giovedì 24 agosto 2017

#49 Cosa penso di: Le ho mai raccontato del vento del nord | recensione |

Terza lettura del mese!
Perdonatemi per il ritardo, sto cercando di gestire un po' di cose e anche di godermi le "ferie". 
Prometto che cercherò di caricare le prossime recensioni con più puntualità.



Le ho mai raccontato del vento del nord
di Daniel Glattauer

Editore: Feltrinelli
Pagine: 192
Prezzo: 9,00€ (ebook 5,99€ )

Trama:

Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?


Ho cominciato questo romanzo quasi per caso.
Era nella mia TBR di questo mese e avevo programmato di leggerlo per ultimo, se non fosse che il libro che avevo in lettura in quel momento mi stava dando non pochi problemi. Così ho aperto l'app di kobo e mi sono messa a leggere questo ebook che aveva l'anteprima in bella vista.

Le ho mai raccontato del vento del nord, è la storia di Leo ed Emmi, un uomo e una donna che si conoscono per puro caso, a causa di un'email inviata all'indirizzo sbagliato.
Con l'intento di disdire l'abbonamento ad una rivista, Emmi invia diverse email a Leo che, forse un po' annoiato, forse un po' interessato, decide di rispondere.
I due cominciano così a scambiarsi email con sempre più frequenza, fino ad instaurare un rapporto che sembra andare oltre alla semplice corrispondenza.


Le ho mai raccontato del vento del nord, si può definire, senza ombra di dubbio, un romanzo epistolare moderno, costituito da un continuo scambio di email, più o meno lunghe, tra i due protagonisti.
Non c'è mai un momento di semplice narrazione e, anche l'introduzione (seppur breve) di un nuovo personaggio, avviene tramite una sua email.

Nonostante i personaggi non vengano mai presentati in maniera diretta, il lettore non fatica affatto ad immaginarli ed interagire con loro.
Emmi e Leo, che sono i nostri protagonisti, hanno dei caratteri ben delineati e, negli scambi più fitti, non è difficile capire chi dei due sta scrivendo.
Per quanto abbia trovato molto interessante il personaggio di Leo, ho apprezzato particolarmente Emmi per il sarcasmo e l'ironia ma anche per il suo catalogare per punti. Certe sue espressioni mi hanno fatto molto ridere e devo dire che non ho potuto fare a meno di rivedermi in alcuni dettagli del suo modo di scrivere.

Non c'è moltissimo da dire, invece, per quanto riguarda le ambientazioni che, in questo romanzo, non sono particolarmente importanti e fanno semplicemente da sfondo agli aneddoti che i protagonisti si raccontano. Tutti i luoghi che vengono nominati sono raccontati attraverso lo sguardo di Emmi e Leo, quindi hanno un'impostazione molto soggettiva.
Da un punto di vista descrittivo, ciò che più ha importanza, sono le emozioni e i legami che si creano o si spezzano, a seconda della situazione.

Pensavo che questo genere letterario si sarebbe rivelato vago e poco curato, invece ho trovato lo stile di Glattauer molto scorrevole, preciso, carico di dettagli e di emozioni, ma allo stesso tempo non pesante o artificioso. Direi perfetto per uno scambio di email!
La mia è stata una lettura molto veloce e appassionate.
L'unica pecca (per così dire) di questo libro è il finale che definire tronco è dire poco!
Per sapere come si evolve il rapporto tra Emmi e Leo, è quindi inevitabile dover leggere il secondo libro.
A mio parere, però, si sarebbe potuto aggiungere un breve "epilogo", magari costituito da un veloce scambio di email, che fungesse da conclusione per questo volume, ma allo stesso tempo da tramite per il secondo.
Questo finale "un po' così", mi ha lasciata un po' perplessa, al punto da rivedere la mia valutazione.

È un libro che, comunque, mi sento di consigliare perché breve, coinvolgente e particolare.
Sempre meglio, però, avere il seguito a portata di mano!


Il mio voto è:
✰✰✰✰
4/5

Alla prossima!

Silvia

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