giovedì 9 novembre 2017

#67 Cosa penso di: L'ombra di Don Calogero | recensione |

Prima lettura di novembre!
Grazie all'autrice per avermi inviato il suo romanzo!


L'ombra di Don Calogero
di Annalisa Pergolizzi.

Editore: selfpublishing Amazon
Pagine: 139
Prezzo: 2,99 € (solo ebook)

Trama:

Clara, è una ragazza che sin dall'adolescenza vive la sua vita sotto l'ombra di don Calogero un potente mafioso siciliano con cui la famiglia aveva stretto dei rapporti economici sfavorevoli . Con il passare del tempo la catena che lega Clara a don Calogero si fa sempre più corta complici ,la disagiata situazione economica in cui versa la sua famiglia riuscendo a rendere la vita di Clara un vero inferno tanto da essere letteralmente venduta allo stesso per ripagare i debiti del padre ,ma lei è decisa a non arrendersi.

Prima di tutto vorrei ringraziare l'autrice per avermi inviato questo suo libro, proponendomi di leggerlo e recensirlo.

Comincio subito col dirvi che, come nelle recensioni precedenti, anche in questo caso non vi proporrò la trama scritta da me. Il motivo è che si tratta di un romanzo molto corto, in cui succedono parecchie cose e, riscrivendo la trama, rischierei di rivelare dettagli che sarebbe meglio scopriste nel corso della lettura.

Quando Annalisa mi ha contattato e mi ha proposto di leggere il suo romanzo, ho letto la trama su Amazon e devo dire che mi ha incuriosito molto, come ho trovato interessante quel tocco di paranormale di cui si parlava nelle recensioni (perché, per farmi un'idea ho letto anche quelle).
In effetti, la trama, la base che l'autrice ha ideato per questo romanzo, è davvero molto interessante, perché mischia temi forti e di denuncia sociale, al paranormale e alla vita di tutti i giorni.
Dopo aver letto i ringraziamenti al termine del romanzo, mi sono resa conto che, molto probabilmente, alcuni dei fatti riportati dall'autrice (anche se romanzati) la toccavano in prima persona, e questo mi ha messo ancora più in difficoltà, perché non vorrei, con la mia recensione, toccare tasti delicati e non dare il giusto peso ad un libro che forse è stato scritto anche per esorcizzare il proprio passato.

Detto questo, però, vi devo confessare che, per una serie di motivi che ora vi andrò a spiegare, la mia non potrà essere una recensione totalmente positiva.

La prima cosa che non mi ha convinto, e forse la più importante, è che l'autrice ha riempito la trama di questo romanzo di troppe cose. Più precisamente, sono i fatti negativi ad essere troppi e a volte troppo esagerati.
A Clara, la protagonista della vicenda, ne succede una dopo l'altra!
La sua non è una vita facile, l'autrice ce lo dice fin dal principio, ha vissuto un'infanzia fatta di abusi e soprusi, con una famiglia che l'ha privata di qualsiasi forma di affetto, trascinandola con loro nel vortice della delinquenza e della prostituzione. Con l'aleggiare continuo della figura di Don Calogero, boss della malavita locale, che tira le fila dell'intera vicenda.

Non ho dubbi che, molti dei fatti che l'autrice narra, facciano parte della realtà di non pochi luoghi in Italia e non. Quello che però mi ha lasciato un po' perplessa è che tutto accada esclusivamente a Clara e alla sua famiglia. Si tratta, secondo me, di un'esagerazione che porta a rendere tutto poco credibile. Se l'idea dell'autrice era scrivere un romanzo che avesse una componente di denuncia, con questo espediente, purtroppo, tutto perde di significato e di importanza.
È inevitabile dispiaceri e indignarsi per quello che le accade, ma allo stesso tempo è la stessa Clara, con le sue reazioni insensate, i suoi pregiudizi e i luoghi comuni a cui fa spesso appello, a rendersi indisponente agli occhi del lettore e ad impedirgli di empatizzare e solidarizzare con lei.

Ma i luoghi comuni e i cliché non fanno parte solo della protagonista, bensì di tutto il romanzo.
Non voglio riportarli perché credo non sia questo il luogo dove sviscerare certi argomenti, però ho trovato alcune affermazioni e reazioni decisamente fuori luogo.
Personalmente, come donna, mi sono sentita offesa non solo dal modo in cui Clara viene trattata, ma anche dal modo in cui lei stessa reagisce. A certe cose non si può passare sopra! Non si può non serbare rancore, non si può continuare ad amare un uomo che ti stupra è ti picchia solo perché lui stesso dice di amarti. Senza contare che non è il tuo fidanzato, non è tuo marito, non è nulla per te. Mi dispiace essere così dura su questo punto, ma è un pensiero che non posso non esprimere!
Con questo non voglio assolutamente mancare di rispetto all'autrice, spero sia chiaro. 

E infine, in diversi punti della narrazione ho notato un problema di collocazione spazio/temporale.
Non sempre si capisce l'età dei protagonisti, è solo intuibile l'arco temporale in cui si svolge la vicenda ( io ho ipotizzato che Clara sia nata all'inizio degli anni '90) e spesso non è chiaro il salto temporale tra un avvenimento e l'altro.

In generale, ci sarebbero altre piccole cose che io, personalmente, sistemerei o renderei in maniera diversa, ma preferisco non entrare nel dettaglio trattandosi di semplici gusti personali.

De L'ombra di Don Calogero mi sento, però, di salvare le linee guida della trama, ovvero gli avvenimenti base attorno a cui si svolge la vicenda, e l'intenzione dell'autrice, ovvero la voglia di scrivere un romanzo che denunciasse il degrado della società e le situazioni critiche di certe zone.
Non è male nemmeno la componente paranormale, lo devo ammettere, anche se in certi punti, sarebbe stata necessaria una spiegazione più approfondita e curata.

Non mi sento di dirvi se è un romanzo che consiglio o meno, perché sul mio giudizio hanno (come ovvio) influito anche i miei gusti personali in fatto di lettura. Ci sono buone possibilità che una parte di voi la pensi come me, ma anche che altrettanti abbiano un'idea contraria.
Perciò, lascio scegliere a voi!

Il mio voto è:
✰✰
2/5

Alla prossima!


Silvia

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