venerdì 13 settembre 2019

La bambina che annusava i libri di Manuela Chiarottino | recensione |

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Continua il recuperone degli arretrati.
Anche oggi vi parlo di libri!

Anche oggi sono qui con un nuovo articolo, o meglio una nuova recensione!
Si tratta, nuovamente, del recupero di una delle letture di agosto ma, come vi dicevo ieri, mancano pochi articoli e potremo considerare questo ennesimo "recuperone" finalmente concluso.
Portate pazienza!

La bambina che annusava i libri
di Manuela Chiarottino

Editore: More Stories 
Pagine: 262
Prezzo: 10,39€ (ebook 2,99€)
Pubblicazione: 8 luglio 2019
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama: 
Per Stella, cresciuta in una famiglia di antichi stampatori, i libri sono come degli amici. Non solo ama leggerli, ma li conosce profondamente, riuscendo a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia.
La vita tranquilla di Stella subisce un brusco cambiamento quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. Sta a lei risolvere l’enigma del nonno e ritrovarli.

In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.


Anche questa volta, per prima cosa devo ringraziare Luca Terlizzi per avermi inviato questo romanzo, permettendomi di conoscere meglio una nuova autrice italiana e anche di avvicinarmi un po' di più ad un genere che non sono solita leggere molto spesso.


Come per La locanda sul porto, anche La bambina che annusava i libri è molto più che un semplice romance. Certo, la storia d'amore è una componente importante, ma c'è molto di più e, soprattutto, si parla anche di altri temi, quali i rapporti familiari, i legami con il passato, l'amore per i libri e la lettura.
Personalmente ho molto apprezzato il modo in cui la componente romance è stata mescolata alla storia personale dei protagonisti e come, a loro volta, entrambe le cose siano state abilmente legate alla caccia al tesoro (vedrete se leggerete il libro).
Altro particolare che mi ha colpito è l'inserimento degli ex-libris e il modo in cui questi sono stati resi parte fondamentale della vicenda.
Anche in questo caso abbiamo una trama piuttosto semplice, ma comunque ben strutturata e che mi ha subito colpito e coinvolto.

Protagonista della vicenda è Stella, una giovane libraia che, alla morte del nonno, si trova coinvolta in una particolare caccia al tesoro da lui ideata. Attraverso gli enigmi nascosti in un antico ex-libris, Stella troverà non solo l'eredità lasciatale dal nonno, ma anche l'amore, la possibilità di recuperare il rapporto con il padre e la soluzione ai suoi problemi economici.
Altro protagonista è Manuel, proprietario del negozio di antiquariato di famiglia e aspirante pittore che, per una serie di scelte sbagliate, si trova coinvolto in qualcosa di poco pulito. Queste circostanze negative, lo porteranno a conoscere Stella e gli permetteranno di avere la possibilità di cambiare vita e migliorare sé stesso.

La caratterizzazione di Stella e Manuel è ben fatta e lo stesso si può dire  per i personaggi secondari che, il più delle volte, giocano un ruolo fondamentale nella vicenda, fornendo aiuto e supporto ai protagonisti.

Per quanto riguarda lo stile di Manuela Chiarottino, vale esattamente quello che ho detto nella recensione de La locanda sul porto la sua è una scrittura coinvolgente, in grado di catturare il lettore con una trama semplice ma avvincente e curata. 
La bambina che annusava i libri è scritto in terza persona e, non credo sia necessario dirlo, questo è un particolare che mi è piaciuto molto. Così come ho apprezzato la struttura del romanzo che vede, per una prima parte, l'alternarsi di capitoli dedicati a Stella e a Manuel, come a voler mettere in evidenza il procedere separato delle rispettive storie, fino al punto in cui il destino ci mette lo zampino.

Insomma, La bambina che annusava i libri, è stata una lettura davvero carina, che mi ha permesso di apprezzare un po' di più il genere romance e che mi sento di consigliare sicuramente agli amanti del genere, ma anche a chi non lo legge spesso, come nel mio caso.
Il mio voto è:
3,5/5

Alla prossima recensione!

Silvia


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