giovedì 24 giugno 2021

IL DIARIO NASCOSTO di Federico Maria Rivalta | recensione | gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Rieccomi qui con un nuovo articolo.
Oggi tornano Gli Amici della Volpe!
Nuovo appuntamento con GLI AMICI DELLA VOLPE!
Come vi dicevo, Jessica ha già completato la lettura dei libri disponibili che parlano delle avventure di Riccardo Ranieri sui Colli Euganei e non solo...
E quindi, è ora mio compito finire di caricare le sue recensioni!
Ecco perchè il mese scorso Gli Amici della Volpe è stato piuttosto monotematico ed ecco perchè, anche oggi torniamo in quel dei Colli per l'ultimo appuntamento con questa serie!
Prima di passare all'articolo vero e proprio, vi comunico che, con buone probabilità, anche a giugno la mia presenza sul blog potrebbe essere leggermente altalenante, per lo meno finché non mi sarò abituata ai nuovi orari lavorativi. Vi chiedo, quindi, di portare ancora un po' di pazienza...
Prossimamente avrò altri annunci da fare, ma per ora mi fermo qui e vi lascio al copia/incolla spudorato!

IL DIARIO NASCOSTO

Il diario nascosto
(Riccardo Ranieri Vol. 12)
di Federico Maria Rivalta

Editore: Amazon Publishing
Pagine: 281
Prezzo: €9,99 (ebook €4,99 - Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 4 maggio 2021
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Se c’è di mezzo la Pechinese l’assassino diventa il minore dei problemi
Riccardo Ranieri si è imposto di gestire con maturità e signorile distacco il tempo che lo separa dall’incontro col notaio che l’ha convocato a sorpresa. Un suo conoscente, morto suicida, l’ha infatti nominato nel proprio testamento. Travolto da emozioni contrastanti e da curiosità congenita, il giornalista si getterà alla ricerca di un misterioso diario che pare nasconda un agghiacciante segreto sulla morte dell’amico. Con il pericoloso contributo della vicedirettrice del carcere Sonia Pechinese e nonostante la reticenza di Giulia e del commissario Baldan, Riccardo comincia a indagare. Le ricerche lo condurranno a una comune che ospita ex detenuti, a un prete manesco e a un vicino violento disposto a ogni nefandezza per arrivare alla verità e al ritrovamento del misterioso diario. Nel luogo più ovvio.

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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!

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Riccardo, in questo dodicesimo volume, in questa ennesima serie di “sfortunati eventi”, si ritrova citato in un testamento. Un amico, un conoscente con cui giocava a golf li ha lasciato in eredità qualcosa. E seppur pieno di buone speranze, si odora da lontano i guai in cui tutto questo lo caccerà. Un dono inaspettato ma che ci lascia con il fiato sospeso, fino all'ultimo a chiederci perché sempre a lui.

Tutto comincia dal monte Pirio quando un cadavere viene ritrovato, suicidato si suppone. Riccardo, che come ormai ben sappiamo, non sa stare al suo posto, sospetta sin da subito (forse non da subito ma quasi) che qualcosa non torna e questo lo induce a mettersi sulle tracce di una possibile verità che non è quella che pensano tutti. (non conosciamo già ormai questa parte della storia?)

Forse potrà sembrare ripetitiva, in fondo lo stesso autore ci farà sapere che il rischio di arrivare cosi lontano con un personaggio, con cosi tanti capitoli alle spalle, può portare a diventare monotona la narrazione, ma poco da fare, noi adoriamo questo aspetto di Ranieri! Sappiamo che quando in lui subentrano dubbi di questo tipo, è il momento in cui tutti i personaggi di contorno entrano in ansia e sanno che il peggio sta per arrivare! (e per noi invece il divertimento ha inizio!)

L'autore continua, incredibilmente, e con sincero stupore, a tenerci attaccati alle parole con la paura che da un momento all'altro il libro finisca, che l'ultima riga giunga senza che tu possa accorgertene per davvero.

Ci immobilizza davanti alle descrizioni, di cui adoro la precisione ma al contempo stesso la rapidità con cui non si perde in inutili chiacchiere. E' come se fossi li con Riccardo, con Sonia e con Giulia quando lo sgrida. E' come se Ragù lo avessi visto passare in uno dei miei weekend Veneti in zona Colli, come se Antonio lo avessi accarezzato per davvero. Mi induce a pensare che io il protagonista lo abbia anche incrociato per davvero, ma poi ricordo che non può essere, ma che in fondo Riccardo siamo un po' tutti noi.

Ed è cosi che anche stavolta rimaniamo ipnotizzati dai pensieri e dai ragionamenti che Riccardo ci regala costantemente. Ci immedesimiamo e con lui prendiamo a cuore la nuova indagine. Ci affezioniamo a chi si affeziona, ci vien voglia di sorseggiare con lui un caffè ristretto in tazza grande durante le sue congetture e cominciamo a farci monologhi interiori per aiutarlo a trovare il “cattivo” di turno.

Federico Maria Rivalta ha questo dono: ti fa conoscere ogni personaggio con una semplicità tale che diventi tu stesso parte del racconto. Prendi a cuore la storia di una famiglia, come in questo caso, di due fratelli sfortunati e di una scrittrice di diari in cui racconta verità, e te ne fai carico. Vuoi conoscerne la storia per arrivare a dare giustizia ad una tragedia, per dare pace ad una persona inventata ma che per te diventa reale. Ma soprattutto ad evitare che il protagonista ci rimetta le penne come il più delle volte!

Insomma come dicevo anche stavolta tutto ha inizio sui Colli Euganei, per passare un attimo da Padova (e spoiler si anche in ospedale!) per poi tornare là su quei monti che fanno da sfondo ad un luogo meraviglioso come è la sorella minore di Venezia. Si sofferma infatti un momento nell'appartamento lussuoso in centro a Padova, dell'artista venuto a mancare, per poi addentrarsi tra la chiesa e la comunità “di recupero” di un piccolo paese. I misteri che si celano, le storie ben nascoste come il diario del titolo.

Fino all'ultimo non sai cosa aspettarti, non sai cosa succederà e questo è il vero esito: quando leggi le ultime pagine e strabuzzi gli occhi perché ancora una volta non te lo aspettavi! Ho amato questo libro e attenderò con ansia il ritorno del mio giornalista/investigatore preferito!

Il voto di Jessica è:
4/5

E qui si conclude il nuovo appuntamento di questa rubrica!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Dato che Jessica me ne ha parlato davvero bene e che, cosa non trascurabile, tutti i volumi della serie sono disponibili su Kindle Unlimited, credo proprio che, con molta calma (come al mio solito) recupererò questi romanzi!
*QUI - se vi interessa - trovate la recensione del volume precedente*


A presto!

Silvia e Jessica

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