martedì 19 gennaio 2021

Anime - MY HERO ACADEMIA (stagioni 1 e 2) | recensione | #netflix

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi di nuovo qui.
Oggi, vi parlo di anime!
Oggi torno a parlarvi di anime! Yeeee!
Questa è solo la prima parte della recensione, perché l'anime conta altre due stagioni. 
Dato che stiamo parlando di un numero considerevole di episodi, ho pensato fosse più semplice (per me e per voi) dividere a metà il tutto.
E prima di passare all'articolo vero e proprio, vi ricordo che: lo scorso anno ero solita mettere alcune immagini (di recente un collage) tratte dall'anime o dalla serie tv in questione. Ebbene, per quest'anno, causa qualche problema con blogger (che non mi fa caricare le foto come vorrei) sono costretta a rinunciare: matterò solo una gif all'inizio e una alla fine.
Bene, ora possiamo cominciare!

MY HERO ACADEMIA 

My Hero Academia I / II

Titolo originale: 僕のヒーローアカデミア - Boku no Hero Academia
Anno: 2014 / 2021
Genere: Azione, Scolastico, Combattimento, Supereroi 
Episodi: 13 + 25 + 25 + 25 (+ 2 film)
Stagioni: 4
Stato: in corso
Provenienza: Giappone
Network: Netflix (disponibile con doppiaggio italiano - stagioni I e II)
VVVVID (disponibile con sottotitoli italiani - stagioni III e IV )
Altro: basata sull'omonima serie manga di Kohei Horikoshi

Trama:
A causa di una mutazione genetica del quinto dito del piede, il genere umano ha ottenuto la capacità di sviluppare dei superpoteri, denominati "quirk", che si manifestano per la prima volta all'età di quattro anni. Queste particolari abilità hanno consentito lo sviluppo di una nuova categoria di persone: gli eroi, i quali combattono contro i supercriminali che seminano il terrore nel mondo.
Affascinato dagli eroi sin dalla più tenera età, Izuku Midoriya è uno studente delle scuole medie che ha sempre sognato un giorno di entrare a far parte di questa cerchia. Tuttavia Izuku è un ormai rarissimo essere umano nato senza quirk, ragion per cui egli viene continuamente deriso dai suoi coetanei che lo chiamano Deku (lett. "sfigato"). Izuku però non si arrende e, pur non essendo dotato di poteri, cerca lo stesso di seguire sempre il suo ideale di giustizia, tanto che un giorno il suo ardore verrà notato da All Might, l'eroe più potente mai esistito.

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Lo confesso: non è la prima volta che mi imbatto in My Hero Academia e, per diverso tempo, qualche anno fa, ho avuto il pallino di cominciarne la visione, ma ho sempre desistito.
Ormai sapete che, quando una cosa piace a tutti, io tendo ad evitarla come la peste, perché voglio appassionarmici di mia spontanea volontà e non perché è di moda. 
Quindi, quando sono usciti il manga e, di conseguenza, l'anime, io ho preferito tenermi a distanza, nonostante mezzo mondo mi stressasse l'anime perché lo vedessi pure io... 
Ebbene, dopo più di tre anni, siete stati accontentati! Visto? Sono stata brava!
[lo so, sono dispettosa, credetemi che posso fare anche peggio se mi impunto...potrei pure non essere così, ma mi diverto troppo...ihihih]

Cipolletta eri, cipolletta sei rimasto Deku, lasciatelo dire!

Come credo avrete capito, se seguite il blog da un po' o se mi conoscete in real life, ho una vera e propria fissa per tutto ciò che ha a che fare con i supereroi e con i combattimenti (meglio ancora se ci mettete un torneo da qualche parte), e questa è una fissa che mi porto dietro dai tempi in cui ero una piccola patata che faceva le raccolte di figurine di Dragon Ball e scambiava con i maschi, perché le mie compagne erano impegnate con le figurine profumate di non so nemmeno io cosa (sono sempre stata un pochino maschiaccio, diciamocelo).
Ma tralasciando le mie stranezze...

La prima volta che ho letto la trama di My Hero Academia, come era stato per Tokyo Ghoul, sono rimasta un po' perplessa. Se per Tokyo Ghoul credevo si trattasse del solito splatter ingiustificato, per My Hero Academia, temevo di ritrovarmi davanti alla solita cavolata priva di trama, piena di combattimenti e tanta tanta fuffa (e fanservice, ma quello lo metto in preventivo sempre). Ecco perché, a primo impatto, ho deciso di accantonare questo titolo e dedicarmi ad altro.
Questo fino ad una quindicina di giorni fa quando, per puro caso, mi sono imbattuta nel trailer su Netflix e mi sono detta che, forse, era giunto il momento anche per me di lanciarmi nell'impresa e così eccomi qui a dirvi che, tutte le paranoie che mi ero fatta su quest'anime, erano inutile ed insensate, perché mi è piaciuto un sacco!
Non sto qui a dilungarmi troppo sulla trama, perché quella che vi ho lasciato qui sopra nella scheda, si spiega bene già da sola.
My Hero Academia, in soldoni, ha alla base l'eterna lotta tra bene e male, intesa sia come scontro tra villain ed eroe, ma anche come conflitto interiore (per essere spicci), dato che i nostri protagonisti frequentano una scuola che insegna loro, non solo ad utilizzare al meglio i rispettivi poteri, ma anche e soprattutto, ad essere dei buoni eroi al servizio della popolazione.

Protagonista principale è Midoriya Izuku, detto Deku (che potremmo tradurre come "sfigato" - pora stella), un ragazzino di quattordici anni nato senza Quirk, ovvero senza nessuna unicità, ma con il grande sogno di diventare un supereroi come All Might, il suo idolo.
Attorno al nostro eroe sfigatello (che poi tanto sfigatello non è, ma non voglio fare spoiler) ruotano tutta una serie di personaggi secondari che, più si va avanti con la vicenda, più acquisiscono importanza, diventando a loro volta protagonisti.
Tra questi abbiamo i compagni di classe di Izuku, i professori della scuola per eroi, gli eroi professionisti e, ovviamente, i villain.
Pur trattandosi di un anime incentrato sul combattimento e sullo scontro diretto tra bene e male, devo dire che la caratterizzazione generale è davvero ben fatta: ognuna di queste figure ha un suo percorso specifico, dei tratti ben delineati e caratteristiche precise che permettono allo spettatore di identificarle con facilità (anche al di là del quirk stesso).
Inutile dire che ho adorato Midoriya fin dalla prima apparizione e che, sotto certi aspetti, mi sono rispecchiata in molti tratti della sua personalità (soprattutto il borbottio impanicato e la presa di appunti compulsiva - e poi dice che un quirk non ce l'ha, questi sono superpoteri belli e buoni, caro mio). 
Un altro che mi è piaciuto subito, perché sapete che ho una fissa per questo tipo di personaggio, è Todoroki: non sto neanche qui a spiegarvene i motivi, sappiate che l'ho eletto "preferito" dopo due secondi.
Terzo classificato, perché ormai siamo in fase di classifica, è Bakugo: il classico bulletto prepotente, che ha un soprannome per tutti (perché non ricorda i nomi, non per altro), che insulta in continuazione il povero Midoriya (è lui che lo chiama Deku per primo) ma che, sotto sotto, secondo me gli vuole bene. Sappiate che mi aspetto grande cose dal caro Katsuki!
Piccola menzione per Tsuyu, che mi fa morire dal ridere e che credo sia fortissima, per AllMight, che preferisco in versione "smilza e malaticcia" e per Tokoyami che non se lo fila nessuno.

Passando all'aspetto grafico, ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Non avendo mai sfogliato il manga, non vi so dire quanto ci sia della versione originale, ma sicuramente posso dirvi che le scene di combattimento sono state gestite molto bene.
Ho apprezzato anche la resa dei personaggi e l'espressività dei volti. Di solito non mi piace quando determinate caratteristiche vengono accentuate a dismisura (sia che si stia parlando di un tratto fisico che di uno caratteriale) ma in questo caso, pur avendole riscontrate, non mi sono dispiaciute e anzi, in certi casi mi hanno fatto davvero ridere (Bakugo che sclera, giusto per dirne una o Midoriya che si impanica, per dirne un'altra).
Buono anche l'uso dei colori, che sono sempre molto brillanti ma mai accostati in modo strano o fastidioso (sapete che questa cosa delle scelte cromatiche mi appassiona sempre).


Insomma, verrebbe da chiedersi cosa stessi aspettando ad entrare anche io nel mondo di My Hero academia, no?!
Ma come si suol dire: meglio tardi che mai e quindi ora sono qui a dirvi che, in conclusione, se vi piacciono le storie di supereroi e gli anime scolastici, My Hero Academia fa al caso vostro.
La storia è coinvolgente e divertente, ricca di messaggi importanti e in grado anche di dare qualche spunto di riflessione, non necessariamente solo ai più "piccoli" (diciamo così).
Io sicuramente proseguirò la visione e tenterò di recuperare le scan del manga (non i volumi se no devo andare a dormire sul divano), giusto per farmi un'idea complessiva.

Il mio voto è:
4/5

* ci vediamo presto con la seconda parte della recensione, quella delle due stagioni mancanti *


A presto!

Silvia

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