giovedì 10 ottobre 2024

LE CINQUE RIVE: GLI ANNI DELLE FIAMME di Chiara Cecilia Santamaria |recensione|

Buongiorno mie piccole volpi!
Prosegue il recupero delle recensioni estive.
Oggi tocca alla prima lettura di agosto!
Benvenuti nell'ottava recensione di recupero!
Oggi torniamo a parlare di fantasy!
E torniamo a parlarne con una Buddy Reading (per chi non mastica l'inglese, si tratta - banalmente - della lettura in contemporanea con uno o più amici) che io ho fatto con la mia Partner in Crime Jessica - lo so, non serviva che ve lo dicessi...
Quindi, ora sono qui a proporvi la recensione di questo volume, come recupero delle letture estive.
Ma, senza ulteriori indugi, direi di lasciarvi all'articolo♥
Quindi ora, vediamo la recensione!

LE CINQUE RIVE: GLI ANNI DELLE FIAMME


Le Cinque Rive
- gli Anni delle Fiamme -
di Chiara Cecilia Santamaria

Editore: Gribaudo
Pagine: 560
Prezzo: 19,50€ (ebook 9,99€)
Pubblicazione: 25 agosto 2021
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Nella rigogliosa Riva di Vidrian fervono i preparativi per la Cerimonia della Destinazione, che ogni anno assegna i bambini del villaggio alla famiglia più adatta al loro Xen, il loro centro, e ne determina il posto nella società. A giocare un ruolo chiave nella Cerimonia sono gli Armon del Cerchio, l’autorità spirituale della riva.
Il giovane Bram Cadaval, apprendista del Cerchio, è inquieto. Non solo i suoi progressi sono fermi, ma è tormentato da visioni improvvise alle quali non riesce a dare un senso. Questo, e la sua incapacità a sintonizzarsi con gli altri Armon, causano in lui enorme frustrazione. L’inquietudine diventa angoscia quando Aral, uno dei bambini che attende la sua Destinazione, sparisce misteriosamente. Partire per la missione alla ricerca di Aral rappresenta per Bram la possibilità di riscattarsi e dimostrare ciò che vale.
Deva Loissen è la figlia di facoltosi commercianti di Riva di Terrena, abituata alla ricchezza e agli agi. La sua vita, però, è tenuta sotto costante controllo dalla famiglia a causa delle crisi autolesionistiche di cui talvolta è preda, come dimostra il suo viso, segnato da una vistosa cicatrice. Un giorno, al ritorno da una cavalcata, Deva assiste impotente allo sterminio della sua famiglia, bruciata da un inquietante fuoco nero. Scampa alla morte fuggendo, ferita, insieme al suo cavallo.
Mentre Bram e Deva intraprendono un viaggio alla ricerca della salvezza, il fantasma della guerra che cento anni prima sconvolse le Cinque Rive sembra risvegliarsi, per chiedere a queste terre un nuovo tributo di sangue e morte.

Comincio col dirvi che questa è stata la mia prima Buddy Reading a tutti gli effetti (e no, la rilettura di Harry Potter non la conto) in compagnia della mia partner in crime.
Dovete sapere che puntavo questo libro da un pezzetto, attratta soprattutto dalla copertina (perché sono debole, lo sapete) così, quando l'ho visto disponibile nella promo Feltrinelli 2x9,90€ mi ci sono lanciata a bomba!
Ed ora, dopo eoni, eccomi qui a parlarvene.

LE CINQUE RIVE è, a tutti gli effetti, un fantasy e ne presenta, manco a dirlo, tutte le caratteristiche tipiche.
Vedi l'eterna lotta tra bene e male, la magia, creature di vario genere, un mondo costruito da zero, una guerra passata e una in procinto di iniziare e chi più ne ha più ne metta!

Ma in LE CINQUE RIVE si parla anche di molto altro, come ad esempio la ricerca di sé stessi, l'accettazione e la presa di consapevolezza delle proprie capacità (e dei propri poteri in questo caso). Si parla di diversi tipi di amore e relazioni, strizzando l'occhio anche alle tematiche LGBTQ+ (ma non posso dirvi di più per non farvi spoiler).
Senza contare anche altri temi importanti, che si rispecchiano anche nella realtà attuale, come gli abusi, la dipendenza da sostanze e - in un certo senso - le relazioni tossiche.

Tutti questi temi sono trattati in maniera molto competente, senza banalizzarli o cercando di indorare la pillola, magari edulcorandoli certo, ma mantenendo sempre una grande attenzione alla sfera emotiva e alla componente psicologica.

La trama de LE CINQUE RIVE parte come quella di ogni buon fantasy che si rispetti, ma poi, proprio come ogni buon fantasy che si rispetti, più si procede con la lettura, più ci si immerge in un clima di non detto, di mistero e di intrighi, dove nulla è ciò che sembra, fino ad arrivare ad un totale stravolgimento degli eventi.
Perché, proprio com'è scritto sul retro della copertina, i personaggi, ad un certo punto, si trovano a chiedersi "cosa faresti se ti dicessero che sei il villain della storia?"...

Da qui si aprono tutta una serie di scenari che, ovviamente, non vi posso raccontare, ma che finiscono inevitabilmente per coinvolgere ancora di più il lettore, non solo nella trama di base, ma anche nelle singole vicende.

Sapete che il fantasy è il mio genere preferito, ma devo confessare che, raramente mi è capitato di imbattermi in una trama così originale e complessa, ma allo stesso tempo, legata in maniera assurda ai capi saldi del genere e sempre di facile comprensione.

Il lettore non si trova mai spaesato, sa sempre cosa sta succedendo e non ha nessuna difficoltà a seguire gli avvenimenti descritti, anche quando questi si fanno più concitati ed intricati.
Lo stesso worldbuilding mi è sembrato davvero ben fatto e costruito con grande cura (peccato solo che nell'edizione flessibile non ci sia la mappa).
Come vedete, non entro troppo (anzi per nulla) nel dettaglio della trama, perché LE CINQUE RIVE è un libro che va letto senza troppe anticipazioni, in modo da entrare ancora più profondamente nelle vicende narrate.

Protagonisti principali de LE CINQUE RIVE sono Bram Cadaval e Deva Loissen, due giovani appartenenti a due Rive diverse, i cui destini si intrecciano inevitabilmente.
Ma andiamo con ordine...

Bram è un discepolo del Convicto, un futuro Armon del Cerchio, che potremmo considerare come una sorta di sacerdote (non trovo similitudine migliore).
Bram si potrebbe considerare una sorta di prescelto, anche se inizialmente, forse perché nemmeno lui ci crede molto, non è chiaro per cosa sia prescelto.
Questa condizione di incertezza, unita ad un leggero astio e bullismo (forse) da parte di altri Armon, rende Bram un ragazzo chiuso in sé stesso e insicuro, timoroso forse è, in un certo senso, costretto a nascondere quello che è il suo vero carattere.

Deva, invece, è la figlia di una buona famiglia di commercianti e produttori di stoffe.
Ha sempre vissuto nell'agio, circondata da una famiglia amorevole e con molte possibilità.
Deva ha, però, un carattere forte con una puntina di ribellione che spesso la mette nei guai. Pur sapendo di dover stare attenta alle strane crisi che la colpiscono improvvisamente, Deva non rinuncia facilmente a ciò che vuole fare.

Attorno a loro ruotano poi molte altre figure più o meno secondarie, ma sempre con un ruolo importante all'interno delle vicende.
Tra questi, degni di nota, quasi a pari importanza con Deva e Bram, sono Lyran, capitano degli Ardimenti - ovvero l'esercito - e Evanette Starwyn, un'Astromante, ovvero una persona in grado di praticare arti di divinazione.
Anche su Lyran ed Evanette c'è davvero molto da dire e sono, se vogliamo, la controparte adulta di Deva e Bram perché, se questi ultimi sono dei ragazzini, gli altri sono miei coetanei e quindi si approcciano, tra loro e con gli avvenimenti narrati, in maniera diametralmente diversa.
Personaggio interessante è anche l'Imperatrice Maledetta, ma su di lei non posso soffermarmi oltre - altrimenti è uno spoiler grande come un elefante...

Da un punto di vista generale, ho molto apprezzato la caratterizzazione, sia che si tratti dei protagonisti che di tutte le altre figure presenti.
Si tratta sempre di personaggi ben costruiti, naturali e realistici, ma soprattutto privi degli stereotipi tipici del fantasy.
Sbagliano e cercano di porre rimedio, prendono decisioni errate e spesso si comportano in un modo che va anche fuori dagli schemi del personaggio, ma tutto questo gli serve per compiere un percorso di crescita personale e maturazione, per acquisire consapevolezza non solo in sé stessi, ma anche nel mondo che li circonda.

Altra cosa che ho apprezzato sono i legami e le relazioni che, proprio come i personaggi, si sviluppano in maniera molto naturale, senza tralasciare le tensioni e le difficoltà.

Non conoscevo Chiara Cecilia Santamaria, ma il suo stile mi ha piacevolmente colpito.
La sua è una scrittura davvero molto curata, si nota sempre il grande lavoro che c'è dietro l'intero romanzo, ma non per questo risulta pesante o di difficile comprensione.
Le descrizioni sono buone, così come i dialoghi e sono entrambi sempre ben amalgamati al resto della narrazione, dando vita ad un ritmo serrato, veloce e super coinvolgente.

Sono presenti alcune scene spicy, ma non sono il focus delle vicende.
Si tratta sempre di sequenze ben amalgamate al resto e contestualizzate benissimo.
Non sono mai volgari e anzi, non si possono nemmeno considerare esplicite, perché è sempre chiaro cosa sta succedendo, ma è tutto così soft e delicato, che a farla da padrone sono sempre la storia e i sentimenti.

Non so se è previsto un seguito, ma devo confessarvi che, in parte ne sento la necessità, in parte apprezzo il finale così "aperto, ma chiuso" che lascia al lettore la possibilità di immaginare come proseguono le vite dei personaggi, ma anche all'autrice di tenere la porta aperta per un volume due.

Consigliato a chi cerca un fantasy diverso dal solito, ma legato fortemente alla tradizione del genere, totalmente italiano e, soprattutto, ben scritto.


Il mio voto è:
4,5/5

A presto!

Silvia





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