Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Eccomi qui con una nuova recensione librosa.
Piano piano sto recuperando, visto?!
E anche la seconda lettura di marzo è finita.
Lo so, sono un po' in ritardo - non solo nello scrivere le recensione, ma anche nel leggere i libri - ma mi sto impegnando per recuperare tutto in tempo.
Ho dovuto un po' rivedere l'ordine di lettura, ma penso di riuscire a leggere tutto quello che mi ero prefissata.
Run Hide Tell
di Francesco Cotti
Editore: self per Amazon
Pagine: 278
Prezzo: 12,48€ (ebook 2,99€)
Pubblicazione: 1 luglio 2018
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
"Run Hide Tell" è la cronaca in tempo reale della battaglia per liberare un villaggio turistico attaccato da un gruppo di terroristi armati, e ben coordinati, che tengono in ostaggio centinaia di persone. Il sistema di risposta antiterrorismo verrà messo a dura prova e, per la prima volta, le UOPI della Polizia di Stato e le SOS ed il GIS dei Carabinieri dovranno lavorare in sinergia per neutralizzare la minaccia.
Uno scenario che è realmente oggetto di studio da parte dei nostri Reparti Speciali, diventa un romanzo mozzafiato in cui il lettore verrà catapultato nelle procedure operative sviluppate per queste emergenze.
Per prima cosa ringrazio Il Taccuino - ufficio stampa per scrittori ed editori, che mi ha inviato questo volume. Mi scuso anche per l'immenso ritardo con cui leggo e recensisco il libro, con gli altri cercherò di impegnarmi di più...
Quando ho ricevuto la newsletter de Il Taccuino, la scheda di Run Hide Tell mi ha subito colpito, sopratutto perché si tratta di un libro che si discosta moltissimo da quello che sono solita leggere. Dovete sapere che, apprezzo thriller, polizieschi e simili, ma ne leggo davvero pochissimi quindi, la possibilità di recuperarne uno, mi ha subito convinto a richiederlo.
Per di più, la trama mi ha davvero incuriosito, dato che non ho mai avuto modo di leggere un libro che parlasse di attacchi terroristici, per di più ambientato in Italia.
Se la vicenda fosse reale, a mio parere, lo si potrebbe definire un vero e proprio reportage, perché i fatti sono stati narrati in maniera molto realistica, principalmente per quanto riguarda le operazioni di salvataggio da parte dei Reparti Speciali.
Le figure coinvolte sono parecchie, quindi non si può parlare di un vero e proprio protagonista, quanto piuttosto di una serie di personaggi fondamentali, che ritornano spesso nel corso della narrazione.
Da un punto di vista generale, ho trovato la caratterizzazione piuttosto ben fatta: si capisce fin da subito quali saranno le figure più importanti e quali, invece, risulteranno solo delle comparse.
Lo stile di Francesco Cotti non mi è dispiaciuto.
Ho trovato la sua scrittura molto scorrevole e coinvolgente, in grado di catturare fin da subito il lettore, attraverso una cronaca molto dettagliata degli eventi. Si nota, soprattutto nelle descrizioni delle varie azioni militari, che c'è dello studio alla base della stesura del romanzo. Ma, proprio queste descrizioni, così curate e piene di particolari, possono allo stesso tempo accelerare e rallentare il ritmo di lettura.
Per "gli addetti ai lavori" (per così dire), ovvero per coloro che sono pratici del genere o hanno qualche conoscenza in materia, in queste sequenze d'azione, la lettura risulta molto più veloce e adrenalinica; ma per chi, come me, non capisce nulla di armi e azioni militari, il ritmo può subire un brusco rallentamento, perché si deve cercare di destreggiarsi tra tutti i termini sconosciuti ( o poco sentiti) che si incontrano.
Questa non vuole, assolutamente, essere un critica, ci tenevo però a precisare questa mia impressione, per far avere anche a voi un quadro più completo.
Pur partendo dal presupposto che si tratta di un volume autopubblicato, devo segnalare che ci sono diversi refusi ed errori di battitura. Inoltre, i simboli usati per il dialogo, non sono esatti (l'autore usa << ... >> al posto di "..." o «…» ) e distorcono un po' l'aspetto grafico del volume.
Personalmente, lo dico in tutta sincerità, inizialmente non ci ho dato peso, ma procedendo nella lettura mi ha un po' disturbato. A dirla tutta, però, ho trovato più problematica l'assenza dei capitoli. Confesso che, la necessità di avere la divisione in capitoli, è una mia vera e propria fissazione da lettrice, perché mi da l'idea di poter organizzare meglio la lettura, quindi io ho avuto non poche difficoltà da questo lato...
In definitiva, però, Run Hide Tell, si è rivelato una lettura interessante e coinvolgente, sicuramente al di fuori di quelli che sono i miei standard, e che mi sento di consigliare, soprattutto, agli appassionati del genere.
Il mio voto è:
3,5/5
P.S. Giusto per farvi capire quanto "l'essere pratici" di questi temi possa influire sulla lettura: mio papà, che legge thriller e polizieschi all'incirca nella stessa misura in cui io leggo fantasy, ha trovato questo libro molto bello e me ne ha parlato decisamente bene. Pensate che l'ha letto prima lui di me e che l'ha iniziato il giorno stesso che è arrivato il pacco.
Alla prossima recensione!
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