venerdì 28 febbraio 2020

STREAMING - DRAMA - Maou |recensione|

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Rieccomi qui, anche oggi:
pronta a parlarvi di dorama!
Dopo secoli che stazionava tra i segnalibri di chrome, finalmente ho recuperato anche questo dorama arashico!
Non sto qui a ricordarvi la mia recente (si fa per dire, visto che ormai stiamo per sfiorare i 3 anni di fissa cosmica) passione per il jpop, in special modo per gli Arashi e, di conseguenza, non vi dirò che ho l'estrema necessità di vedere qualsiasi cosa li riguardi (l'ho appena fatto, lo so) perché mi piacciono troppo e sono bravi in qualsiasi campo...
E quindi, visto che quello che non dovevo dirvi, ve l'ho detto, direi di cominciare!

MAOU

Maou

Titolo originale: 魔王 (The Devil)
Genere: drammatico, thriller
Episodi: 11
Stato: concluso
Anno: 2008
Provenienza: Giappone
Network: TBS (in Giappone)

Altro: remake della serie coreana dal titolo Ma-wang (마왕) trasmessa nel 2007; la colonna sonora Truth è cantata dagli Arashi, di cui Ohno è il leader.
Trama:
Ryo è un giovane avvocato molto ambiguo: in apparenza gentile ed affabile, rappresenta in tribunale le persone con poche possibilità finanziarie (e per cui s'è guadagnato il soprannome di Avvocato-Angelo da parte della stampa); ma dall'altra parte ad insaputa di tutti è anche un diavolo, cerca difatti d'ottener vendetta contro i responsabili della morte del fratellino. Naoto è invece uno zelante detective entusiasta del suo lavoro, che meticolosamente tenta di mascherare un oscuro passato che non vuole abbandonarlo. Quando un conoscente della famiglia di Naoto viene misteriosamente ucciso, egli viene suo malgrado trascinato all'interno d'una spirale di omicidi, che pian piano gli fanno tornare alla mente oscuri eventi della sua vita.

Ho questo drama in lista da davvero un sacco di tempo e, sinceramente, mi chiedo perché ho aspettato così tanto per guardarlo!
Ammetto di aver provato ad iniziarlo qualche mese fa (forse parliamo a dirittura di un anno fa) ma di non essere andata oltre la prima parte del primo episodio. In quel momento non mi sentivo particolarmente ispirata da questo tipo di drama e quindi ho stoppato il tutto in favore di altro (non chiedetemi perché, cosa è successo e simili, perché - onestamente - non me lo ricordo minimamente).
In questo periodo, però, ero alla ricerca di qualcosa di un po' meno "carino e coccoloso" e che avesse anche una leggera componente thriller, per andare in contrasto a quello che stavo leggendo e perché mi girava così - diciamocelo.
Mi sono quindi imbattuta in Maou e ho capito che era il momento giusto per riprenderlo.

La trama di Maou è piuttosto intricata ma, di base, potremmo dire che ci troviamo davanti ad un classico esempio di "Montecristite" (neologismo di mia invenzione).
Il nostro protagonista, infatti, sta tramando nell'ombra per mettere in pratica la sua vendetta (e non è spoiler, perché lo dice anche wikipedia) per un fatto accaduto undici anni prima, ma nessuno lo riconosce e, anzi, non riescono a ricollegarlo all'intera vicenda fino quasi alla fine.
Di per sé, quindi, ci troviamo davanti ad una trama che non ha nulla di nuovo e che, sicuramente, avrete già visto in altre serie/anime/film. Quello che mi ha colpito, però, è il costante legame e rimando al passato e il fatto che niente e nessuno è ciò che sembra: tutti nascondono qualcosa e hanno un lato oscuro.
Altra cosa che mi ha colpito è il finale di Maou, perché, in tutta onesta, non mi aspettavo assolutamente una conclusione simile. E, vi dirò, proprio perché non me la aspettavo, l'ho trovata perfetta: tristissima, ma perfetta. 

*devo dire che mi ha ricordato molto il finale di Ouroburos - sempre con Toma - e che, di conseguenza, mi ha fratturato - o forse è meglio dire frantumato - il cuoricino in maniera scomposta ed esposta*

E sulla trama, non posso dirvi tanto altro, se non che è ricca di suspance e colpi di scena che vi terranno incollati allo schermo. Ci sono dei punti un po' prevedibili e forse qualche risvolto potrebbe apparire sbrigativo, ma io credo che il risultato finale ne valga la pena e, nel complesso, sia un buon drama, pur non essendo propriamente recente (stiamo parlando di una serie che ha, ormai, 12 anni - mica pochi, se ci pensate).

Protagonisti dell'intera vicenda sono Ryo Naruse, giovane e promettente avvocato dall'aria gentile (soprannominato per questo Avvocato Angelo dalla stampa) e Naoto Serizawa, ispettore di polizia che nasconde un passato da teppistello.
I due non potrebbero essere più diversi, conducono vite totalmente agli opposti e, sembrerebbero, essere destinati a non aver nulla in comune. Se non che, dopo un misterioso omicidio, si trovano a dover lavorare a stretto contato ma sempre su fronti opposti.
Più si va avanti con la visione e più ci si rende conto, però, che Naruse e Serizawa sono legati da qualcosa successo undici anni prima, qualcosa che sembra coinvolgere anche altre persone. E queste persone stanno morendo, una ad una, sempre in maniera molto misteriosa, perché le morti sono accompagnate da una carta dei tarocchi.
E qui, entra in scena il terzo protagonista, o per lo meno, quello che potremmo definire un personaggio fondamentale: Shiori Sakita, una giovane sensitiva (se così vogliamo definirla) che aiuterà Serizawa nella risoluzione dei casi e che sembra essere coinvolta in ciò che è successo undici anni prima.

Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi, sia dei protagonisti che delle figure secondarie, che comunque svolgono sempre un ruolo fondamentale. Ovviamente, Naoto e Ryo ci vengono presentati in maniera più completa e dettagliata, perché tutto ruota attorno a loro, ai rispettivi passati e a ciò che li lega, ma anche tutti gli altri personaggi sono ben resi e riconoscibili. 
A me è piaciuta molto la sorella di Naruse e ho trovato interessante Shiori, principalmente per le sue capacità extrasensoriali, ma anche per i sentimenti che sviluppa per Ryo e perché questi sono motivo di cambiamento per il ragazzo. 


Insomma, l'avrete capito anche voi, potrei andare avanti a parlare della dualità dei personaggi e ad analizzare i vari legami, almeno per un paio d'ore...quindi passo oltre, perché non voglio risultare noiosa e prolissa (cose che, forse, già sono - lo so).

Per quanto riguarda il cast, da un punto di vista generale, non ho assolutamente nulla da dire, anzi, ho trovato che abbiano dato tutti una buona interpretazione dei rispettivi personaggi, mettendone in evidenza i lati oscuri del carattere, ma anche quelli positivi: insomma, rendendoli umani e realistici.
Concentrandosi un attimo sugli attori protagonisti, lasciate che vi dica solo una cosa: Ohno Satoshi (Naruse) e Toma Ikuta (Serizawa) sono stati perfetti. Sapevo che erano bravi e avevo sentito parlare molto bene delle rispettive interpretazioni in questo drama, ma non credevo il livello fosse così alto.
Mi ha fatto decisamente impressione vedere Ohno nei panni di un personaggio così controverso, senza contare che vederlo piangere è stato straziante, e lo stesso vale per Toma (che già mi aveva sconvolto abbastanza con Ouroburos, ma questo l'ho già detto).

E niente, io mi fermo qui, perché credo di avervi annoiati a sufficienza e non voglio rischiare di partire per la tangente.
Se potete, recuperate Maou, non ve ne pentirete!

Il mio voto è:
4,5/5
*ma è quasi un 5 pieno*
A presto!

Silvia

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