mercoledì 17 luglio 2019

Miss Adele Dickinson di Laura Costantini |recensione|

Buon pomeriggio mie piccole volpi!
Sono di nuovo qui.
E anche oggi vi parlo di libri!


Dopo aver recuperato l'ultima recensione di giugno, posso finalmente dedicarmi alle letture di luglio! Evviva!
E, lasciate che ve lo dica, questo mese ho cominciato col botto, perché quello di cui sto per parlarvi è un romanzo che...
Vabbè, che ve lo dico a fà! 
Avete letto il titolo, avete già capito.
Vi dico solo che non lo volevo finire...


Miss Adele Dickinson
- diario vittoriano volume 3 -
di Laura Costantini

Editore: GoWare
Pagine: 166
Prezzo: 10,99€ (ebook 4,99€)
Pubblicazione: 5 novembre 2018
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
«Per la guerra che credi di voler portare avanti si deve essere soli».Lord Kiran di Lennox si è dato una missione: salvare i bambini di strada che affollano le strade di Londra, facili vittime delle perversioni degli aristocratici annoiati. Per farlo si avvale dell’aiuto della misteriosa Adele Dickinson, filantropa americana dal volto velato e dalla voce aspra. Ma il giovane lord e la zitella claudicante lottano contro un sistema che schiaccia tutti coloro che rappresentano un ostacolo. E che non esita a colpire lì dove fa più male.Con questo terzo episodio della serie Diario vittoriano, continua la narrazione del diario di Robert Stuart Moncliff ed entra nel vivo degli anni in cui il ragazzo ombra, ormai cresciuto è pronto a pagare il prezzo più alto sfidando l’Inghilterra vittoriana.

Recensioni dei volumi precedenti:
* Il ragazzo ombra (vol. 1)
* Lord Kiran di Lennox (vol. 2)
* Amanti (novella, vol. 2.5)

Per prima cosa, come nei casi dei volumi precedenti, devo ringraziare Luca Terlizzi (collaboratore della casa editrice) per avermi inviato anche questo terzo volume, permettendomi di continuare a leggere questa storia che mi sta davvero appassionando.


Anche in questa recensione mi serve una piccola premessa che, detto tra noi, potrei anche fare a meno di fare, ma che è sempre meglio scrivere!
Questo, come avrete capito, è il terzo volume di una serie, quindi va da sé che non potrò dirvi molto della trama, perché rischierei di farvi una valanga di spoiler e, lo ammetto, mi farebbe piacere se recuperaste questi romanzi.

Allora... *sospira*
Come faccio a parlarvi della trama e a dirvi tutto, ma proprio tutto, quello che mi è piaciuto di Miss Adele Dickinson, senza raccontarvi mezzo libro?!
Mi sa che non è possibile, quindi cercherò di dirvi quello che posso...
Una delle cose che, sicuramente, posso dirvi è che, senza ombra di dubbio, questo terzo volume è il mio preferito! (per ora, perché a settembre/ottobre - se non erro - dovrebbe arrivare il quarto - e ultimo, già piango - e sono certa che se la batteranno)
Come per i volumi precedenti, ho trovato perfetta la contestualizzazione storica e il modo in cui, personaggi realmente esistiti vengono inseriti nella vicenda e fatti interagire con quelli di fantasia.
Personalmente, ho trovato questo terzo volume davvero intenso e coinvolgente, con una trama che si sviluppa in modo inaspettato (almeno per me), mostrando in maniera mai volgare, ma anzi molto dolce e delicata, un amore difficile e contrastato, non capito dalla società e visto come qualcosa di sbagliato, quando sbagliato non è.

Protagonisti della vicenda, come nei volumi precedenti, sono Kiran e Robert.
Ci sono poi, tanti altri personaggi minori, tutti comunque molto importanti, che ruotano attorno ai due ragazzi e che vedono le loro storie intrecciate, inevitabilmente, a quella di questa coppia di innamorati.
La caratterizzazione generale, lo dico sempre e sempre lo dirò, è davvero ben fatta e permette al lettore di affezionarsi, non solo ai protagonisti, ma anche alle altre figure.
A giocare un ruolo fondamentale nella vicenda, però, sono i sentimenti e le interazioni tra i personaggi. E non mi riferisco solo alla storia d'amore tra Robert e Kiran, ma anche ai legami famigliari, di amicizia e a tutte le altre forme d'amore che si incontrano nel corso della lettura.
Piccola nota personale: in questo romanzo ho amato Kiran, che ho trovato molto cambiato e maturato, in grado di essere forte e autoritario ma, allo stesso tempo, dolce e fragile.

Lo stile di Laura Costantini, non mi stancherò mai di dirlo, mi ha colpito fin dalle prime righe del primo volume, perché ha una scrittura in grado di catturare il lettore fin da subito, coinvolgendolo nelle vicende personali dei protagonisti. 
Le descrizioni sono sempre ben fatte e si integrano perfettamente alla narrazione, senza mai interrompere il ritmo e lo stesso vale per i dialoghi che hanno sempre un'ottima costruzione, permettendo al lettore di identificare gli interlocutori anche senza vederne il nome scritto.
Insomma, ce ne fossero di più di romanzi scritti bene come questo!

Per concludere, vi dico: preparatevi, perché il finale vi lascerà senza fiato per quanto è in sospeso e vi farà esclamare un sonoro "Eh! e io, ora, come faccio ad aspettare il quarto?!". 
E il quarto è l'ultimo... vabbè, io già piango, ve l'ho detto!
Ma fermiamoci qui, prima di cadere nel fangirlaggio estremo e cerchiamo di mantenere un certo livello di serietà.

Il mio voto è:
4,5/5

P.S.: al solito, il voto non è pieno solo perché mi aspetto grandi cose dall'ultimo volume e voglio tenermi le 5 stelline per il voto finale.


Alla prossima recensione!

Silvia

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