Buonasera mie piccole volpi!
Rieccomi con un'altra recensione di recupero.
Proseguiamo con quelle di luglio!
Benvenuti nella quinta recensione di recupero di questo post ferie!
Vi anticipo subito che il mese di settembre, oltre che alle recensioni delle regolari letture, ospiterà anche il recupero di quelle delle letture estive - per una banale questione di continuità e di organizzazione mia personale...
Come vi ho già anticipato nei rispettivi post instagram, la recensione di FAKING LOVE è esattamente il copia/incolla di quella che avete già letto a LUGLIO!
Ma quante sono le recensioni di recupero?
Non così tante, non vi preoccupate.
Ma ora, direi che posso lasciarvi all'articolo!
di Cristina Foresta
Editore: self
Pagine: 415
Prezzo: 13,99€ (ebook 2,99€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: 16 giugno 2025
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
Cosa succede quando il tuo più grande sogno si trasforma nel peggior incubo?
Jamie Jennings è un’autrice di romance affermata e ha appena realizzato quello che per molti è un traguardo irraggiungibile: il suo romanzo best seller sta per diventare un film. A interpretare il protagonista è Cameron Weston, star di Hollywood e prestavolto scelto dall’autrice durante la stesura, e per il quale ha un debole.
Jamie presenzia sul set, partecipa alla stesura dello script e prende appunti per il nuovo romance, ma il suo vero obiettivo è un altro: conquistare Cameron.
Il problema sorge poco dopo il suo arrivo sul luogo delle riprese, quando scopre che Cameron non è come si mostra in pubblico, anzi, è un arrogante che non prende niente sul serio.
Uno scontro tra i due viene frainteso dai media, che vedono un’intesa dove c’è invece solo puro disprezzo.
Per cavalcare l’onda del gossip e tenere alta l’attenzione sul film sono costretti a inscenare una finta relazione, ma serve qualcuno che mantenga l’ordine e che faccia da mediatore.
Pierce è quello che Jamie non si aspetta: inflessibile, devoto al lavoro e determinato a non farsi distrarre da niente e nessuno.
Soprattutto da lei.
Ogni interazione tra i due è fatta di parole affilate, sguardi carichi di significato e un’attrazione a cui è difficile opporsi. Più cercano di resistere, più diventa chiaro che questa passione travolgente sarà la loro rovina.
E quando il confine tra ostilità e desiderio si farà sottile, Jamie e Pierce scopriranno che arrendersi alla tentazione non è solo pericoloso… è inevitabile.
Quando il tuo sogno diventa un incubo, ogni desiderio può essere letale.
Come ho conosciuto Cristina ormai lo sapete, quindi non mi dilungo oltre (nelle altre recensioni dei suoi libri trovate tutte le info del caso). Vi dico solo che, essendomi posta l’obiettivo di recuperare tutte le sue opere, quando ha annunciato l’uscita del nuovo romanzo, ho subito cominciato a tenere d’occhio il suo profilo IG (e giuro che non l’ho fatto con cattive intenzioni eh! Non sono una stalker). Inutile dire che FAKING LOVE è finito in TBR - e nel mio kindle - praticamente in tempo zero e quindi eccomi qui, pronta a parlarvene.
FAKING LOVE racconta la storia di Jamie Jennings, una giovane autrice di romance piuttosto affermata e conosciuta, che vede realizzarsi, non solo il sogno di vedere trasposto al cinema uno dei suoi romanzi, ma anche quello di avere come attore protagonista, proprio colui che aveva immaginato come prestavolto: Cameron Weston.
Senza contare che Jamie ha un debole per l’attore di Hollywood e non vede l’ora di conoscerlo con l’obiettivo - diciamocelo - di conquistarlo. Peccato che Cameron non sia esattamente come Jamie se lo aspettava e, dopo che un loro scontro viene fraintesi dai giornalisti, la produzione del film, per non comprometterne la realizzazione, costringe i due a fingere una relazione nata sul set, affiancando alla nuova pseudo coppia, una sorta di babysitter: il project manager Pierce Bunton, che palesemente vorrebbe essere ovunque tranne lì a sedare i battibecchi tra Jamie e Cameron, ma che è talmente ligio al dovere, che alla fine - un po’ costretto - accetta il ruolo.
Ed è qui che cominciano i problemi, perché Jamie dovrebbe portare avanti la sua finta relazione con Cameron, ma si sente irrimediabilmente attratta da Pierce e la cosa sembra reciproca…
Con la trama io mi fermo qui, perché a questo punto inizia la parte “interessante” e - se vogliamo - quella più “frizzante” di FAKING LOVE e non voglio assolutamente rovinarvela.
FAKING LOVE è una commedia romantica, che ha come sfondo il mondo del cinema, dello spettacolo e della scrittura, ma potremmo anche considerarlo uno slice of life, quindi i colpi di scena restano quelli relativi alla quotidianità degli ambienti presi in considerazione, e non voglio rischiare di svelarvi troppo e farvi qualche spoiler indesiderato.
La trama di FAKING LOVE è abbastanza semplice, ma non per questo banale anzi, potremmo definirla una “semplicità articolata”, perché, seppure si segua una certa linearità nella narrazione degli eventi, si vede che alla base di tutto c’è un discreto lavoro di studio e ricerca sul mondo del cinema e della produzione cinematografica.
Ho apprezzato anche che si siano trattate tematiche più serie e delicate, sia legate al mondo dello spettacolo che alla quotidianità.
In FAKING LOVE, infatti, come precisa l’autrice stessa all’inizio del romanzo, si parla della registrazione e della diffusione di video personali, senza il consenso delle parti coinvolte e, sebbene si tratti di una tematica minore, che ha solo finalità di collegamento (se vogliamo) tra alcuni degli avvenimenti principali; sebbene si tratti di una sorta di espediente narrativo, personalmente ho trovato molto interessante che si sia deciso di parlarne.
Come ho apprezzato il modo in cui sono stati trattati gli altri temi in FAKING LOVE, partendo dalla scoperta di sé stessi, liberandosi dalle maschere e dai personaggi che si è spesso costretti a cucirsi addosso, passando per la rivalsa personale sia nella vita privata che nel mondo del lavoro, arrivando anche a tematiche legate al concetto di famiglia allargata, di lutto, di crescita personale e tanto altro.
Il tutto viene sempre reso con la leggerezza tipica delle commedie romantiche, che ne permette l’approccio ad un pubblico più ampio, ma senza mai scadere nella banalità o nel cliché, ma anzi prestando sempre particolare attenzione a tutti gli aspetti più importanti dei temi presi in esame.
Come vi anticipavo all’inizio, protagonista principale di FAKING LOVE è Jamie Jennings, scrittrice 28enne piuttosto affermata nel mondo del romance, che su trova a partecipare alla produzione cinematografica del suo romanzo Love on Top, seguendone gli sviluppi direttamente dal set, a stretto contatto con gli operatori e gli attori, cercando anche di trarne qualche spunto per una nuova opera.
Jamie mi è piaciuta fin da subito per il suo carattere forte e frizzante, ma che nasconde anche non poche fragilità, alcune delle quali fondamentali per la trama stessa. Jamie non si fa mettere i piedi in testa nonostante la giovane età ed è, proprio per questo che mi è subito stata simpatica e - vi dirò - le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte.
Altro protagonista è Pierce Bunton, project manager poco più che 30enne, che lavora per la SunFyre, casa di produzione di Hollywood che si occupa della realizzazione proprio di Love on Top. Pierce è un altro personaggio che ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative (e anche un po’ alzato i miei standard per quanto riguarda il genere maschile - diciamocelo). Perché sì, è abbastanza scorbutico, un po’ musone e decisamente rigido, soprattutto in ambito lavorativo, ma è anche attento, presente, sempre pronto a fare del suo meglio in ogni situazione, molto legato alla famiglia e agli amici e, anche se non sembra, sa essere dolce e romantico (a modo suo, certo, ma non siamo qui per guardare il cavillo).
Attorno a loro ruotano tutta una serie di figure più o meno secondarie, ciascuna con il proprio ruolo preciso, non solo all’interno della trama di base, ma anche nelle dinamiche tra i due protagonisti.
Tra loro abbiamo, ovviamente, Cameron e Dianne, attori protagonisti di Love on Top; Brian, il regista del film; Kaleigh, una delle truccatrici presente sul set; Aaron, amico di Pierce e tanti altri che, però, svolgono un ruolo nettamente più marginale.
In generale, credo sia inutile dirlo, ho molto apprezzato la caratterizzazione.
I personaggi che crea Cristina sono sempre molto realistici e umani, non sono perfetti come spesso accade nei romance, ma anzi commettono errori, prendono decisioni sbagliate, hanno atteggiamenti impulsivi e, a volte, non pensano molto, un po’ come accade, a tutti gli effetti, nella realtà. Proprio come nella realtà, però, riescono ad imparare dai propri errori, a migliorare e a fare tesoro anche delle situazioni più difficili.
Piccolo appunto personale: ho amato il percorso di crescita di Cameron, che passa dall’essere uno stronzetto supponente, al diventare un cuoricino di panna.
Lo stesso vale per i legami, che si sviluppano in maniera molto realistica, senza cadere troppo nei classici cliché del romance, mettendo comunque un luce i tratti tipici delle relazioni nel mondo dello spettacolo.
Ho apprezzato, non solo come si sviluppa la relazione amorosa tra Pierce e Jamie, ma anche quella di amicizia tra Jamie e Cameron o tra Jamie e Dianne!
Per non parlare della coppia secondaria (che non vi svelo perché credo proprio sia spoiler) in cui ho sperato fin dall’inizio e che mi ha fatto avere gli occhi a cuoricini quasi quanto quella principale.
Come vi dicevo all’inizio, conoscevo già Cristina Foresta, perché ho letto tutte (circa) le sue opere precedenti, quindi, sapevo ne avrei apprezzato lo stile ancora una volta.
La sua si riconferma una scrittura molto curata, ma mai di difficile comprensione, accattivante ed emozionante, frizzante e davvero coinvolgente.
Sapete che non amo la narrazione in prima persona, ma nel caso di FAKING LOVE l’ho trovata perfetta: il doppio POV (che io di solito preferisco) non sarebbe stato in linea con i personaggi ( non ce lo vedo Pierce a raccontare cose con più di quattro parole).
Le descrizioni e i dialoghi sono davvero ben strutturati e si amalgamano perfettamente al resto della narrazione, dando vita ad un ritmo narrativo veloce e coinvolgente, che cattura il lettore fin dalle prime pagine.
Ed ora…
Angolino dello spicy.
Come nei romanzi precedenti di Cristina, lo spicy è presente ed è abbastanza spicy, ma non risulta mi volgare, anzi è sempre ben contestualizzato. Le scene descritte sono piccanti e su questo non si discute, ma sono anche ricche di sentimenti ed emozioni forti.
Belli gli intermezzi con gli appunti di Jamie che mi hanno fatto morire dal ridere, super apprezzata la playlist a fine volume e interessanti anche le citazioni musicali e non sparse per il volume.
Insomma FAKING LOVE mi è piaciuto davvero tanto e se ve lo dice una che il romance di solito tende a trovarlo meh, direi che potete fidarvi.
Il mio voto è:
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