Un giorno, guardando la TV scopre che Tachibana Hinata, proprio quella sua unica fidanzatina a cui era molto legato, è morta in un incidente provocato dalla Toman. La cosa lo lascia particolarmente sconvolto ma si trova a dover comunque andare avanti con la propria vita, fino a quando qualcuno lo spinge sulle rotaie e Takemichi viene travolto dal treno in corsa, scoprendo di poter viaggiare nel tempo.
Il nostro Takemichi, infatti, si ritrova catapultato dieci anni indietro, quando andava alle medie e, dopo una serie di eventi più o meno disastrosi, decide di sfruttare questo suo potere per salvare Hinata (e non solo lei, ma questo forse è spoiler - un pochino, dai..).
Takemichi mi è stato subito molto simpatico, è un grandissimo piagnucolone e a volte viene proprio voglia di prenderlo a testate (ma già ci pensa la metà dei personaggi a pestarlo un episodio sì e l'altro pure - non infieriamo) ma è anche un personaggio interessante e con un buon sviluppo tra l'inizio e la fine della prima stagione.

A questo punto, però, c'è da fare una precisazione: Takemichi è solo in apparenza il protagonista, perchè attorno a lui si muovono tutta una serie di personaggi che, in tutta onestà, non mi sento di definire "secondari" perchè sarebbe estremamente riduttivo.
Mikey, Draken, Baji, Mitsuya, Pah-Chin, Kazutora, Chifuyu e tutti gli alti sono più che fondamentali ai fini della vicenda, diventando a loro volta dei protagonisti e finendo, in certi casi, quasi a surclassare Takemichi.
Ognuno di loro ha, inoltre, uno sviluppo molto interessante e ben definito, che si snoda tra presente e passato e che, inevitabilmente, cattura lo spettatore facendolo entrare ancora di più tra le righe della storia.
Insomma, sempre considerando che con la trasposizione qualcosina si perde e che, ovviamente, ci sono sempre i soliti cliché e le solite esagerazioni (tipiche degli anime - lasciatemelo dire), la caratterizzazione generale è davvero ben fatta. 

Così, per ciarlare un altro pochino di personaggi, vi dico che oltre a Mikey (guardatelo, come si fa a non volergli bene?!) io ho amato Chifuyu e Mitsuya, per quanto riguarda la Toman, e ho trovato molto sottovalutato Naoto.

Passando all'aspetto grafico, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto.
Vi confesso che quello di Tokyo Revengers non è uno degli stili che preferisco, perchè lo trovo un po' troppo spigoloso ( non so se sia il termine giusto), ma più andavo avanti con la visione e più mi sono trovata ad apprezzarlo proprio per questa sua caratteristica.
L'animazione, per quel poco che ne capisco, mi è sembrata buona, soprattutto nelle scene corali e di combattimento (che nel più dei casi coincidono - ve l'ho detto, no, botte da orbi ecc...). Ho molto apprezzato anche la resa dei dettagli, sia negli abiti che nelle ambientazioni o ancora nell'aspetto dei personaggi, e le scelte cromatiche (sapete che sono in fissa con questa cosa). Per non parlare dell'espressività dei volti che, in un primo momento, mi aveva un po' lasciato perplessa, soprattutto perchè vengono usati stili diversi.


Insomma, Tokyo Revengers si è rivelato una piccola perla: perfetto per chi cerca un buon battle shonen dove se le danno di santa ragione, ma che abbia una trama ben strutturata, con quel pizzico di irrealtà dato dai viaggi nel tempo e ricco di emozioni e colpi di scena. 
A me è piaciuto molto, quindi non posso fare altro che consigliarvelo!

L'unica cosa che mi ha lasciato un po' così, pur non essendo un elemento specifico dell'anime in sé, ma piuttosto del passaggio da Oriente a Occidente, è la censura che ho dovuto applicare io stessa al titolo originale (i più attenti se ne saranno accorti). Capisco le motivazioni alla base e mi rendo conto che, a seconda del Paese, alcuni simboli possono avere significati diversi, ma confesso che, allo stesso tempo, un pochino mi è dispiaciuto vederla applicata anche qui...


Il mio voto è:
4/5


A presto!

Silvia

Nessun commento:

Posta un commento