venerdì 18 aprile 2025

BRIDE di Ali Hazelwood |recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi con un nuovo articolo.
Oggi torno a parlarvi di libri!
Benvenuti nella recensione della mia seconda lettura di aprile!
L'ebook di BRIDE, staziona nella mia wishlist kobo praticamente da quando è uscito quindi, secondo voi, appena ho visto che era stato messo in sconto, quanto ci ho messo ad acquistarlo?
Molto poco, ve lo dico io!
Altrimenti ora non sarei qui a parlarvene!
E quindi, eccomi qui, pronta a lasciarvi all'articolo!

BRIDE

Bride
di Ali Hazelwood

Editore: Sperlong & Kupfer
Pagine: 384
Prezzo: 17,90€ (ebook 9,99€)
Pubblicazione: 13 febbraio 2024
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione... Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.

Come ormai sapete, perchè lo ripeto spesso e volentieri, non sono una grande amante del romance fine a sé stesso, ma se questo è abbinato ad altri generi, cerco sempre di dargli una possibilità, perchè non si sa mai cosa si potrebbe scoprire.
Ed è stato proprio il caso di BRIDE che - piccola anticipazione - si è rivelato una bella scoperta, direi anche abbastanza inaspettata.
Ma andiamo con ordine, che ci sono un bel po' di cosette da dire...

BRIDE parla di Misery Lark, vampira di 25 anni che vive con gli Umani, perché tra i Vampiri non si sente a proprio agio, per lo meno finché non viene richiamata al Nido e le viene imposto di sposare Lowe Moreland, il nuovo Alfa dei Lupi, nonostante Lupi e Vampiri non siano mai andati d'accordo.
In ballo, però, c'è una sorta di tregua che potrebbe appianare anche i contrasti con gli Umani, quindi Misery accetta, e lo fa anche per un secondo motivo, molto più personale, che ha a che fare con la scomparsa di Serena Paris, la sua unica amica, una giornalista investigativa umana, che conosce fin dall'infanzia.
Misery si trasferirà dai Lupi, dove dovrà restare per un anno (perché il matrimonio - diciamocelo - è più un accordo) e dove si accorgerà che, alla fine, nemmeno tra gli umani poteva considerarsi accettata per ciò che è, ed entrerà in contatto con una realtà totalmente diversa da ciò che si aspettava e da ciò a cui era abituata. Comprenderà meglio il funzionamento della società dei Lupi e scoprirà che - forse - Lupi e Vampiri non sono così diversi e possono coesistere tra loro e con gli umani.

Ma la trama di BRIDE è molto più complessa di così e ci sono molti altri dettagli che, per non rovinarvi tutto, non posso rivelarvi.
Vi posso dire, però, che ho molto apprezzato l'intreccio delle vicende, che non si concentrano solo sull'aspetto romance e quindi sulla relazione tra i protagonsiti.

BRIDE è, solo in apparenza, un romantasy - come dicono i giovani d'oggi - dato che presenta anche diversi elementi tipici del mistery, davvero interessanti, dando origine ad una buona commistione di generi.
Ho apprezzato come la componente fantastica, abbia una connotazione più moderna e molto più legata all'elemento biologico/scientifico, rendendo Lupi e Vampiri una sorta di mutazione genetica del genere umano… Ho trovato questo espediente non solo molto interessante e sempre ben reso, in maniera più che comprensibile per tutti, ma anche perfettamente in linea con quelli che sono i temi del romanzo.

In BRIDE, infatti, non troviamo solo le tipiche tematiche del fantasy, con l'eterna lotta tra Vampiri e Lupi, come non troviamo solo la componente romance, incentrata - come vi dicevo - sulla stria d'amore che, se vogliamo, in certi punti, passa quasi in secondo piano. Troviamo anche argomenti più delicati e temi forti, ovviamente sempre in relazione all'elemento fantastico, ma comunque sempre applicabili anche ad una realtà più reale (perdonatemi il gioco di parole).
Si parla, quindi, di famiglia, sotto diversi aspetti e in circostanze nettamente agli opposti; di amicizia e di amore, ma si analizzano anche dei legami diversi, come quello che lega il branco o le famiglie vampire, mettendo i contrapposizione le due specie, ma anche evidenziandone le similitudini.

E questo ci porta a quello che, a mio parere, potrebbe essere il tema cardine del romanzo, ovvero la ricerca del proprio posto nel mondo, ma anche, e soprattutto, l'accettazione del diverso, oltre all'analisi del concetto di diversità.
Molte delle cose che succedono, infatti, ruotano attorno a queste due tematiche, trasponendo in chiave fantastica, dei concetti di grande attualità, tipici anche della vita di tutti i giorni.

Personalmente sono rimasta piacevolmente sorpresa, perché, in altri romanzi sul genere, questo tipo di analisi è spesso un po' campata per aria, mentre qui è davvero ben curata e il tutto è reso con grande attenzione, cercando di non banalizzare i fatti ma, allo stesso tempo, senza appesantire le vicende, rendendole fruibili a tutti.

Altra cosa che mi piacevolmente colpito è la caratterizzazione dei personaggi che, pur essendo per lo più creature fantastiche (vampiri e lupi) sono sempre resi in maniera molto umana e realistica.
Sono mantenute molte delle caratteristiche fantastiche tipiche di queste creature, ma si mette sempre in evidenza la componente umana, soprattutto in relazione ai sentimenti e al lato psicologico dei fatti.

Protagonista principale è - come vi ho già anticipato - Misery Lark, una vampira di 25 anni, in forte contrasto non solo son la sua famiglia, ma anche con l'intera comunità vampira, al punto da preferire vivere tra gli umani, anche se con alcuni camuffamenti (i vampiri hanno orecchie a punta e occhi viola, Misery nasconde entrambi).
Oltre a lei, un altro personaggio importante è Lowe Moreland, il nuovo giovane Alfa dei Lupi, salito al potere dopo aver ucciso l'Alfa precedente, che si era macchiato di atti non propriamente leciti. Lowe ora deve gestire i Lupi che lo appoggiano, avendone caldeggiato anche il ritorno, e quelli ancora legati all'Alfa precedente, che non lo vogliono al potere e tentano di ostacolarlo in tutti i modi.

Attorno a loro ruotano diverse figure che potremmo definire secondarie ma che, comunque, svolgono spesso un ruolo importante, diventando a loro volta protagoniste.
Tra questi abbiamo: Serena, migliore amica di Misery scomparsa misteriosamente dall'oggi al domani; Owen, fratello di Misery; Ana, sorellina di Lowe che si affeziona molto a Misery e alcuni membri del branco come Juno, Alex e Mick, oltre ad altri Vampiri, Lupi e Umani con presenza ricorrente, ma meno fondamentali per la vicenda.

Come vi dicevo, la caratterizzazione mi è piaciuta molto. 
Nei romantasy che mi è capitato di leggere in passato (a volte senza sapere ancora che si trattasse di romantasy - perché sono vecchia) mi sono trovata davanti ai classici cliché tipici del romance (ma di certo non del fantasy) che, se devo essere sincera, mi hanno sempre dato molto fastidio ma che, con grande gioia, qui non ho trovato.

Manco a dirlo, ho molto apprezzato anche la resa dei legami: non ci si concentra esclusivamente sulla storia d'amore, nonostante i trope (forced proximity e fake wedding) lo favorirebbero ma, come vi dicevo all'inizio, la relazione amorosa, spesso passa in secondo piano, a favore di altri legami e altre relazioni, siano esse di amicizia e/o familiari
Quello che più mi ha colpito è, sicuramente, l'amicizia tra Misery e Serena: un'amicizia forte e profonda, un legame unico nel suo genere, che spinge entrambe a mettersi in gioco e a rischiare il tutto per tutto l'una per l'altra.
Come ho trovato davvero ben reso il lento affezionarsi di Misery alla piccola Ana e, di conseguenza, a tutto il branco, pur continuando a ribadire che i Vampiri non possono provare certe emozioni.

I legami, come avrete capito, sono un elemento importante della vicenda: sempre resi in maniera molto curata e con una particolare attenzione all'elemento psicologico. Pur trattandosi di relazioni interspecie tra figure fantastiche, il tutto si svolge in maniera naturale e, azzarderei, realistica.

Pur avendone sentito parlare molto e pur avendo già altri suoi romanzi in libreria Kobo, confesso che non conoscevo Ali Hazelwood, ma devo dire che il suo stile mi è piaciuto molto.
Sapete che non sono amante della narrazione in prima persona e con un unico POV, ma sapete anche che mi piace ricredermi e questo è proprio uno di quei casi.
Quella di Ali Hazelwood è una scrittura davvero ben curata, al punto che non si necessita di un secondo POV, perché il narratore ci fornisce - quasi - tutto quello di cui abbiamo bisogno e, se non ci viene detto esplicitamente, sono i fatti a portarci a capire.
Il suo, senza dubbio, è uno stile diretto, semplice sì, ma anche ben articolato; ci sono diverse parole complesse e terminologie specifiche, ma non si fatica mai a comprendere gli argomenti.
Le descrizioni sono buone e mai ingombranti o troppo lunghe, se non quando è strettamente necessario.
Ciò che più mi è piaciuto, però, sono i dialoghi che ho trovato frizzanti e coinvolgenti, divertenti ma anche emozionanti.
Ne deriva un ritmo narrativo davvero buono, in grado di catturare il lettore dall’inizio alla fine, anche quando, come nel mio caso, non si è amanti del genere.

Ed ora veniamo al fulcro della questione!
No, ok, sto scherzando, siamo solo arrivati al momento dell’ANGOLINO DELLO SPICY.
Lo spicy c’è ed è anche abbastanza spicy, su questo non si discute ma, viste le premesse e visto cosa avevo letto in giro per il web, mi aspettavo molte più scene, molto più spinte e molto più decontestualizzate.
Invece, per quanto dettagliate e piuttosto esplicite, le scene spicy sono relativamente poche e, oltre ad essere sempre ben contestualizzate nella trama, non risultano mai volgari e sono sempre trattate con cura.
Personalmente credo avrei apprezzato la storia anche senza lo spicy, perché pur avendolo apprezzato, non l’ho trovato fondamentale.
*Piccola nota personale: non ho capito lo sconvolgimento del web per la descrizione del nodo… A me non è sembrato tutto questo chissà che di scioccante, ma forse sono io che, con tutte le FanFiction omegaverse che ho letto - dove il nodo è un must - ormai non mi scandalizzo più di nulla…*

Quindi, per concludere, grazie Sperling&Kupfer per aver messo in sconto l’ebook di BRIDE, sono contenta di averlo recuperato: finalmente un romantasy che ha un senso e che è, grazie al cielo, scritto bene.

Se cercate un romantasy che non sia solo un romantasy, con una buona commistione di generi e una trama sensata, BRIDE potrebbe fare al caso vostro.
Sicuramente leggerò il seguito e sicuramente recupererò gli altri romanzi dell’autrice.


Il mio voto è:
4/5
A presto!

Silvia



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