lunedì 8 giugno 2020

ICELAND di Samuele Alinovi | recensione |

Buona sera mie picocle volpi!
Eccomi qui con un nuovo articolo.
Oggi vi parlo di libri!
Sono terribilmente in ritardo!
Infatti, questa è la mia seconda lettura di maggio e avrei dovuto pubblicare l'articolo qualcosa come quindici giorni fa...
Mi scuso con l'autore per avergli fatto attendere questa recensione più del necessario. Purtroppo, come già vi ho detto diverse volte, i miei orari a lavoro non sono particolarmente stabili (almeno per un altro po') quindi sto avendo un po' di difficoltà ad organizzarmi decentemente.
Insomma, portate pazienza ancora un po'...
Ora, però, passiamo alla recensione!

ICELAND

Iceland
di Samuele Alinovi

Editore: Nulla Die
Pagine: 198
Prezzo: 16,00€ (ebook 5,59€)
Pubblicazione: 27 febbraio 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Nord-ovest dell’Islanda. Nella tranquilla località di Arnarstapi si è appena consumato un inquietante delitto; la soluzione del caso viene affidata a un detective inglese ingaggiato dalla polizia locale.
Parallelamente alle indagini, prendono corpo le vicende personali di due amici: il primo è un italiano, trasferitosi sull’isola alla ricerca di un riscatto, mentre il secondo è un giovane islandese che scopre che l’omicidio potrebbe avere un legame col suo passato.




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Per prima cosa, vorrei ringraziare Samuele Alinovi, l'autore, per avermi contattato dandomi la possibilità di leggere questo suo nuovo romanzo.


Vi premetto subito che, trattandosi di un romanzo che prevede un'indagine, non potrò soffermarmi troppo sulla trama per non svelarvi dettagli importanti,  quindi perdonatemi se, in un certo senso, risulterò più sbrigativa.

Quando l'autore mi ha proposto la lettura di questo suo nuovo romanzo, proprio perché attratta dall'elemento investigativo, ho subito accettato.
Dovete sapere (ma sicuramente ve l'ho già detto) che ho una piccola passione per i gialli investigativi e che, quando posso, ne leggo molto volentieri, soprattutto se, come in questo caso, si prevede la presenza dell'elemento mistico (perché mi ricorda un po' il fantasy e sapete che dove c'è fantasy c'è Silvia).
Insomma, per farla breve, la trama mi ha colpito piacevolmente e ho deciso di mettere da parte la mia "vena fifona" e ignorare quel "horror" tra i generi del romanzo. 
Alla fine, direi che ho fatto bene, perché questo si è rivelato un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena. Iceland, inoltre, mi ha colpito per la struttura narrativa, perché il lettore si trova fin da subito davanti a due filoni che, a primo impatto, sembrano non avere nulla a che fare tra loro ma che, con il proseguire della vicenda, si riveleranno fortemente legati, così come le storie personali dei personaggi.

E, a proposito, ho apprezzato molto la caratterizzazione generale, perché il lettore non fatica ad identificare i vari personaggi, siano essi principali o secondari.
Da un punto di vista "umano" (per così dire) abbiamo svariati protagonisti, le cui vicende, che inizialmente appaiono scollegate, finiranno per intrecciarsi inevitabilmente, fino a rivelare la vera figura principale dell'intero romanzo: Iceland stessa.
Forse sarà stata solo una mia percezione e, molto probabilmente mi sbaglierò, ma ho avuto fin da subito la sensazione che la vera protagonista dell'intera vicenda, fosse l'isola stessa, con i suoi misteri e i suoi demoni. 

Lo stile di Samuele Alinovi mi è piaciuto subito.
La sua è una scrittura scorrevole e accattivante, in grado di coinvolgere il lettore fin dalle prime righe, immergendolo nell'atmosfera misteriosa dell'isola e trasportandolo subito accanto ai protagonisti. Ho apprezzato molto il buon mix tra dialoghi, narrazione e descrizione, oltre alla commistione di genere davvero interessante.
Da "fifona impenitente" posso dirvi che l'elemento horror non mi è sembrato così "spaventoso" come credevo e che, anzi, è stata proprio questa componente a tenermi incollata alle pagine fino alla fine.

Insomma, se cercate un giallo/investigativo diverso dal solito, con una storia particolare e coinvolgente, ma soprattutto ben scritto, Iceland potrebbe fare al caso vostro.

Il mio voto è:
4/5
A presto!

Silvia

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