Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Oggi vi parlo di un live action!
Dopo ben quattro tentativi con il tablet, un sabato sera che ero a casa da sola, sono passata al computer e, finalmente, sono riuscita a vedere questo benedetto live action con quel patatino di Ninomiya!
Platinum Data
Ryuhei è così costretto a diventare un fuggitivo per poter scoprire chi lo ha incastrato. Il detective Reiji Asama si mette sulle sue tracce.
Platinum Data (プラチナデータ) è un film del 2013 diretto da Keishi Ohtomo e tratto dal romanzo Platina Data (2010) di Keigo Higashino.
Vede nel cast principale: Kazunari Ninomiya, Etsushi Toyokawa, Anne Watanabe e Kiko Mizuhara.
Vede nel cast principale: Kazunari Ninomiya, Etsushi Toyokawa, Anne Watanabe e Kiko Mizuhara.
Vi ricordo, come sempre, che guardo dorama e live action in lingua originale con i sottotitoli in inglese, quindi qualche particolare potrebbe sfuggirmi.
Non esitate a fermi notare eventuali mancanze o errori gravi.
Come vi dicevo, ho tentato di completare la visione di questo live action, almeno quattro volte, senza mai riuscire ad andare oltre i primi 20 minuti. E non di certo perché non mi sia piaciuto, ma piuttosto per colpa dell streaming che caricava che era una schifezza.
Questo film mi ispirava davvero tantissimo, quindi potete immaginare la mia gioia (una ogni tanto ci sta) quando sono riuscita a farlo partire!
La prima cosa che mi ha colpito è stata la trama!
Così come è scritta su wikipedia, potrebbe darvi l'idea del classico poliziesco dalle tinte sci-fi e, in effetti, è così, ma c'è davvero tanto in più!
Gli sviluppi, i colpi di scena e gli intrecci sono stati interessantissimi e mi hanno davvero appassionato.
Lo so che, con quello che vi sto per dire, rischio di fare un mega spoiler, ma non posso parlarvi del film se non vi accenno a questa cosa in particolare, quindi perdonatemi.
Ciò che più mi ha colpito, a livello di trama, non è stato tanto il fattore "catalogazione del DNA", che di per sé è davvero una cosa particolare (che potrebbe anche succedere prima o poi, eh), quanto piuttosto la doppia personalità del protagonista!
Quello è stato uno dei risvolti migliori dell'intero film, io ne sono stata totalmente rapita e mi ha appassionato tantissimo!
Non posso dirvi molto di più, perché rischio di svelarvi uno snodo importantissimo della vicenda, ma credetemi, potrei andare avanti per ore su questo argomento.
Protagonista indiscusso dell'intero film è Ryuhei Kagura, che io ho adorato dall'inizio alla fine.
Il suo è un personaggio davvero interessante e complesso, che cattura lo spettatore e lo fa appassionare, inevitabilmente, alla sua vicenda.
Come vi ho appena detto, sono rimasta particolarmente colpita dalla dualità di questo personaggio e non posso parlarvene se non vi spoilero questo piccolo dettaglio: ovvero che Kagura soffre di un disturbo della personalità, per cui dentro di lui convivono due figure diverse: Ryu (o Ryuhei) e Kagura. I caratteri e gli atteggiamenti delle due personalità sono esattamente agli opposti.
Ne è la prova il fatto che Ryu è un artista, mentre Kagura è uno scienziato.
Mi ha molto affascinato questo particolare, perché l'intera vicenda ruota proprio attorno ad esso.
Non sono male nemmeno gli altri personaggi, sia che si tratti di positivi che di negativi, anche se risultano figure piuttosto marginali, per quanto importanti ai fini della trama.
Personalmente ho trovato molto interessanti i legami che si creano tra la varie figure e il protagonista. Soprattutto nel caso dell'ispettore di polizia, perché lui è uno dei pochi ad entrare in contatto con entrambe le personalità e a stringere un legame forte e particolare in tutti e due i casi.
Secondo me uno dei tratti migliori di questo film è proprio l'interazione tra personaggi, lo scambio di battute, gli sguardi e i gesti.
Degni di nota, per capire la vicenda e il protagonista, sono anche i flashback e i ricordi, perché sono proprio quelli che permettono allo spettatore di intuire lo sdoppiamento di personalità e quando queste si scambiano.
Per quanto riguarda la recitazione...beh...credo potrei seriamente parlare per ore, perché ci sono due attori che adoro letteralmente. Ma vi prometto contegno e professionalità (circa).
Cominciamo da una visione generale: devo dire di aver apprezzato la recitazione di tutto il cast, non trovato forzature o esagerazioni (anche perché avrebbero rovinato l'atmosfera) e tutto mi è sembrato davvero molto realistico.
Ma veniamo ora ai miei preferiti!
Partiamo con quella su cui ho da fangirlare di meno, ovvero Kiko Mizuhara. Già vi ho parlato di lei in Heartbroken Chocolatie e già vi ho detto quanto mi sia piaciuta.
Oltre a trovarla estremamente carina, penso che sia anche molto brava e in grado di interpretare al meglio i ruoli più diversi. In questo caso, ad esempio, interpreta una scienziata affetta da autismo. Si vede molto poco, per lo più nei flashback del protagonista, ma assicuro che è stata perfetta.
Altro attore che ho adorato è Ninomiya Kazunari, che interpreta Ryu Kagura. Ho letto diversi commenti a questo film e sono rimasta piuttosto delusa.
Cioè, ho capito che questo benedetto ragazzo con gli occhialini rettangolari fa la sua figura, niente da dire, ma qui bisogna parlare delle sue capacità interpretative.
Ok, lo si può trovare figo quanto si vuole (sono io la prima ad dirlo, eh!) ma vogliamo soffermarci solo per un attimo sull'ottima interpretazione che ha fatto di questo personaggio così complesso?!
Sembravano davvero due persone diverse e, invece, era sempre lui. Io sono rimasta super colpita, perché Ninomiya è un idol, non un attore professionista, ma credo che non abbia nulla da invidiare a chi fa questo lavoro.
E mi fermo qui, perché quando si tratta di quel patatino di Nino, potrei parlare per ore e ore.
*non sto tradendo il caro Jun, eh, è solo che adoro entrambi e non so scegliere...- delirio finito*
Insomma,se avete modo di recuperare questo film, fatelo!
Vorrei potervi dire che leggerò presto il libro da cui è tratto, ma la traduzione italiana non credo esisterà mai e temo non ci sia nemmeno quella in inglese. Sapessi leggere in giapponese me lo sarei già comprato, ve lo dico.
Queste storie mi piacciono moltissimo e ne resto sempre molto affascinata, quindi non sarò ripetitiva e passo direttamente al giudizio.
Questo film mi ispirava davvero tantissimo, quindi potete immaginare la mia gioia (una ogni tanto ci sta) quando sono riuscita a farlo partire!
La prima cosa che mi ha colpito è stata la trama!
Così come è scritta su wikipedia, potrebbe darvi l'idea del classico poliziesco dalle tinte sci-fi e, in effetti, è così, ma c'è davvero tanto in più!
Gli sviluppi, i colpi di scena e gli intrecci sono stati interessantissimi e mi hanno davvero appassionato.
Lo so che, con quello che vi sto per dire, rischio di fare un mega spoiler, ma non posso parlarvi del film se non vi accenno a questa cosa in particolare, quindi perdonatemi.
Ciò che più mi ha colpito, a livello di trama, non è stato tanto il fattore "catalogazione del DNA", che di per sé è davvero una cosa particolare (che potrebbe anche succedere prima o poi, eh), quanto piuttosto la doppia personalità del protagonista!
Quello è stato uno dei risvolti migliori dell'intero film, io ne sono stata totalmente rapita e mi ha appassionato tantissimo!
Non posso dirvi molto di più, perché rischio di svelarvi uno snodo importantissimo della vicenda, ma credetemi, potrei andare avanti per ore su questo argomento.
Protagonista indiscusso dell'intero film è Ryuhei Kagura, che io ho adorato dall'inizio alla fine.
Il suo è un personaggio davvero interessante e complesso, che cattura lo spettatore e lo fa appassionare, inevitabilmente, alla sua vicenda.
Come vi ho appena detto, sono rimasta particolarmente colpita dalla dualità di questo personaggio e non posso parlarvene se non vi spoilero questo piccolo dettaglio: ovvero che Kagura soffre di un disturbo della personalità, per cui dentro di lui convivono due figure diverse: Ryu (o Ryuhei) e Kagura. I caratteri e gli atteggiamenti delle due personalità sono esattamente agli opposti.
Ne è la prova il fatto che Ryu è un artista, mentre Kagura è uno scienziato.
Mi ha molto affascinato questo particolare, perché l'intera vicenda ruota proprio attorno ad esso.
Non sono male nemmeno gli altri personaggi, sia che si tratti di positivi che di negativi, anche se risultano figure piuttosto marginali, per quanto importanti ai fini della trama.
Personalmente ho trovato molto interessanti i legami che si creano tra la varie figure e il protagonista. Soprattutto nel caso dell'ispettore di polizia, perché lui è uno dei pochi ad entrare in contatto con entrambe le personalità e a stringere un legame forte e particolare in tutti e due i casi.
Secondo me uno dei tratti migliori di questo film è proprio l'interazione tra personaggi, lo scambio di battute, gli sguardi e i gesti.
Degni di nota, per capire la vicenda e il protagonista, sono anche i flashback e i ricordi, perché sono proprio quelli che permettono allo spettatore di intuire lo sdoppiamento di personalità e quando queste si scambiano.
Per quanto riguarda la recitazione...beh...credo potrei seriamente parlare per ore, perché ci sono due attori che adoro letteralmente. Ma vi prometto contegno e professionalità (circa).
Cominciamo da una visione generale: devo dire di aver apprezzato la recitazione di tutto il cast, non trovato forzature o esagerazioni (anche perché avrebbero rovinato l'atmosfera) e tutto mi è sembrato davvero molto realistico.
Ma veniamo ora ai miei preferiti!
Partiamo con quella su cui ho da fangirlare di meno, ovvero Kiko Mizuhara. Già vi ho parlato di lei in Heartbroken Chocolatie e già vi ho detto quanto mi sia piaciuta.
Oltre a trovarla estremamente carina, penso che sia anche molto brava e in grado di interpretare al meglio i ruoli più diversi. In questo caso, ad esempio, interpreta una scienziata affetta da autismo. Si vede molto poco, per lo più nei flashback del protagonista, ma assicuro che è stata perfetta.
Altro attore che ho adorato è Ninomiya Kazunari, che interpreta Ryu Kagura. Ho letto diversi commenti a questo film e sono rimasta piuttosto delusa.
Cioè, ho capito che questo benedetto ragazzo con gli occhialini rettangolari fa la sua figura, niente da dire, ma qui bisogna parlare delle sue capacità interpretative.
Ok, lo si può trovare figo quanto si vuole (sono io la prima ad dirlo, eh!) ma vogliamo soffermarci solo per un attimo sull'ottima interpretazione che ha fatto di questo personaggio così complesso?!
Sembravano davvero due persone diverse e, invece, era sempre lui. Io sono rimasta super colpita, perché Ninomiya è un idol, non un attore professionista, ma credo che non abbia nulla da invidiare a chi fa questo lavoro.
E mi fermo qui, perché quando si tratta di quel patatino di Nino, potrei parlare per ore e ore.
*non sto tradendo il caro Jun, eh, è solo che adoro entrambi e non so scegliere...- delirio finito*
Insomma,se avete modo di recuperare questo film, fatelo!
Vorrei potervi dire che leggerò presto il libro da cui è tratto, ma la traduzione italiana non credo esisterà mai e temo non ci sia nemmeno quella in inglese. Sapessi leggere in giapponese me lo sarei già comprato, ve lo dico.
Queste storie mi piacciono moltissimo e ne resto sempre molto affascinata, quindi non sarò ripetitiva e passo direttamente al giudizio.
Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5
ma guardateli! patatini *^* |
Alla prossima!
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